Mosaico xpress 2
Periodico edito dal
Centro Servizi per ilVolontariato - Ferrara
Sped. in A.P. Comma 20/c art.2 Legge 662/96 Filiale di Ferrara 4
Un convegno su
letteratura e diversità
CSV Ferrara - Settore Documentazione
Questo numero spe- versità, emarginazione. I e Volontariato', tenutosi il
ciale di "Mosaico"
generi, le esperienze", il
31 maggio 2003 a Ferra-
contiene gli atti del
secondo convegno nazio-
ra. L'iniziativa ha visto la
convegno "Letteratura, di-
nale su ‘Documentazione
partecipazione numerosadi persone appartenenti almondo della scuola, dellebiblioteche e del volonta-riato.
Nell'anno europeo dedi-cato alle persone con di-sabilità, questo convegnoè stato promosso dal CSVdi Ferrara con l'obiettivo distimolare un percorso diriflessione e di studio sultema delle diversità. Chi èil diverso? Ma, soprattut-to, ‘diverso da chi?' Le no-stre reazioni di paura neiconfronti di chi presentaun deficit fisico o una ma-lattia mentale hanno radiciantiche. Come ci spiegaCesare Padovani, esisteun'archeologia del mondodell'emarginazione. Il mitonon è una favola, ma untessuto permanente e at-tualissimo in cui ricaviamodi volta in volta i nostri vis-suti. Pensiamo al perso-naggio del ‘Minotauro',metà uomo metà animale,confinato nel cuore del la-birinto perché non vengavisto dagli altri. La prima‘apartheid' risale quindi aquasi tremila anni fa e an-cora sopravvive nella so-cietà contemporanea.
La letteratura è intrisa dipersonaggi ‘diversi', e
CSV Centro servizi volontariato di Ferrara
può costituire un efficace
in collaborazione con
strumento di mediazione
Assessorato alla Cultura della Provincia di Ferrara
tra chi scrive e vive la si-
Comune di Ferrara
Associazione CDH Bologna
tuazione di sofferenza e
convegno su
chi ascolta. Ogni giorno
Con il patrocinio di
le immagini televisive di
Regione Emilia Romagna
guerra e di malattia ci tra-
letteratura ed
Amministrazione Provinciale di Ferrara
Comune di Ferrara
La lettura di un libro è in-
I.B.C. Soprintendenza per i beni librari e documentari
vece un processo lento,
Rete Nephila dei Centri di documentazione sociale
che dà la possibilità di ri-flettere e di scegliere fino
DOCUMENTAZIONE E VOLONTARIATO
a che punto vogliamo
II° convegno nazionale
coinvolgerci nella storia.
Ferrara, Sabato 31 maggio 2003
Negli atti del convegno
Ore 9,30 – 17,30
gli autori ci guidano in un
Auditorium Santa Monica, via Bovelli, 3
viaggio attraverso i gene-ri letterari poco esplorati,
SPERIENZE all'interno delle qua-
quali la fantascienza e la
letteratura araba, e i lin-
li questa attenzione reciproca tra
I GENERI, LE ESPERIENZE"
guaggi narrativi più mo-
Una delle logiche di lavoro
che si cerca di concretarenell'esperienza del settore
letteratura ed emarginazione, tra
derni, come il fumetto,
Mattina 9,30-13,00
documentazione del CSV
sociale e culturale, si è concreta-
ma anche attraverso il
Coordina i lavori
di Ferrara è quella di occuparsi degli
racconto delle esperien-
Paola Castagnotto, Assessore ai Servizi alla persona,
aspetti culturali dei temi legati all'e-
Il convegno vuole soprattutto ri-
ze di chi si è organizzato
sociali e sanitari del Comune di Ferrara
marginazione, e di farlo "tenendo un
concretamente attorno al
Apertura lavori e presentazione dell'iniziativa
piede nel sociale ed uno nel cultura-
- al mondo delle biblioteche per
rapporto tra libri, diver-
Vito Martiello, coordinatore CSV Ferrara
le", ovvero cercando di proporre un
attivare collaborazioni tra i Centri
sità, emarginazione, co-
Rita Cinti Luciani, Assessore alla Cultura della
di documentazione operanti in
me l'Associazione Italia-
"lavoro di spola" tra soggetti, ambiti,
Provincia di Ferrara;
na Biblioteche e la casa
temi del lavoro sociale e di quello
campo sociale e le strutture di
editrice Fatatrac.
"Tra sociale e cultura. La letteratura e il lavoro
- al mondo della scuola, perché
sociale", Giovanna Di Pasquale
Questo nella convinzione che gli in-
possa sottolineare ai propri allievi
"Umano è: come la fantascienza racconta il pianeta
quanto i programmi scolastici
handicap", Daniele Barbieri
trecci tra strumenti e culture specia-
"Il fumetto e l'emarginazione", Loris Cantarelli
lizzate da una parte, e strumenti e
"confinano e sconfinano" spesso
"Il diverso nel mito, il mito del diverso", Cesare
culture di taglio più generale dall'al-
e volentieri nell'ambito della mar-
tra, rappresentino una positiva mo-
dalità di lavoro, evitino la separazio-
- ai volontari e ai Centri di docu-
Pomeriggio 14,30-17,30
ne del sociale dagli altri ambiti della
mentazione e CSV perché pro-
Coordina i lavori
società, sollecitino le persone a non
pongano con competenza le spe-
Patrizia Lucchini, Responsabile Ufficio Biblioteche
percepire come estranee le realtà
cificità delle varie realtà dell'emar-
Assessorato alla cultura della Provincia di Ferrara
dell'emarginazione, ma a ricono-
ginazione, ma contemporanea-
scerne radici e tracce anche nella
mente ne sottolineino i fili comuni
"La letteratura e i fenomeni migratori: voci dal
propria personale cultura ed espe-
che le legano alle culture ed alle e-
mondo arabo", Elisabetta Bartuli
sperienze di tutte le persone e cit-
"L'editoria per bambini e ragazzi e la tematica della
rienza di vita.
marginalità: l'esperienza della casa editrice Fatatrac",
Da qui l'idea di dedicare un secondo
"Il gruppo di lavoro per le biblioteche interculturali della
convegno al tema del rapporto tra
AIB", Chiara Rabitti
"Letteratura ed emarginazione",centrando l'attenzione su alcuni GE-NERI paradigmatici delle realtà dellamarginalità sociale, e su alcune E-
le aspirazioni e dei desideri.
immagini. La parola elabo-
cogliere nella complessità
Introduzione d'apertura al Convegno Le semplificazioni contem-
rata nel racconto, nell'arti-
le differenze. E' necessario
poranee si codificano in tali
colazione della memoria,
interpretare e leggere le
nella ricostruzione delle
differenze, riflettere sul si-
e presentazione
E' difficile trovare la soluzio-
memorie dà la possibilità di
stema dei segni e dell'ela-
ne univoca sulla comples-
non farsi soffocare dall'e-
borazione delle memorie,
sità. Essa va gestita e af-
motività delle immagini. Vi-
sulle tecniche del racconta-
diversità,
frontata provando ad inve-
viamo in una società che
re e del raccontarsi e il sen-
stigare le ragioni culturali e
produce molto pathos, sia-
so che ancora oggi questo
psicologiche sedimentate
mo sommersi dalle imma-
ruolo ha rispetto al dovere
Rita Cinti Luciani (*)
nella cultura personale e
gini, le immagini drammati-
di gestire la complessità
nella cultura collettiva di un
che di chi soffre, la morte in
fatta di tante diversità, e
popolo, che viene tradotta
diretta, di una televisione
quindi di diritti a tante diver-
I generi, le esperienze" nei segni, nelle parole attra-
scandalosa che preferisce
verso cui quella cultura si è
raccontare gli stati d'ani-
espressa e si esprime. In-
mo, trascurando gli stru-
(*) Paola Castagnotto è
Paola Castagnotto (*)
vestigando quella cultura
menti per un'elaborazione
Assessore ai Servizi alla
forse si possono provare ad
e una lettura in termini di
Persona Sociali e Sanitari
aprire spazi di confronto un
interpretazione dei costu-
del Comune di Ferrara
redo sia originale e
sociale, le buone prassi, i
una situazione considerata
po' più ampi. Il convegno di
mi, delle proiezioni future di
in controtendenza la
sensi di colpa di tutti per le
e affrontata come quella
oggi costituisce un momen-
un popolo, di un popolo ci-
scelta di affrontare i
condizioni ancora difficili di
dell'immigrato, una condi-
to di riflessione che può te-
vile e ricco di storia come il
temi delle diversità, legate
chi soffre la disabilità. Per
zione riduttiva semplificata
nere aperta e alta la que-
nostro. L'immagine aboli-
a condizioni di disabilità o di
affrontare i rischi bisogna
volentieri nella definizione
stione della complessità,
sce lo sforzo di riflettere
emarginazione per discri-
accettare la sfida delle
"è un disabile". La persona
grazie al contributo di per-
sulle vicinanze e sulle di-
minazioni culturali, razziali,
complessità. A Ferrara ab-
perde un nome, un cogno-
sone che hanno esaminato
stanze, la parola scritta lo
etniche o religiose, in una
biamo intitolato il 2003 ‘Ol-
me, un suo percorso di vita,
le forme di espressione cul-
consente. La parola aiuta a
Vorrei portare un breve saluto e un messaggio.
società che alimenta quoti-
tre i diritti, pensare anche ai
forse anche una sua proie-
Abbiamo ritenuto, come Provincia, di collabora-
turale, i generi letterari, le
desideri'. Cerchiamo di an-
zione di desideri e di stati
re alla realizzazione di questo convegno in quanto
esperienze letterarie parti-
L'esplorare questi temi al di
dare un poco oltre al tema
d'animo, di voglia di conflit-
riteniamo fondamentale che da più parti e con ac-
colari. Il diritto alla diversità
fuori dei campi delle prati-
del diritto. I desideri con-
tualità e di voglia d'integra-
centi diversi si approfondiscano la ricerca e la ri-
è il diritto principale. Chi
IN QUESTO NUMERO
che sociali rappresenta una
sentono di poter vivere la
zione. "E' un immigrato"…
soffre condizioni di emargi-
flessione sui complessi rapporti che intercorrono
sfida etica e culturale. La
dimensione della comples-
eppure si chiama Alì,
tra la letteratura, i filoni e i generi culturali di varia ti-
sità a pieno titolo. La situa-
Mohammed, ha una propria
nazione o subisce le conse-
Sezione Documentazione
pologia e un tema delicato e difficile come l'emargi-
zione del disabile spesso è
ricchezza culturale, ha del-
guenze di un proprio stato
del Centro Servizi per il Vo-
Un convegno su letteratura e diversità;
percepito come diverso non
nazione, nelle sue diverse connotazioni.
Perché un convegno su letteratura ed emarginazione?
lontariato di Ferrara ha cer-
deve tanto rivendicare di
Il convegno, organizzato dal Centro Servizi per il
cato di affrontare la temati-
vedere soluzioni parziali
Volontariato di Ferrara, giunge quest'anno alla sua
ca della diversità con gli
della propria vita, ma il dirit-
ATTI DEL CONVEGNO
seconda edizione, con l'obiettivo di esplorare, con
strumenti propri: l'elabora-
to di essere inserito in una
PRESENTAZIONE (4)
l'intervento di esperti della materia, l'intricato e affa-
zione del linguaggio, della
società che decide di go-
Introduzione d'apertura; Apertura lavori.
parola, della lettura dei se-
scinante mondo della letteratura che si esprime
vernare la complessità e di
RELAZIONE INTRODUTTIVA (6)
gni, la ricomposizione delle
Tra sociale e cultura.
spesso attraverso quei generi ingiustamente defini-
riflettere sulle chiavi inter-
memorie, ruolo importante
pretative, ossia sul rapporto
ti di serie B. Si tratta di tutta la produzione che va
affidato alla letteratura, la ri-
Umano è; Il fumetto e l'emarginazione;
che l'elaborazione dei se-
dal giallo all'horror, alla fantascienza, alla stessa
Il diverso nel mito; La letteratura e i fenomeni migratori.
lettura del quotidiano e la
gni e delle parole ha rispet-
narrativa per ragazzi e bambini, individuando all'in-
LE ESPERIENZE (38)
trasposizione del quotidia-
to alla quotidianità.
terno dei variegati e multiformi contenuti narrativi il
Introduzione alla seconda sessione;
no in segni trasmissibili e
La letteratura è l'elabora-
L'editoria per bambini e ragazzi;
filo rosso, il tema comune della diversità e dell'e-
comunicabili. La letteratura
zione della quotidianità. Es-
Il gruppo di lavoro per le biblioteche interculturali.
è uno strumento di elabora-
sa può rendere possibile, a
La giornata di oggi porterà contributi anche sul ver-
zione della cultura.
chi la utilizza e a chi la con-
Per proseguire lo sviluppo del rapporto di collaborazione
sante delle esperienze in cui si è concretizzata in
Il 2003, anno europeo delle
sidera uno strumento con-
questi anni l'attenzione alle diverse culture, alle vo-
persone disabili, è un anno
creto e non solo un'elabo-
molto rischioso. Il rischio
razione astratta, ricostruire
ci provenienti da lontano ed entrate a far parte a
Il lamento di Filottete; Antologia delle risorse Internet;
che si corre è il mettere in
distanze e vicinanze, forse
pieno titolo della nostra vita quotidiana. Mi riferisco
Personaggi? No, persone; Gambadilegno e gli altri
un'icona tutte le nostre buo-
meno condizionate emoti-
alla scelta, compiuta da numerose biblioteche pub-
ne intenzioni: l'integrazione
vamente dal pathos delle
bliche in Italia, a favore della multiculturalità, della
presenza nelle proprie
offre in un qualche modo
una debole fiammella che
zione di limite, di una pre-
non è facile inoltrarsi e
raccolte di testi in lin-
una rivisitazione delle sto-
perlomeno ci consente di
senza ingombrante, non
che tendiamo a rimuove-
gue diverse dalla no-
rie, le storie della nostra
vedere che quella zona è
solo per chi vive diretta-
re, appunto come dice
stra, dell'attenzione alle
quotidianità più o meno
lì e di non dimenticarlo".
mente quella situazione,
Marias. Ci si dimentica
espressioni culturali
vicina. Essa ci permette,
Nel nostro lavoro la zona
portate da gruppi e mi-
se ovviamente siamo di-
d'ombra a cui Marias fa ri-
noranze oggi larga-
sponibili, di arrivare ad
ferimento è rappresentata
La letteratura e
mente presenti nel no-
una qualche forma di riap-
dalla presenza di un defi-
stro paese. E' questo
propriazione di queste
cit nella vita di un indivi-
sta situazione.
un terreno di sviluppo
storie. Scrive Ferdinando
duo. Queste condizioni
il lavoro sociale
Camon: "la storia classifi-
possono dare la sensa-
ca, sistema e allontana. Il
che andrà sicuramente
racconto resuscita, riani-
potenziato e arricchito,
Giovanna Di Pasquale (*)
ma, attualizza". Nell'e-
sul quale le istituzioni
strema sinteticità di que-
dovranno portare un si-
sto passaggio emerge co-
Voglio condividere con
me molto stringente il ri-
La Provincia di Ferrara
voi questa riflessione che
chiamo alla dimensione
da anni opera nel setto-
nasce proprio dalla do-manda "perché la lettera-
del racconto, delle storie
re dello sviluppo del si-
tura ha qualcosa da dire
come apertura di una pos-
stema bibliotecario e
al lavoro sociale e quale
sibilità di compartecipa-
della rete dei servizi
tipo di valenza usiamo
zione verso l'esperienza
informativi diffusi sul
degli altri. E' come se la
perché essa risulti poi
territorio. Credo che la
letteratura diventasse una
uno strumento efficace".
crescita di attenzione e
sorta di lente di ingrandi-
Sono tre le valenze princi-
la messa a disposizio-
mento che ci permette di
pali che la letteratura ha
ne di risorse a favore
vedere empaticamente
rivestito in questi anni nel-
della biblioteca multi-
la nostra esperienza di la-
culturale debbano ve-
In base al lavoro svolto
voro. La prima è rappre-
dere impegnate le am-
dal CDH in questi anni,
sentata dalla letteratura
ministrazioni locali, a
l'esperienza che ho in
come uno strumento, una
partire dalla nostra, alla
mente possiede dei tratti
strada, un percorso di
quale spetta l'importan-
particolari. Si tratta di
comprensione non inevi-
te compito di coordina-
un'esperienza che corre il
tabile, ma possibile. La
re e programmare gli
rischio di essere messa in
Il Centro Documentazione
volta a chi, insegnante, o-
seconda valenza è più le-
interventi e le risorse in
un recinto, di essere eti-
Handicap di Bologna
peratore o educatore, af-
gata alla dimensione del-
materia di beni culturali
chettata, di essere molto
(CDH), per cui lavoro da
fronta quotidianamente i
la letteratura come dialo-
banalizzata e stereotipa-
e quindi anche di biblio-
molti anni, utilizza spesso
temi della relazione d'aiu-
go, quindi come possibi-
ta, perché è l'esperien-
teche, e che certo non
i linguaggi letterari, sia per
to e di cura. Anche se ci
lità di andare verso, di
za della diversità. Mi
si sottrarrà a questa
quanto riguarda il lavoro
sono moltissime altre di-
passare attraverso. La
faccio aiutare ancora
nuova affascinante sfi-
legato all'informazione e
scipline, forse più vicine ai
terza parola chiave è l'a-
una volta da uno scrit-
alla documentazione, sia
temi del lavoro sociale,
scolto, quasi una contrap-
tore contemporaneo,
per quanto riguarda le atti-
quali la pedagogia, la psi-
posizione: accanto alla di-
Marias, che forse ci può
(*) Rita Cinti Luciani è
vità di formazione. In que-
cologia, la sociologia, ab-
mensione della parola è
dare uno spunto prezio-
Assessore alla Cultura
sti anni gli operatori del
biamo scelto e scegliamo
stata per noi fondamenta-
so. Marias scrive: "Esiste
della Provincia di Ferrara
CDH hanno usato la lette-
la letteratura perché sia-
le la dimensione dell'a-
un'enorme zona d'ombra,
ratura sia per produrre dei
mo convinti che questo ti-
in cui solo la letteratura e
percorsi di approfondi-
po di scelta metta a fuoco
Ripartirei dalla prima va-
l'arte in genere possono
mento, in particolare attra-
un bisogno che, probabil-
lenza, ossia la letteratura
penetrare, e di certo non
verso il lavoro di redazio-
mente, altri strumenti di-
come percorso di com-
per illuminarla o rischia-
ne della rivista "Accapar-
sciplinari, pure importanti
prensione. La letteratura
rarla, ma per percepirne
lante", che all'interno delle
e che hanno un loro ruolo,
offre degli straordinari in-
l'immensità e la comples-
proposte di formazione ri-
non riescono a cogliere.
contri con le narrazioni, e
sità. E' come accendere
che quelle zone ci sono;
che permette comunque
a colmare quel bisogno
sperimentiamo, quindi,
di tenere aperto il colle-
di partecipazione emoti-
l'impossibile impresa di
gamento con le realtà di-
va che spesso chi lavora
tenere lontano dalla no-
verse, più lontane, più e-
in questo campo ha den-
stra vita i continui richia-
stranee a noi. Il terzo aiu-
tro. Il lavoro educativo e
mi al limite, alla mancan-
to che ci può venire dalla
il lavoro nel sociale im-
za, alla difficoltà. Tendia-
letteratura come media-
pongono anche una di-
mo a relegarli nell'espe-
zione è proprio il poter
mensione emotiva molto
rienza degli altri. Proprio
mettere un terzo elemen-
forte che la letteraturapuò, diciamo, far venir
in questo senso la lette-
to tra noi e gli altri e le
fuori in maniera filtrata
ratura diviene non solo
storie degli altri a cui stia-
senza però negarla. Allo-
uno strumento di com-
mo assistendo: il terzo e-
ra, quando la letteratura
prensione, ma uno stru-
lemento è costituito dalla
continua a fare il suo
mento di mediazione che
storia stessa. Questo
mestiere, proporci delle
può aiutare ad avvicinar-
meccanismo funziona in
belle storie, farci ascolta-
si a realtà che sono più
modo simile per tutti, an-
re delle storie che a-
difficili di altre e che per
che per i bambini quando
vremmo anche desidera-
certi aspetti mettono be-
ascoltano attraverso le
to scrivere, metterci in
ne in luce quella com-
fiabe o i racconti cose
comunicazione con qual-
plessità che noi tutti vi-
molto difficili e molto inte-
dere di attraversarlo, co-
stante la forza della paro-
quella singola persona,
serci della persona disa-
realtà, non banalizzare la
cosa di molto lontano da
ressanti per loro, ma an-
sì come la letteratura può
la scritta, del racconto
uomo o donna che sia, e
bile, col voler essere del-
complessità, vedere, ol-
noi, allora credo che
In questo senso la lette-
che molto dure. C'è biso-
essere un ponte di dialo-
che si ferma e che ci in-
in questo senso noi cre-
le persone disabili che è
tre le apparenze stereoti-
possa anche aiutare chi
ratura diventa strumento
gno che la storia fornisca
go, però occorre volerlo.
troduce in mondi che non
diamo risieda poi la sua
una parte estremamente
pate della categoria, la
per mestiere non si oc-
di comprensione perché
un contenitore, che la
L'idea della letteratura
conosciamo, ma ci deve
forza, nel non volere es-
persona nella sua inte-
cupa di letteratura in
opera una mediazione.
storia abbia un inizio e
come rivisitazione della
essere anche uno spazio
sere un'indicazione pre-
In questi ultimi anni tanti
senso stretto.
In quale modo? Intanto
una fine, affinché sia
vita quotidiana, che è si-
dato dall'ascolto.
scrittiva, nel non volere
racconti, testimonianze,
La letteratura, nell'espe-
essa ci permette di stare
possibile accettare ed a-
curamente una grande
Per la realtà del mio cen-
dire tutto attorno alla di-
racconti di vita delle per-
rienza della nostra Asso-
vicini ma anche allo stes-
scoltare cose non sem-
ricchezza da questo pun-
tro di documentazione,
sabilità, o al vivere una
sone disabili ci dicono
ciazione, ha supportato il
(*) Giovanna Di Pasqua-
so di mettere una distan-
plici. In questo modo la
to di vista, presenta dei
questa dimensione del-
situazione di difficoltà,
anche questo, racconta-
nostro lavoro, che è un
le, pedagogista, è nata e
za rappresentata dalla
letteratura diventa un
rischi. Occorre avere in
l'ascolto negli anni ha si-
ma nel proporre una sto-
no di un cammino che è
lavoro a cavallo tra la di-
vive a Bologna.
pagina, dalla trama del
mente che la quotidia-
gnificato dare molto spa-
ria particolare, che pro-
fatto sicuramente di diffi-
mensione culturale, so-
Si occupa di formazione e
racconto. Attraverso le
Il ponte è un collegamen-
nità, così come è il ser-
zio alle testimonianze, a
prio per questo va ascol-
coltà e di limite, ma è fat-
ciale, educativa, a patto
progettazione in campo e-
storie, attraverso gli au-
to, ma è anche qualcosa
batoio fondamentale del-
quel versante della lette-
tata, per poter essere in
to anche di molta voglia
di non diventare una via
ducativo per conto di Con-
tori che più amiamo, at-
che va attraversato, e
la nostra vita, può anche
ratura che è fortemente
un qualche modo non di-
di dire ad alta voce quel-
d'ammaestramento, uno
traverso i libri in cui ci
quindi è un simbolo colle-
essere la nostra gabbia,
legato alla dimensione
co compresa, ma almeno
lo che si è, che si sa fare,
strumento pedagogico di
E' collaboratrice del Cen-
siamo riconosciuti, in
gato alla nostra respon-
qualcosa in cui ciascuno
del racconto autobiogra-
avvicinata. E quindi in
che si vorrebbe fare,
insegnamento, ma quan-
tro documentazione han-
realtà accettiamo anche
sabilità. Per questo la let-
di noi si richiude, io con il
fico. La testimonianza si
questo senso abbiamo
quindi i diritti ma anche i
do continua ad essere
dicap di Bologna nell'am-
il confronto con le situa-
teratura ci offre delle
mio quotidiano, tu con il
propone come una forma
lavorato molto sul rac-
desideri. Rispetto all'idea
sostanzialmente sé stes-
bito delle attività di forma-
zioni difficili, con i pas-
possibilità che non sono
tuo, magari molto diversi
di apertura, di ponte fra
conto autobiografico,
di letteratura come ascol-
sa. La letteratura funzio-
zione e documentazione
saggi aspri della nostra
scontate: si tratta di una
e distanti. Su questo
chi vive direttamente una
perché esso permette
to, quindi ascolto delle
na nel lavoro educativo,
vita. Attraverso la forma
scelta in cui dobbiamo
punto la letteratura ci
situazione e chi non co-
proprio di stare vicino
testimonianze, ma ascol-
funziona nella formazio-
mediata riusciamo a sta-
essere presenti, sia nella
spiazza poiché essa è
nosce quella situazione
cercando di comprende-
to anche di una situazio-
ne, proprio quando conti-
re, a non scappare. Nello
nostra disponibilità ad u-
davvero il territorio dei
sulla propria pelle, ma le
re quello che ognuno di
ne che non conosciamo
nua ad essere buona let-
stesso tempo siamo vici-
sarla, sia nella convinzio-
destini incrociati, del me-
si può avvicinare attra-
noi non vive direttamen-
e che come spesso ac-
teratura, quando conti-
ni pur prendendo in un
ne di usare uno strumen-
ticciato, un qualcosa che
verso l'ascolto. La testi-
te. Quindi permette fra
cade perché non è cono-
nua a fondarsi sul piace-
certo modo le distanze,
to efficace. Il ponte mi
l'altro, soprattutto per
sciuta può metterci pau-
re di dare e ascoltare, un
sconvolge le abitudini e
monianza è una strada
possiamo decidere di fer-
sembra un'immagine
quanto riguarda la disa-
ra, ha significato sostan-
piacere che è un piacere
ci fa davvero andare ver-
molto forte proprio per-
marci nella lettura, pos-
molto esemplificativa
bilità, di entrare in contat-
zialmente questo, accet-
reciproco di chi scrive
so territori che non cono-
ché ogni testimonianza è
siamo chiudere le pagine
della letteratura come
to non solo con le parti
tare di confrontarsi con i
per essere letto e chi
sciamo e che ci possono
diversa dalle altre, la te-
di un libro e possiamo
dialogo. Il ponte mette in
difficili di cui abbiamo già
territori anche più difficili
legge per aggiungere del
spronare a ricercare un
stimonianza non si pro-
detto, ma anche con tutte
della nostra quotidianità,
suo a quello che legge.
smettere di ascoltare. E
comunicazione le perso-
dialogo. Affinché ci sia
pone come un modello,
le parti di potenzialità e di
permettere di vedere le
Quando è così funziona,
questo costituisce una
ne, avvicina e allontana
dialogo non ci può esse-
ma pretende un ascolto
vitalità, quindi con l'es-
sfaccettature di una
e riesce appunto anche
forma di rassicurazione,
insieme e bisogna deci-
re solo la parola, nono-
particolare, è la storia di
clude con questo dialogo fra idue:
Umano è:
"Stavo pensando – disse ladonna all'essere non terrestre– che forse continuerò a chia-marti Lester, se non ti dispiace". E
come la fantascienza
lui le risponde: "Non mi dispiace" –e l'abbracciò – "Tutto quello chevuoi pur che possa farti felice".
racconta il pianeta
Nell'antologia "Il meglio di
Philip Dick" in calce a que-
sto racconto apparve un breve
commento dell'autore: "Per mequesta storia simboleggia ciò che è
Daniele Barbieri (*)
un essere umano. Non si tratta di ave-re un certo aspetto o di provenire daun certo pianeta, ma di vedere fino a
me? Nelle ultime righe del racconto troviamo la
che punto si è gentili. La gentilezza ci
spiegazione: quel bambino vive in una società
differenzia dai sassi, dai pezzi di le-
in cui è stato deciso che la misura dell'umanità,
gno, dal metallo e così sarà sem-
la definizione di un essere umano sta nel risol-
pre, qualsiasi forma assumiamo,
vere un'equazione di secondo grado. Chi non lo
dovunque andiamo, qualun-
fa può essere eliminato, o meglio, poiché l'auto-
que cosa diventiamo. ‘Uma-
re di questo racconto fu un gran provocatore, "a-
no è' resta il mio credo e mi
bortito" visto che, nella società lì immaginata, il
auguro che possa essere
diritto di aborto resta sempre valido finché non
anche il vostro".
si diventa un "essere umano completo" dunquesino a che non si risolve un'equazione di secon-
Ed è perché condivido com-
pletamente questa "filoso-
L'autore della storia, Philip Dick, non sposa
fia" di Philip Dick che il mio
questa definizione di umanità, anzi la denuncia.
(lungo) percorso di lettura su "Come la
E in un altro racconto breve dal titolo molto si-
fantascienza racconta l'handicap" pubblicato
gnificativo - "Umano è" - ci offre la sua alterna-
sulla rivista "Hp - Accaparlante" ripartiva da
tiva, anzi "il suo credo" come lui stesso ebbe
quel titolo, "Umano è".
occasione di commentare. Provo a offrire una
Sapendo che molti in Italia hanno pregiudizi ver-
sintesi della vicenda: quando Lester, violento e
so la fantascienza e che comunque è possibile
divisi fra la paura da una parte e il desiderio o la
odioso, torna da una lunga missione spaziale,
a chiunque avere (dal "Centro documentazione
curiosità dall'altra. La percentuale di paura e di
sua moglie Gil (la protagonista del racconto) lo
handicap" di Bologna) una copia di quel testo ho
desiderio dipendono dalle persone, dalla loro e-
scopre dolce e capace di sentimenti veri. Ma ar-
preferito in questo convegno di Ferrara gettarvi
sperienza e (molto) dalla società in cui vivono.
Un bambino corre, si nasconde, ha
paura, sa che sta rischiando la vita:
rivano i servizi segreti… Nella lettura apprende-
in un racconto da incubo e poi mostrarvi un'altra
Se, ad esempio, fra due minuti atterrasse un'a-
noi lettori non sappiamo perché si sta
remo in seguito che un invasore si è impadroni-
faccia, utilizzando oltretutto lo stesso autore. Ho
stronave extraterrestre qui a Ferrara, io andrei
nascondendo. Dopo qualche riga – siamo in un
to del corpo morente di Lester o almeno così
"usato" Dick ma avrei potuto portarvi dentro le
immediatamente a vedere chi sono gli alieni,
racconto di Philip Dick – cominciamo a capire
sostengono gli agenti che chiedono a Gil di aiu-
storie di Ursula Le Guin o di Theodore Sturgeon.
perché purtroppo la mia esperienza mi ha con-
che egli è terrorizzato perché il giorno dopo avrà
tarli a catturare "il mostro". Ma alla fine del rac-
Allora perché la fantascienza è così interessan-
vinto che gli alieni non possano essere più "cat-
un esame e dovrà risolvere un'equazione di se-
conto la donna rifiuta: tradisce quindi la razza
te anche per il tema che qui affrontiamo oggi?
tivi" di noi terrestri. Mi sentirei tristemente tran-
condo grado. Se non risolverà questa equazio-
terrestre. Ma noi sappiamo che Gil rifiuta per-
Credo che tutti noi come esseri umani di fronte
quillo che nulla di orribile può accadermi perché
ne i suoi genitori si arrabbieranno moltissimo.
ché l'alieno è infinitamente migliore dell'arro-
a ogni novità e a ogni stranezza, a ogni persona
già vivo in un mondo che trovo intollerabile e
Fin qui rimaniamo un po' stupiti: che cosa ci può
gante maschio terrestre che sino a poco prima
o cosa sconosciuta, ci sentiamo istintivamente
dunque mi sembra improbabile che gli alieni
essere di così spaventoso in una prova di esa-
aveva posseduto quel corpo. La storia si con-
possano far di peggio. Altri invece, la maggio-
ra i metodi di funzionamento di un qualsiasi con-
si diceva che non si era proprio riusciti a comu-
ranza penso, se atterrasse un'astronave fuggi-
gegno scientifico. Nel secolo scorso la fanta-
nicare con questi alieni, che erano terribili e ap-
rebbero, forse perché non trovano questo mon-
scienza si è mossa fra le paure e i desideri, fra i
pena arrivati avevano subito cominciato a spa-
do intollerabile, oppure hanno l'immaginario nu-
sogni e gli incubi delle persone che hanno assi-
rare. Ma non si comportano proprio così gli abi-
trito a brutti film di fantascienza in cui gli alieni
stito allo straordinario progresso della tecnica.
tanti della terra? La fantascienza parla di que-
sono mostriciattoli verdi che sparano a tutti su-
Ma il ‘900 è stato anche teatro di altre straordi-
sto. C'è un alieno dello spazio, ma c'è anche
narie trasformazioni. Un evento importante è
quello sessuale, un alieno culturale e uno socia-
Solo un altro accenno al perché la fantascienza
stato l'ingresso di enormi masse nella democra-
le, un alieno politico e uno che è "diversamente
è così interessante: il secolo appena passato è
zia. All'inizio del ‘900 molta gente era terrorizza-
ta dall'idea che milioni di persone entrassero in
Tutto ciò ci provoca a cercare di capire la diver-
solo apparentemente quello della scienza trion-
un mondo fino ad allora dominato da pochi. Altri
sità. Si può ad esempio partire dall'intercultura
fante mentre è invece il secolo della tecnologia,
erano invece speranzosi per questo. Dopo la
non chiedendo agli stranieri quale sia la loro i-
delle applicazioni scientifiche su larga scala.
seconda guerra mondiale, ancora, molti terrestri
dentità, ma provando a definire la nostra. Quale
Tecnologia come merce che, se viene nutrita
di pelle bianca, che sognavano di andare sulla
è la nostra "base comune" di italiani (o se volete
dall'ignoranza scientifica, diventa un ‘tecno-voo-
Luna (ma non pensavano che in pochi anni l'im-
di terrestri)? Dante Alighieri o Pippo Baudo? Ab-
doo', ossia una magia. Non so a voi ma a me
presa si sarebbe realizzata) scoprono gli alieni
biamo qualcosa in comune? Pasolini e Bevilac-
pare evidente che noi siamo "pervasi" di tecno-
sul loro pianeta. Sono i popoli del cosiddetto ter-
qua, entrambi scrittori italiani, hanno qualcosa
logie ma non ne conosciamo le regole. Intendo
zo mondo, delle colonie che, intorno agli anni
in comune? Quando il CDH mi chiese di fare un
dire che la stragrande maggioranza di noi igno-
'50, cominciano a rivendicare i loro diritti di es-
quaderno di almeno 60 pagine su come la fan-
seri umani. Vengono riconosciuti – almeno sulla
tascienza raccontava l'handicap, io chiesi un at-
carta – i diritti dell'uomo, mentre quelli delle
timo di tempo perché volevo riflettere. Ho sco-
donne verranno presi in considerazione più tar-
perto così che c'era una produzione letteraria
di o solo in alcune parti del mondo. Uno dei prin-
vasta e che nella mia memoria avevo dimentica-
cipali diritti umani sarebbe il non essere ridotto
to molte cose. Ho fatto una verifica chiedendo
in schiavitù, ma sino a pochi anni fa (e persino
ad alcuni amici appassionati come me: ‘Se ti di-
oggi) c'è chi ha teorizzato che gli abitanti di al-
co fantascienza e handicap tu in 30 secondi che
cune parti del mondo – le colonie – sono bestie.
cosa mi dici?' La maggior parte di loro mi hanno
Nei nostri libri di storia ci vantiamo di quando
citato il romanzo "Cronache del dopo bomba"
l'Europa abolì la schiavitù, senza ricordare che
ancora di Philip Dick, in cui il protagonista è pa-
essa fu cancellata nel 1794 ma fu subito restau-
raplegico su una carrozzina ed è abbastanza
caratterizzato da un rovesciamento improvviso
rata da Napoleone nelle "colonie". (…) Se voi
"cattivo". Non è un vero mostro, perché in Dick
di prospettiva in cui noi terrestri ci identifichiamo
leggete "Cuore di tenebra" dello scrittore polac-
non ci sono gli stereotipati cattivi e buoni ma
con la sentinella bagnata fradicia che sta aspet-
co-inglese Conrad troverete la definizione della
certo è un personaggio negativo, odioso. So-
tando il nemico ma c'è un colpo di scena, un cla-
civiltà come lui la vide nel Congo, cioè in un
spetto che l'aver dimenticato i racconti in cui il
moroso rovesciamento di prospettiva in poche
Paese che continua ad essere il cuore di tene-
personaggio che noi definiamo handicappato è
righe che vi leggo: "La sentinella vide uno di lo-
bra del mondo, perché lì stanno morendo milio-
presentato in un modo positivo e provocatorio,
ro strisciare, prese la mira e fece fuoco. L'esse-
ni di persone, mentre i nostri mass media si gi-
ricordando solo quelli in cui il disabile viene de-
rano dall'altra parte perché sarebbe scomodo
re emise quel verso strano e agghiacciante che
scritto negativamente, non sia un caso, ma la di-
spiegare le vere ragioni di questi massacri. Se-
tutti loro facevano e non si mosse più. Il verso e
mostrazione della forza che certi pregiudizi in-
condo Conrad il concetto di superiorità della ci-
la vista del cadavere lo fecero rabbrividire". Ed
consapevoli continuano ad esercitare anche sul
viltà occidentale si traduce nella frase terribile
ecco la rivelazione di Brown con la quale termi-
mondo "strano" di chi legge la fantascienza.
‘sterminate quelle bestie'. Questa nostra civiltà
na questo racconto-choc: "Molti, con il passare
Perché parlo di un mondo strano? In una so-
costruita con la ricchezza gronda sangue per
del tempo, si erano abituati, non ci facevano più
cietà sempre più omologata e controllata, se-
caso, ma lui no. Erano creature troppo schifose,
condo la mia opinione, le persone che hanno
Cosa c'entra con questo la fantascienza? Il la-
con solo due braccia e due gambe, quella pelle
qualcosa di molto diverso da dire, si possono
voro che ho pubblicato su "Hp-Accaparlante" si
di un bianco nauseante e senza squame." La
trovar bene nella fantascienza. A tali persone
apre con un racconto famoso e molto breve del-
sentinella è in realtà un alieno e i mostri siamo
quasi per statuto viene chiesto di dire "stranez-
lo scrittore Fredric Brown, dal titolo "Sentinella",
noi. Una bella provocazione. Poche righe prima
ze" e quindi lo possono fare. Se sono bravi, se
hanno belle idee e se scrivono bene possono
quale rapidità sa reagire ai bisogni di un'altra
regalarci straordinarie metafore della società in
persona, e quanto può dare di sé" . Io sono d'ac-
cui viviamo. Quando Isac Asimov, scrittore di
cordo con lui.
fantascienza e scienziato, ci parla di un certo ti-
Umano è:
po di alieni in realtà sta parlando della situazio-
(*) Daniele Barbieri, giornalista. Vive e lavora a Imola in
ne "razziale" negli Stati Uniti d'America. L'autore
provincia di Bologna.
Bibliografia e Filmografia
E' stato per anni collaboratore de Il Manifesto, attualmen-
ci presenta metafore sull'esclusione degli afro-
te è redattore della rivista mensile Carta.
a cura di Daniele Barbieri
americani dalla società "wasp", dei "bianchi an-
E' autore di saggi e di antologie per le scuole sui temi del-
glosassoni protestanti". Nel romanzo "L'uomo
la fantascienza.
bicentenario" ad esempio Asimov racconta la
storia di un cyborg. La parola deriva dalla fusio-
■ AA.VV.– Le meraviglie del possibile – Ed. Einaudi
■ A.I. Intelligenza artificiale – Regia: Steven Spielberg,
ne di due termini della lingua inglese (cybernetic
■ Marc Augè – La guerra dei sogni – Ed. Elèuthera
e organism) e indica qualcosa che è in parte vi-
■ Blade Runner – Regia: R. Scott, 1982
■ Antonio Baronia – Il cyborg, saggio sull'uomo artificiale
ta organica e in parte una macchina, una crea-
■ Edward, mani di forbice – Regia: Tim Burton, 1990
tura cibernetica. Ma anche uno dei miei migliori
■ Philip Dick – Cronache del dopo-bomba – Ed. Einaudi
■ eXistenZ – Regia: David Cronenberg, 1999
amici è un cyborg, ad esempio, si chiama Igna-zio Onnis, è un sardo, ed è una delle ultime vit-
■ Philip Dick – Le presenze invisibili – Ed. Oscar Mon
■ L'esperimento del dottor K – Regia: Kurt Neuman, 1958
time della poliomielite: sta in piedi con protesi al-
■ L'uomo dagli occhi a raggi X – Regia: Roger Corman,
tamente tecnologiche grazie al centro Inail di Vi-
■ F. L. Fallace – Destinazione Centauro – Libra Editrice
gorso di Budrio, straordinario ospedale di medi-
■ Roy Menarini – Il cinema degli alieni – Ed. Falsopiano
■ La città dei bambini perduti – Regia: J. P. Jeunet e M.
cina pubblica. Forse se ho uno sguardo attento
■ Margot Piercy – Sul filo del tempo – Ed. Elèuthera
su molte cose lo debbo proprio al mio amico I-
■ Radiazioni BX distruzione uomo – Regia: Jack Arnold,
gnazio. E le tante persone che vivono (o vivono
Frederick Pohl – Uomo più – Editrice Nord
meglio) grazie alle macchine ci pongono antiche
■ Sholes-Rabkin – Fantascienza: storie, scienza, visione
■ Videodrome – Regia: David Cronenberg, 1983
domande: fino a che punto siamo umani? Qua-
– Pratiche editrice
le è la definizione di umanità? E dunque quante
■ Orson Scott Card – Il gioco di Ender – Ed. Nord
parti di metallo dobbiamo avere nel corpo o nel-
■ Theodor Sturgeon – I massimi della fantascienza –
la testa per uscire dalla definizione di "esseri u-
mani"? Problemi filosofici ma anche pratici. Neldiscorso introduttivo al convegno si parlava distorie tristi accadute recentemente, quali un al-
PER CONTINUARE A VISITARE LE "ZONE DI CONFINE" SEGNALIAMO.
bergo che ha rifiutato di ospitare delle personedisabili; ci si augurava che fattacci del genere
"IL GIRO DI VITE. LE RAPPRESENTAZIONI DEL DOLORE
non accadessero più. Mi dispiace dare una brut-
ATTRAVERSO LO SPECCHIO DELLE NARRAZIONI".
ta notizia, ma tali fatti continuano a succedere.
Un caso analogo a Cervia, in provincia di Ra-
Questo il titolo della relazione che Il convegno, organizzato da Comune sofia, ecc. – al fine di promuovere un
Emy Beseghi, docente di lettera-
di Modena ed Università di Modena
possibile sostegno per coloro che, a
venna, è dell'anno scorso se non ricordo male.
tura per l'infanzia presso l'Università
e Reggio Emilia, è finalizzato alla e-
vario titolo, si occupano dei bambini
Di solito i giornali si indignano su queste storie,
degli Studi di Bologna, presenterà al
laborazione di una dimensione cultu-
per aiutarli ad elaborare percorsi di
raccontando – magari con un certo piacere –
convegno nazionale "DIAMO PARO-
rale e di una azione educativa da
accettazione positiva / superamento /
che l'infame albergatore è stato punito, e che
LE AL DOLORE. La percezione del
parte delle figure che, in famiglia e
ricomposizione delle loro esperienze
disagio e della difficoltà nella vita
nelle istituzioni, sono a contatto con il
per un mese l'albergo sarà chiuso. Purtroppo la
quotidiana delle bambine e dei
dolore dei bambini. Come avvenuto
verità non è questa (…), la punizione "terribile"
bambini", che si terrà il 5 e 6 marzo
in occasione di "Letteratura, diver-
Per richiedere il programma comple-
che questi alberghi ricevono – almeno nel caso
prossimi a Modena presso il Teatro
sità, emarginazione", anche in que-
to del Convegno e segnalare la pro-
che io ho potuto controllare anni fa – consiste
Storchi. La Beseghi affronterà il tema
sto caso il tema del convegno verrà
pria partecipazione, contattare la Se-
partendo proprio dagli spunti offerti
sviscerato con interventi, tra gli altri,
greteria organizzativa:
nello stare chiusi 30 giorni ma fuori stagione, os-
dalla letteratura per l'infanzia e dalla
di J. Baldaro Verde, V. Andreoli, T.
telefono 059.206775 – 206783
sia la punizione non sussiste.
rappresentazione del dolore infantile
Cancrini, G. Schelotto, E. Caffo, at-
Per concludere lascio la parola ancora a Philip
in essa contenuto.
traverso il contatto con discipline di-
Dick. La sua definizione di essere umano è "con
verse – pedagogia, psicologia, filo-
tualizzazione aiuta anche
ta di nuvolette posticce .
a capire quante emozioni
Per fortuna il fumetto ita-
In oltre un secolo di sto-
ria, il linguaggio del fu-metto ha affrontato il te-
il fumetto possa ancora
liano nel dopoguerra era
ma della sofferenza so-
esplorare, raccontare e
esploso con diverse pub-
IL FUMETTO E
stanzialmente con due
blicazioni e ancor oggi e-
approcci distinti: o con l'i-
Pur nascendo nell'Otto-
sistono almeno una cin-
ronia o in forma di trage-
cento (i primi albi escono
quantina di case editrici
dia. Per comodità, distin-
in Svizzera nel 1833, i
specializzate. Il grosso
gueremo un fumetto co-
primi supplementi dei
pubblico conosce soprat-
mico e uno realistico, con
quotidiani domenicali a
tutto i fumetti che si ac-
un terzo più specifico de-
colori in USA nel 1895), il
quistano nelle edicole,
dicato al genere dei su-
fumetto moderno recu-
storicamente il principale
pereroi . che li attraver-
pera situazioni e a volte
mezzo di diffusione in I-
personaggi del teatro,
talia. Negli ultimi anni in
Loris Cantarelli (*)
della letteratura e del mi-
Francia la distribuzione
Il fumetto, arte …
to. Inoltre già dai ‘proto-
in edicola è invece quasi
fumetti' sulle pareti delle
scomparsa (comunque
caverne e dalle strisce
considerata "letture da
Danza come prolunga-
Il fumetto e l'emargina-
che decoravano vasi e
stazione") e le uscite av-
menti della seconda, il Ci-
zione sono molto più le-
monumenti di migliaia di
vengono ogni settimana
nema come sintesi di tut-
gati di quanto non si pos-
anni fa – disegni in se-
nelle librerie. Negli Stati
te e sei. In terra d'Oltralpe
sa credere, in un curioso
quenza per un pubblico
Uniti sono poi nate le fu-
esiste anche una presti-
cammino comune che ri-
più o meno vasto e inte-
metterie, negozi specia-
giosissima rivista seme-
vela più di una sorpresa.
ressato, realizzati più o
lizzati ormai diffusi a cen-
Gambadilegno, eterno ri-
mile servo Giuda (1996)
strale, "9e Art", legata al
In Italia come nel resto
meno bene, più o meno
tinaia anche in Italia,
vale di Topolino (1928)
Il capostipite in tutti i sen-
Centro del Fumetto di
del mondo, spesso e vo-
appassionanti … – è
mentre in Giappone c'è
– lo svampito Pippo
si è Yellow Kid, ma è cu-
Bruxelles che gode di re-
lentieri ancor oggi il fu-
chiaro che il fumetto non
una situazione estrema
(1929), amico di Topolino
rioso citare soprattutto il
golari sovvenzioni statali,
metto è nascosto, deriso,
è una semplice illustra-
di migliaia di fumetti per
– il guercio Braccio di
rivale di Topolino, quel
una situazione molto più
misconosciuto nella sua
zione, ma anzitutto una
un pubblico iper-specia-
Ferro (1929) e l'obeso
Gambadilegno che dagli
strutturale delle disconti-
dignità. I fumettisti si la-
narrazione. Queste ca-
lizzato (sullo sport per
anni Quaranta ha una di-
nue esperienze italiane (a
mentano della poca con-
ratteristiche emergono
giovani maschi, senti-
– il dentone Oscar
versa protesi artificiale
Torino, Cremona, Lucca,
siderazione del loro ge-
anche allo sbarco in Italia
mentale per ragazze a-
(1931), amico di Braccio
pur conservando in Italia
Roma, Muggiò, Palermo,
nere, la loro arte fatica ad
del 1908 sul "Corriere dei
dolescenti e così via).
il suo nome iniziale: un
Cagliari). In Italia lo ‘sdo-
essere riconosciuta co-
Piccoli", che presto aboli-
Nonostante i nostri con-
– lo stupido Zero, amico
po' perché il disegnatore
ganamento' è avvenuto in
me professione vera e
sce le caratteristiche nu-
nazionali leggano poco,
di Beetle Bailey (1950)
che per 50 anni ha dise-
una celebre tavola roton-
propria, sia da parte di
volette per sostituirle con
nelle 35 mila edicole, 3
– il tonto Ciccio (1950),
gnato le strisce di Mickey
da tra intellettuali come
chi scrive le sceneggiatu-
rime baciate alla base al-
mila librerie e 300 fumet-
aiutante di Nonna Papera
Mouse sui quotidiani di-
Umberto Eco, Elio Vittori-
re, sia per chi realizza i
le vignette, ritenute più
terie italiane si trovano o-
– lo strampalato tuttofare
segnava una volta la
ni e Oreste del Buono, o-
accettabili dalla cultura
pere per tutti i gusti e tut-
Gaston Lagaffe (1957)
gamba di legno a sinistra
spitata sul primo numero
È soltanto dagli anni Ses-
"alta" italiana, sempre in-
te le tasche: qualche
– il miope e lo zoppo nel-
e una volta a destra an-
della rivista "Linus"
santa che le cose comin-
visa alla civiltà dell'imma-
brutto prodotto, moltissi-
la compagnia di B.C.
che all'interno della stes-
(1965), oggi unica so-
ciano a cambiare. Nel
gine che nasceva proprio
mi discreti, parecchi otti-
sa storia, un po' perché
pravvissuta in edicola.
1964, in Francia, Claude
allora. Tra l'altro questa
mi, qualche capolavoro.
– il nanismo di Asterix e il
sembrava scorretto che
Va inoltre ripetuto con for-
Beylie definisce questo
gloriosa testata è scom-
gigantismo di Obelix
Topolino combattesse
za che il fumetto è un lin-
"mass medium" – che ci
parsa nell'estate del
Humor & Handicap
contro un disabile pur
guaggio (come il teatro,
piace definire il primo
1995 tra l'indifferenza
– il maggiordomo muto di
cattivo. Esistono anche
la letteratura, il cinema, la
multimediale nella storia
generale, un po' perché
Stiliamo un breve elenco
questioni legate alle tra-
televisione .) e non un
dell'umanità – la Nona Ar-
rovinata dalla gestione
dei personaggi del fumet-
– i disadattati del Gruppo
duzioni, come – tanto per
genere (come il western,
te, considerando (bontà
degli ultimi anni, un po'
to che descrivono situa-
TNT di Alan Ford (1969)
rimanere in ambito di-
il poliziesco, l'avventura,
sua!) ottava la Radio-TV
perché aveva banalmen-
zioni di handicap ed e-
– gli scalcinati investiga-
sneyano – con Pippo, l'a-
la soap opera .), anche
e postulando il Manifesto
te rincorso i personaggi
marginazione, con alcu-
tori di Jonny Logan
mico fidato di Topolino,
se le recensioni sui quoti-
di Ricciotto Canudo: Ar-
della televisione, addirit-
che in originale si chiama
diani spesso usano il ter-
chitettura e Musica come
tura rovesciando l'antica
– Yellow Kid e gli sbanda-
– il pasticcione Mo-
Goofy (in inglese "tonto",
mine "fumettone" per in-
fondatrici, Pittura e Scul-
cancellazione pubblican-
ti della newyorchese Ho-
stralfonso (1980)
"stupido") e quindi già al-
dicare sterotipi e ruoli cri-
tura come declinazioni
do i fotogrammi dei car-
gan's Alley (1895)
– il deturpato protagoni-
l'origine contiene un'e-
stallizzati. Questa pun-
della prima, Poesia e
toni animati con l'aggiun-
– l'arto artificiale di Pietro
sta di "Venerdì 12" e l'u-
marginazione, con la fun-
zione di caratterizzarlo
proprio sul fatto che sia-
persone perché il tuo fu-
metti sono in larga parte
– la condizione di Spawn
sentirsi qualcuno. Il disa-
immediatamente per chi
mo noi a creare la storia
metto lo crei tu: non a ca-
realizzati negli ultimissi-
e la deformità di Savage
dattato che diventa pro-
non lo aveva mai letto. In
mentre la leggiamo, non
so quando qualche per-
mi anni, con gli effetti
Dragon (1992).
tagonista è stata l'inven-
realtà va anche detto
diversamente da alcuni
sonaggio passa in una
speciali dell'ultima gene-
Dopo la geniale rilettu-
zione degli anni Sessan-
che, scritti nell'arco di de-
temi narrati da romanzi di
serie TV animata o addi-
razione che non costitui-
ra dei supereroi negli
ta della casa editrice
cenni da diversi autori, gli
fantascienza anni Ses-
rittura viene trasposto in
scono l'unico punto di
anni Sessanta, sono
Marvel che ancor oggi si
stessi personaggi si sono
santa o film anni Novan-
film, il commento classi-
forza della pellicola ma si
venuti quelli nati
può dire viva di rendita
arricchiti e approfonditi
ta. Nel caso del fumetto
co dell'appassionato o di
mettono al servizio della
negli anni Ottanta
su quest'idea. Dopo
psicologicamente. Il di-
c'è anche l'immagine e in
chi l'aveva letto una volta
storia e dell'(anti)eroe.
vent'anni di supereroi co-
scorso vale un po' anche
particolare quella zona
è: "Hanno sbagliato la
Sullo schermo si è così
me Batman, Superman,
per il rivale Bruto di Brac-
misteriosa tra una vignet-
voce, non è la sua". Que-
riusciti a rendere visibile
Wonder Woman, Flash,
cio di Ferro, ideato per la
ta e l'altra . che siamo
sto perché l'esperienza
quello che da decenni
Capitan America, insom-
serie a cartoni animati
noi a riempire. Avete mai
di lettore di fumetti è un
una sola persona abile
ma gli invincibili, il pro-
degli anni Trenta, come
pensato quanto dura la
qualcosa di unico (pur
con la matita può realiz-
blema era . trovare loro
per lo stesso Popeye:
lettura di un albo di ‘Tex'
suscitando emozioni che
zare con pochi soldi.
un problema! La krypto-
nato nelle strisce della
piuttosto che una di un
possono appassionare
sul fatto che a volte
nite, ad esempio, è stata
longilinea Olivia che do-
supereroe come l'Uomo
ed essere scambiate per
La dura realtà
sono peggio loro dei cri-
inventata dopo vent'anni
po 10 anni di avventure
Ragno? Una di Dago o di
ore tra appassionati) e o-
minali che combattono
di storie di Superman,
Si può quindi stilare un
tra la sua famiglia, incon-
Dragon Ball? Una storia
gnuno si è creato la sua
perché usano metodi
perché questo personag-
altro elenco sui perso-
tra questo marinaio guer-
giapponese con pochi
storia leggendola e dan-
molto più violenti (esem-
gio era sempre imbattibi-
naggi del fumetto realisti-
cio, manesco, che ne
dialoghi viene letta velo-
dosi un suo tempo di let-
plare il caso del giudice
le e le storie erano troppo
combina di tutti i colori e
cemente perché è stata
tura, forse ancor più che
Dredd, il cui slogan è "la
ripetitive: occorreva un e-
– il nanismo e la miopia di
che, di fatto, ruba la sce-
pensata per essere vista
leggendo un romanzo.
legge sono io", classico
spediente narrativo per
Wash Tubbs (1924)
– i freak incontrati
na alla famiglia di Olivia e
più che letta, mentre una
Non è un caso nemmeno
esempio dove la cura è
poter raccontare vicende
– gli impacciati soldati
da Mister No (1975), Ma-
diventa protagonista del-
storia di un classico ita-
che le decine di film tratti
peggio del male). Nel no-
inedite. Ci voleva insom-
Marmittone (1928) e Sad
gico Vento (1997) e Bren-
liano come Tex contiene
da fumetti sono – con
stro discorso sull'emargi-
ma un tallone d'Achille
molte più parole scritte e
l'eccezione di una dozzi-
nazione può essere inte-
per il primo e più grande
– gli avversari lombrosia-
– il guercio negli Angeli
Cinema & fumetto,
richiede più tempo. Il fu-
na ma non di più – sim-
to specifico ma sorpren-
ressante e fecondo di ri-
dei supereroi. Nei primis-
ni del duro poliziotto Dick
metto si è molto radicato
paticamente orrendi. I
dentemente in grado di
flessione o dibattito con-
simi anni Sessanta, na-
– il monco Sergej Orloff,
nella coscienza delle
film migliori tratti da fu-
rinnovarsi: il fumetto di
siderare queste figure di
scono in pochi mesi i su-
Il riutilizzo di Bruto nei fu-
– la magrezza del Kid di
avversario di Martin My-
vigilantes, di supereroi,
pereroi che in questi ulti-
metti ci spinge tra l'altro a
di maschere: il legame
mi anni hanno ridato os-
una riflessione sul conti-
– il nano Little Joe e il gi-
– i compagni accecati di
con il teatro è tra l'altro
sigeno a una Hollywood
nuo scambio di perso-
gante Pat MacRyan, in-
Ken il guerriero (1983)
fortissimo. Il personaggio
sempre più in crisi d'idee.
naggi e situazioni tra ci-
contrati da Tex (1948)
– i drammi di Concrete
principale è un vero disa-
Nel gruppo dei Fantastici
nema di animazione e fu-
– la momentanea cecità
Tra le decine di esempi,
dattato, uno che si mette
Quattro dove c'è ad e-
metti, tanto che troppe
– l'informatore nano Alfie
ci limitiamo ai nomi dei
una maschera anzitutto
sempio la Cosa, un esse-
volte si sente definire "fu-
– l'obeso Cico e il guercio
(1988) e il piccolo visio-
supereroi più celebri:
per sapere chi è. Gli sce-
re roccioso per cui vale-
metto" (che è un prodotto
Little Owl, amici di Zagor
nario Efrem (1992), che
– la paralisi temporanea
neggiatori di Batman, si-
vano già tutti i discorsi
su carta) un cartone ani-
aiutano Nick Raider
e le nevrosi di Batman
mile non a caso a Zorro,
sulle barriere architetto-
mato (che ovviamente va
– il monco El Gancho, a-
– i mutanti schiavizzati
hanno molto sviluppato
niche che l'Italia ha rico-
in onda in TV o al cine-
mico del Comandante
nel mondo di Nathan Ne-
– la nuova vita da para-
quest'idea. L'Uomo Pipi-
nosciuto poco più di un
ma). In realtà un cartone
plegica dell'ex Batgirl
strello è un eroe, ma tut-
decennio fa con la famo-
animato si sviluppa per
– l'obeso re e il nano am-
– il batterista in carrozzel-
to sommato anche un di-
sa legge 13/89. La Cosa
conto suo, mentre il fu-
ministratore di Maxma-
– la rocciosa Cosa dei
sadattato che ha bisogno
è una persona sensibile
metto è fisso e siamo noi
Per la gran parte, abbia-
Fantastici Quattro (1961)
di una maschera per e-
imprigionata in un corpo
che gli diamo vita leg-
– il cieco ispettore di poli-
mo segnalato personaggi
– l'incontrollabile Hulk
sprimere del tutto la pro-
roccioso orrendamente
gendolo. Con cent'anni
zia Mister Charade
del fumetto avventuroso
pria personalità non e-
mutato in un incidente,
di esperienza alle spalle
italiano, che – nel bene e
– la timidezza di Spider-
sente da ombre (così co-
mentre i suoi colleghi
– ma un potenziale anco-
– le cicatrici non solo fisi-
nel male – ha plasmato
Man, l'Uomo Ragno
me la luce abbagliante di
(l'Uomo Allungabile, la
ra ampiamente esplora-
che del chirurgo Black
per decenni fino a oggi il
Superman non è esente
Torcia Umana e la Donna
bile – oggi gli autori di fu-
Jack (1973) e di Capitan
gusto e il modo di consi-
– i discriminati X-Men
da tendenze fascistoidi):
Invisibile) sono rimasti
metti devono un po' ar-
derare e di consumare il
il playboy miliardario Bru-
belli, forti, senza impedi-
rampicarsi sui vetri per
– la malattia dell'infelice
fumetto in Italia. Come
– l'alcolismo di Iron Man
ce Wayne non ha una ve-
menti. Bruce Banner, che
raccontare qualcosa di
Lady Oscar e la cecità di
accennavamo poco in-
ra vita sociale, deve usci-
nei momenti di panico
nuovo e spesso giocano
nanzi, c'è tuttavia molto
– la cecità di Devil (1964)
re di notte sui tetti per
non può impedirsi di di-
ridere è più difficile che
tenzialità come il fumet-
Dylan Dog, un "detective
a dire più di ogni altro su-
far piangere. Lo stesso
to. Sclavi era stato redat-
del paranormale" per
pereroe in Italia. Questo
PER SAPERNE
Totò dichiarò una volta
tore al ‘Corriere dei Ra-
quando c'è un problema
personaggio è l'Uomo
che, in fondo, se gli attori
gazzi', una pubblicazione
che non è nei canoni, un
Ratto (nientemeno), una
comici sono quattro gatti
parallela al ‘Corriere dei
ex alcolista che ha fatto il
parodia dei fumetti dei
e quelli drammatici sono
Piccoli' degli anni Settan-
poliziotto e ha lasciato la
supereroi, uno che si
così tanti, chiunque può
ta in cui c'erano fumetti di
divisa quando ha avuto
crede un supereroe sen-
capire che è più difficile
avventura e aveva respi-
problemi. Tematiche co-
za averne i poteri, ani-
Albi a fumetti
far ridere piuttosto che
rato, letto e visto come si
me queste, unite a una fi-
mato da una tremenda
far piangere . la qual co-
scrivevano i fumetti da
nissima scrittura che pa-
passione per i fumetti e i
- G.L. Bonelli, A. Galleppini, "Dramma al circo",
sa vale anche per il fu-
quando aveva comincia-
droneggia le tecniche
personaggi che vuole e-
metto. Nel caso dei fu-
to a leggerli. Proprio nel
narrative più intelligenti e
mulare, con l'unico risul-
Tex nn.65-67, marzo-maggio 1966.
metti realistici, facendo
momento più buio del fu-
a una capacità non co-
tato di divertire (qualche
- B. Jacovitti, "Zorry Kid", Corriere dei Piccoli
un'analisi trasversale sul
metto non solo italiano
mune di parlare al mon-
volta perfino di commuo-
n.12, marzo 1968.
tema fumetto ed emargi-
(quando gli stessi appas-
do dei giovani, hanno
vere) il lettore con una fi-
- M. Bunker, Magnus, Alan Ford n.11, febbraio
nazione, emergono tanti
sionati di fumetti ne leg-
portato a (ri)leggere fu-
guraccia dietro l'altra. Si
famosi luoghi comuni
gevano pochi), questo
metti gente che non lo fa-
tratta quindi di un disa-
- G.L. Bonelli, A. Galleppini, "El Muerto", Tex
che noi cerchiamo di evi-
personaggio ha invertito
ceva più da tempo o non
dattato per definizione,
tare: i nemici di Dick
la tendenza, svincolan-
l'aveva mai fatto.
mentre il suo stesso au-
n.190, agosto 1976.
Tracy sono lombrosiana-
dosi quasi subito dal ge-
Il fumetto umoristico, do-
tore in un'altra serie dal
- F. Giromini, S. Toppi, "Un'altra alba", Sgt.
nella giusta maniera, e
mente una galleria degli
nere horror degli inizi che
vendo spingere alla risa-
titolo provocatorio "Le
Kirk. n.55, maggio-giugno 1977.
non si può pretendere
orrori: il cattivo è brutto e
era un semplice pretesto
ta, rischiava di più di ca-
meraviglie della natura"
che tutti siano disposti ad
- Y. Tatsumi, "Il telescopio", Eureka, marzo
il brutto è cattivo, così il
per raccontare storie di
dere negli stereotipi e
ha raccolto casi limite
ascoltarti mentre tu stra-
lettore distratto o poco
disagio esistenzialista e
nelle offese. Si può dire
della società, come l'a-
parli, per cui se lo fai ti e-
- D. Comès, "Silenzio", Alter Alter, febbraio
fedele dei quotidiani ca-
metropolitano di persone
piuttosto che il fumetto
borto, il naziskin, il mafio-
sponi al rischio di riceve-
piva immediatamente chi
"diverse" soltanto a pri-
comico ha evidenziato le
so, la prostituta. In que-
re delle gran bacchetta-
era il buono, il mascello-
ma vista. Nelle rarissime
contraddizioni, però ha
ste brevi storie Ortolani
- D. Comès, "Eva", Alter Alter, 1982.
venire Hulk, è forse il su-
te". Ma in definitiva, val la
ne Dick Tracy che arriva-
interviste, lo stesso Scla-
testimoniato anche la po-
cammina costantemente
- Chakir, "Il bastone bianco", Mondo Erre, set-
pereroe più famoso ma
pena rischiare: il silenzio
va e risolveva la situazio-
vi dichiarava di identifi-
sitività di una convivenza
su un filo che potrebbe
anche più affine a model-
sarebbe forse un errore
ne, capendo subito dai li-
carsi con i freak, i mostri,
con la sofferenza. Il fu-
davvero rivelarsi perico-
- B. Jones, T. Liberatore, "Il confinato", Frigidai-
li letterari come il para-
neamenti del viso chi era
i disadattati, come il suo
metto umoristico cerca
loso ma in realtà sa man-
digmatico dr. Jekyll & mr.
re, 1984.
il cattivo. Nel caso italia-
non di consolare, ma di
tenere quasi sempre ri-
Hyde. Gli X-Men sono a-
- T. Sclavi, F. Bignotti, "L'orrenda invenzione",
no di Dylan Dog i luoghi
rendere proprio la quoti-
velatorio. Dopo una di
dolescenti dotati di su-
(*) Loris Cantarelli vive e
comuni, le semplici situa-
dianità, mentre in molti
queste, intitolata
Mister No nn.138-139, novembre-dicembre
perpoteri che sono però
lavora a Milano. E' collabo-
zioni di imbarazzo ven-
casi del fumetto realistico
"L'AIDS", l'autore ha in-
la loro dannazione per-
ratore della rivista "Fumo
gono invece rovesciate.
ci si è un po' rifugiati nei
fatti ricevuto una lettera
- T. Sclavi, L. Piccatto, "Il ritorno del mostro",
ché non sanno control-
di china".
In un certo periodo ‘Dy-
cliché. Uno dei pochi au-
di un ragazzo che aveva
Dylan Dog n.8, maggio 1987.
larli oppure sono spaven-
E' autore di numerosi arti-
lan Dog' vendeva più di
tori italiani che pubblica
appena scoperto di es-
- D. Catenacci, S. Ricci, "Il piccolo K", HP - Ac-
tosi se mal utilizzati e
coli e saggi sul tema dei
‘Tex' perché aveva cattu-
fumetti disegnandoli e
sere sieropositivo, che
quindi questi ragazzi,
caparlante, aprile 1988.
rato molta gente che non
scrivendoli completa-
gli rimprovera: "Le altre
con tutto il dramma vis-
- L. Montanari, G. Chiarolla, "Il campione", il
leggeva fumetti, ad e-
mente da solo – perché
battute mi hanno fatto ri-
suto nell'adolescenza,
sempio le ragazze, che
anche se questa è l'im-
dere, quella no". Nella
Giornalino, luglio 1988.
sono eroi non per ma no-
fino a 15 anni fa leggeva-
magine che ha il grande
pagina della posta Orto-
- F. Scòzzari, "Lorna", Frigidaire, settembre
nostante i loro superpo-
no ben pochi fumetti. L'e-
pubblico, va tenuto bene
lani risponde che è molto
teri, che in genere causa-
ditore Sergio Bonelli pen-
in mente che questa è
dispiaciuto, ma anche
- C. Chiaverotti, G. Freghieri, "Frankestein!",
no più guai che gioie.
sava quasi di essere de-
una cosa che succede
che il lettore dovrebbe ri-
Dylan Dog n.60, settembre 1991.
stinato a chiudere barac-
raramente per avventure
flettere sul fatto di aver ri-
Il comico è il tragico
- G. Berardi, I. Milazzo, "Quando muoiono i tita-
ca e burattini, finché gli si
più lunghe di poche stri-
so degli altri soggetti e
visto di spalle
ni", Ken Parker Speciale n.1, 1992.
presentò Tiziano Sclavi,
sce quotidiane (a meno
non di quello in questio-
Rispetto a quello realisti-
uno scrittore di talento
di lavorare giorno e notte
ne perché era la sua si-
- M. Colombo & C. Nizzi, B. Ramella, "Immagi-
co, il fumetto umoristico
che soffre spesso di crisi
senza far altro) – si chia-
tuazione. Lo stesso Orto-
ni di morte", Nick Raider n.45, febbraio 1992.
ha evidenziato forse in
depressive e che aveva
ma Leonardo Ortolani e
lani conclude: "Ovvia-
- B. Vigna, D. Bastianoni, "Inferno", Nathan Ne-
maniera migliore le con-
deciso di esprimere que-
pubblica da anni il suo fu-
mente non si può preten-
traddizioni sia tra gli e-
ver n.10, marzo 1992.
sta problematicità in un
metto, ‘Rat-Man', tanto
dere innanzitutto da par-
marginati sia tra i cosid-
- T. Sclavi & M. Marcheselli, A. Venturi, "Johnny
linguaggio da lui a lungo
apprezzato da vendere
te mia di centrare sem-
detti normali, perché far
Freak", Dylan Dog n.81, giugno 1993.
frequentato e ricco di po-
sulle 20 mila copie, vale
pre cose giuste e di dirle
- F. Corteggiani, G. Cavazzano, "Le Giovani
Testimonial a fumetti
Marmotte e un ragazzo come tutti", GM - Gio-vani Marmotte n.9, ottobre 1995, The Walt Di-
- Dylan Dog: "Sfangando per gli alluvionati in
sney Company Italia.
Piemonte", 1995.
Il diverso nel mito, il
- M. Medda, E. Michelazzo, "Caccia all'uomo",
- Dylan Dog: "Concerto del Primo Maggio",
Nathan Never n.55, dicembre 1995.
- P. Chadwick, "Una nuova vita", Concrete n.4,
- Lupo Alberto: "A chi getta la bottiglia, diavo-
gennaio 1997.
lazzo se lo piglia", campagna sul riciclaggio dei
mito del diverso
Cesare Padovani (*)
- P. Chadwick, "Una poltrona imbottita di dina-mite", Concrete n.5, febbraio 1997.
- G. Manfredi, G. Barbati & B. Ramella, "Bliz-
1. Cura della parola
(maniké / mantiké): colui
zard", Magico Vento n.15, settembre 1998.
In un passo del Fedone
che vede, prevede e sa,
- C. Padovani, "Fumetti con handicap: quando
- A. Orsi, "Essere o apparire: l'immagine del fu-
[115 e], Platone riferisce
è anche ispirato, oltre il
la figura è in sequenza", HP - Accaparlante
metto affidata al medium fumetto", tesi di lau-
un concetto fondamenta-
consueto modo di pensa-
rea, corso di Pedagogia, Università di Bologna,
le per la comprensione di
re, è dunque il folle, colui
- L. Enoch, Gea n.2, dicembre 1999.
sé e del mondo: Infatti,
che desidera e, di conse-
- L. Cavaliere, E. Pompili, "Materiale per la dia-
caro Critone, tu sai bene
guenza, trasgredisce, u-
- L. Ortolani, Le meraviglie della natura - vol. I,
che l'esprimersi scorret-
scendo dai parametri del-
gnosi e per la riabilitazione dei disturbi del lin-
tamente non solo è un
la normalità. I nostri anti-
- S. Sandri, M. Bertolotti, "Un bambino davvero
guaggio", Psichiatria dell'infanzia e dell'adole-
modo insano di pensare,
chi consideravano il "de-
speciale", il Giornalino, marzo-aprile 2001.
scenza n.4, luglio-agosto 1989.
ma fa male anche alle a-
siderio" una trasgressio-
- L. Ortolani, Le meraviglie della natura - vol. II,
- E. Fucecchi, G. Galassi, "Anche un ‘fumetto'
nime, e pertanto anche
ne nei confronti della logi-
può aiutare a vincere le barriere del pregiudi-
alla convivenza umana.
ca del destino, della
zio", A.I.A.S. nn.5-6, 1991.
La parola organizzata
anànche, termine greco
- E. Larsen, Savage Dragon nn.1-5, gennaio
nell'espressione, dun-
che indica la strada che
- R. Mantegazza, B. Salvarani, Se una notte
que, non è solo un ac-
non può non essere per-
- L. Ortolani, Venerdì 12 - Le Origini, aprile
d'inverno un indagatore… Istruzioni per l'uso di
cessorio per farsi capire,
corsa. Come poteva es-
Dylan Dog, Unicopli 1995.
ma definisce di volta in
sere l'ordine delle stelle,
- L. Ortolani, Venerdì 12 - Solitudine!, giugno
- S. Ferraris, "Handy, che spasso", Vita, luglio
e a quest'ordine anche gli
Quale mondo? Il mondo
dèi dovevano sottostare.
- F. Bianchi, P. Farello, Lavorare sul fumetto -
circoscritto, quello ogget-
Di conseguenza, rifles-
Unità didattiche e schede operative, Erickson
to di cura.
sione filosofica e manzìa
Volumi a fumetti
Nel mio recente saggio,
si opponevano: l'una
A partire da Ippocrate,
"considerava" (cum side-
- M. Bunker, Magnus, Maxmagnus, Editoriale
- P. Guiducci, "Quando il fumetto veste da testi-
mi sono impegnato (e,
ris, cogliere il corso delle
monial", Fumo di China n.57, aprile 1998.
perché no?, divertito) a
stelle all'interno della sua
- Quino, Mondo Quino, Bompiani 1981.
- F. Bianchi, P. Farello, "Lavorare sul fumetto:
costruire un elenco di pa-
logica geometrica, oppo-
- A. Preda, F. Travi, Andi Andi, C.L.A.S. 1984.
processi cognitivi, creatività e difficoltà di ap-
role chiave, partendo dal
nendo uno specchio con-
- A. Pazienza, Tormenta, Milano Libri 1985.
prendimento", Difficoltà di apprendimento n.2,
mondo arcaico fino ad
tro il cielo), l'altra "deside-
dicembre 1998.
oggi, orientate verso la
rava" (de sideris, tutte le
- Altan, Cico & Pippo - La crudeltà fatta in casa,
cura e la medicina, ma
volte che si esce dai trac-
Glénat Italia 1986.
- A. Ostini (a cura di), Dylan Dog. Indocili senti-
soprattutto verso la co-
ciati indicati dal destino).
- M. Materazzo, "Colla": un incontro straordina-
menti, arcane paure, Euresis 1998.
municazione e il rispetto
rio, C.E.P.S. Bologna, 1998.
- S. Borgato, "Satira e handicap", DM, agosto
dell'altro vivente, qualun-
spesso funzionalmente
- W. Eisner, Dropsie Avenue, PuntoZero 1999.
que sia la condizione in
confusa con una tra le
- David B., Cronache dal grande male, Raspu-
- S. Gorla, P. Guiducci (a cura di), DiversAbili.
cui si trova. Si tratta di
cezione. Vediamone al-
ma affascina (fascinosum
tante patologie da curare.
Figli di una nuvola minore?, Cartoon Club
una cronologia culturale,
et tremendum, lo definiro-
Così, uscire dalle regole
dal momento che certi
Il termine ‘mostro', ad e-
no i latini). Nel Phedro
(soprattutto con i testi di
- D. Mazzucchelli, Big man, Coconino Press
concetti, risalenti a 2500
sempio, appartiene al lin-
[244 a-c] Platone riferisce
Piaget applicati dogmati-
- D. Barzi, S. Gorla, P. Guiducci (a cura di), Nu-
anni fa, sopravvivono an-
guaggio della teratologia:
della convivenza di sag-
camente), trasgredire la
- D. Pennac, J. Tardi, Gli esuberati, Feltrinelli
vole diverse - Per un vocabolario dell'handicap
cora, e dal momento che
il mostro è il dáimon, il
gezza e follia attraverso
logica espressiva era ed
e fumetto, gennaio 2002.
certe parole ricostruisco-
genio-demone che ha la
un gioco di parole che si
è concesso ai poeti, ma
no di volta in volta la per-
saggezza, che fa paura
assomigliano nel suono
per le persone comuni fa-
cilmente diventa leggibile
con esemplare eviden-
sere raccolta e salva-
3. Strategie terminolo-
in moto strategie d'inseri-
gonista del film di Joan
come "disturbo", sintomo
za), in modo che chi os-
guardata. E questo an-
giche tra luoghi comuni
Campion, Un angelo alla
perlomeno di disagio se
serva possa accentuare i
che a prescindere dalle
Quasi in parallelo, dalla
mia tavola (1990). Di-
non di malattia: un bam-
divarî e marcare ancor
Alla gamma moderna ap-
cultura anglosassone ab-
messa dalla clinica dove
bino che scrivesse in un
più il fatto di non apparte-
di una persona, perché
partengono termini quali:
biamo ereditato un termi-
era ricoverata per disturbi
nere a quel mondo, e,
una certa armonia può
subnormale, invalido di
ne sportivo, l'handicap. Il
psichici in quanto ritenuta
che volano in cielo, uc-
persino soccorrendolo,
convivere persino con un
guerra, disabile, inabile.
vocabolo è preso dall'ip-
"guarita", la donna diso-
celli nuotanti nel ma-
riaffermare la propria
certo dolore o con un cer-
Fino agli anni ‘70 alcune
pica, per cui il cavallo che
rientata dice fra sé: "E a-
re"…, viene non di rado
non-devianza. Queste
to handicap.
associazioni che si occu-
occupa la corsia più inter-
desso, chi si prenderà
classificato avente lin-
modalità comportamen-
Del resto "armonia", nel
pavano di persone disa-
na alla pista parte con un
guaggio sincretico, e per-
tali scattano anche se si
mito e nell'immaginario
bili (ad es., A.N.F.F.A.S.)
arretramento, o svantag-
tanto un bambino con
ha una certa cultura, an-
collettivo mediterraneo –
mantenevano la parola
gio, rispetto agli altri ca-
Questo trattenere l'handi-
una distonia da correg-
che se si legge Ippocrate
come si può leggere nel
subnormale. Se consi-
valli. Espressione infeli-
cap fa parte, ormai, di un
gere. Altra lettura viene
o Platone. Spesso rima-
mio testo A partire da Ip-
deriamo questo termine
ce, inadeguata, offensiva
fatta se la stessa espres-
ne pura filosofia, o bella
pocrate –, è pur sempre
dall'aspetto semantico,
., e che tuttavia si è usa-
assai spesso incoraggia-
sione si trova nell'Apoca-
pagina non realizzabile,
una ferita ricucita, due
potremmo anche avvici-
ta anche in queste rifles-
to da meccanismi socio-
lisse di Giovanni oppure
anche là dove Platone,
parti o aspetti che si ri-
narci al suo valore funzio-
sioni perché, oramai, è di
politici che favoriscono la
in una lirica.
nel Timeo [87 b-e], rife-
congiungono come le
nale: un valore funziona-
patrimonio comune.
Mito e agiografie ricon-
rendosi all'equilibrio ar-
labbra di una separazio-
le sia per chi aspirava a
Ogni volta ci si trova di
Anche questi alibi del di-
ducono a questi linguag-
monico da ricercare nella
ne connaturata con l'uo-
finanziamenti – come
fronte a "un caso unico",
sagio devono essere te-
gi incompresi, che do-
salute (caro ad Ippocra-
mo (e questo strappo è
l'associazione – e sia per
e si dovrà capire con par-
nuti in considerazione dal
vrebbero farsi paradigmi
2. Armonie e razionaliz-
anni ‘70/'80 – come
te), osserva: "Dunque,
stato colto bene da
chi li erogava – come lo
ticolare attenzione come
medico per orientare chi
per comprendere, men-
l'AIDS – siano state an-
anche il vivente, per es-
Freud). Diventa allora si-
Stato o l'Ente Locale –, il
agire nei suoi confronti:
ricorre a lui (svantaggiato
tre invece si pietrificano
Altre parole forti ed em-
cora collegate all'idea del
sere tale, dobbiamo sup-
gnificativo sapere che Ar-
quale (ma in effetti en-
innanzitutto, approfon-
fisico, psichico, sociale, o
in pagine letterarie. Il la-
blematiche, per connota-
castigo divino in seguito
porre che sia in giusta mi-
monìa, saggia moglie di
trambi) relegava ad una
dendo la conoscenza, se
emarginato) verso la di-
mento del Minotauro nel
re la percezione di sé e
ad una disobbedienza ri-
sura. Ora, delle giuste mi-
Cadmo re di Tebe, secon-
la persona di cui ci si
gnità della propria soffe-
dell'altro, riescono a tra-
spetto alla norma). Non a
sure noi avvertiamo quel-
do il mito era figlia di due
le, una popolazione indif-
"prende cura" è handi-
renza. C'è inoltre un'al-
sibile non è capito né da
durre le relative rappre-
caso, la parola peccatore
le piccole e ce ne rendia-
divinità contrapposte:
ferenziata per cui diven-
cappata, o ha un handi-
trettanta varietà di soffe-
Arianna né da Pasiphae
sentazioni in comporta-
deriva dal latino medioe-
mo conto, mentre delle
della dea dell'amore (A-
tava comunque più van-
cap, o è portatrice di han-
renze reali da cui si vor-
perché è segnato da una
menti e, di conseguenza,
vale "peccus", comple-
più grandi e delle più im-
frodite) e del dio della
taggioso (e rassicurante)
dicap, oppure ancora
rebbe uscire, e che, caso
"coabitazione" tra anima-
in modalità d'intervento,
mentare a "mancus", il
portanti non ci rendiamo
guerra (Ares); e, come di-
finanziarne la sua so-
trattiene con sé l'handi-
per caso, presentano
le e umano, tra istinto e
sia come meccanismo di
"mancino". Mentre il man-
conto. Infatti, per la salu-
ce il suo bel nome, ricuci-
pravvivenza e mantener-
cap come chi si aggrappa
ragione, nell'unità di quel
autodifesa sia, più di re-
cino è colui che usa la
te e le malattie, le virtù e i
va le ferite, riconciliava,
la ben separata dalla so-
ad una identità.
soma psichico che dopo,
cente, in scelte politiche
mano diversa da come la
vizi, nessuna giusta mi-
trovava le soluzioni più
cietà produttiva piuttosto
- è quella di chi è handi-
molto tempo dopo, Plato-
come strategia per otte-
si usa in genere, il pecca-
sura o mancanza di misu-
opportune. Così la salute
che farne un problema
Significativa è la frase
cappato: con cui s'inten-
ne distinguerà tra "corpo"
tore non è altro che lo
ra risulta essere maggio-
poteva, e può tuttora,
politico-sociale e mettere
pronunciata dalla prota-
de connotare in toto una
e "anima" [Cratylo, 400c].
Nella teratologia dell'anti-
"zoppo". Peccus è colui
re di quella dell'anima
convivere persino con un
E nemmeno le risposte i-
chità troviamo il demonia-
che ha il piede "deviante"
stessa in rapporto con il
certo dolore o con un cer-
spirate di Giovanna d'Ar-
co, l'indemoniato, la stre-
perché non segue la retta
to handicap, dal momen-
co convincono l'inquisito-
ga, la maga, il deforme,
via come molti altri.
to che la salute è la salu-
re Couchon: sono e-
lo storpio, il disgraziato, il
Convivere con il proprio
Con la consapevolezza
te per ciascuno di noi, in
spressioni che viaggiano
folle, l'invasato, e trovia-
piede zoppo, con la pro-
che l'equilibrio, o la giusta
quanto è per ognuno
su logiche diverse, per
mo anche il peccatore
pria devianza o con il pro-
misura nella convivenza
quella ricucitura armoni-
questo la Pulzella andrà
come stigmatizzazione di
prio handicap, trovare
dei contrari, sia una ten-
ca delle proprie disso-
al rogo. Non i conflitti, ma
una persona deviante. Il
"armonia" con la propria
denza, e non certo una
le guerre distruttrici e-
peccatore è una parola-
condizione, certo non fa
mèta raggiungibile, di
Del resto, l'intera cultura
splodono quando si
concetto che non deriva
parte della cultura percet-
questo si dovrebbe tener
mediterranea si fonda
scontrano due volontà in-
unicamente dal Medioe-
tiva comune. Il disagio
conto. Così può esserci
sulla coincidenza degli
tegraliste, con due oppo-
vo buio, ma ha una con-
che può causare una sof-
salute e serenità d'animo
opposti, sulla ricucitura
ste espressioni, con due
notazione culturale com-
ferenza, anche se silen-
quando viene scoperto
armonica dei contrari,
linguaggi senza punti di
plessa che parte da S. A-
ziosa, anche se convis-
quel proprio modo di es-
sull'Apollo e Diòniso, sul-
riferimento comuni, e so-
gostino per arrivare all'at-
suta da chi la ha, dev'es-
sere in armonia con la
l'ordine e disordine, o sul
prattutto quando una del-
tuale pensiero clericale, e
sere amplificato da parte
propria condizione, quan-
fascinosum e tremendum
le due volontà possiede
spesso anche laico (basti
dell'attuale cultura assi-
do viene trovata quella
che connota la poesia
l'esperienza della dialet-
pensare come alcune
misura con sé stessi che,
tragica, ma anche la
tica e della tolleranza.
malattie, diffusesi negli
posto in evidenza (anche
di volta in volta, deve es-
stessa esistenza.
miliari, sociali) che glie-
to problematico, fino al
ner presente che, nelle
evoca in contesti così
lo provocano - tramite
malattie, si corre minor
lontani nel tempo, nei co-
ostacoli o esclusioni di
pericolo quando la malat-
ogni genere, o tramite
Nella cultura sociale che
tia corrisponde più alla
cultura. Certo il
indifferenze - oppure
esige a tutti i costi l'inte-
natura, all'età, alla con-
avversità esterne che
grazione secondo propri
suetudine, alla stagione
accentuano quel picco-
parametri, si sono succe-
che quando riguarda la
lo disagio che ognuno
dute in breve tempo e-
relazione, come racco-
spressioni quali l'inte-
mandava il Medico gre-
qualcosa di diverso,
- è quella soffe-
grabile, il recuperabile.
e tanto meno quell'ar-
Il "recuperabile" estende
La nuova cultura sulla di-
chetipo che la nostra esi-
un handicap
l'ottica dall'operatore so-
versità si è sforzata su
stenza sarebbe "condan-
ciale che lavora con chi
più versanti per superare
nata" ad imitare.
deve recuperare, alla
ogni tipo di classificazio-
Il mito è piuttosto quella
società civile, agli ammi-
ne funzionale, e per sen-
impronta tipica del "vi-
nistratori, ai genitori che
sibilizzare l'opinione pub-
vente umano" sulla qua-
concorrono al pensiero
blica, non tanto ad accet-
le, di volta in volta nel
le o allo stato vege-
unico del modello di re-
tare, quanto piuttosto a
tempo, più di una popola-
tativo. In tale circo-
cupero. Il recupero impe-
convivere con le diver-
zione appartenente ad
stanza l'atteggiamen-
gna tutti i soggetti verso
sità, spesso utilizzando il
un medesimo bacino cul-
to medico (al di là del
una deproblematizzazio-
salvagente del diritto. Ec-
turale confronta il proprio
farmaco, al di là del
ne coincidente con la
co quindi: il diritto al ri-
soccorso) deve esse-
"pace sociale". Ancor più
spetto, il diritto al lavoro,
e la propria voce espres-
re tutt'altro che tecni-
significativi sono apparsi
il diritto all'assistenza, e il
co, ma soprattutto de-
di recente termini, quali il
diritto alla sessualità
Come un tessuto per-
ve essere quello "cli-
diversamente abile e il
(ma, per quest'ultimo, ho
manente – e sempre at-
nico": appunto dotato
espresso in altri saggi le
tuale – dentro al quale
di quella capacità d'a-
che seguono la scia della
mie divergenze). Fatto è
noi ricamiamo, di volta
scolto (ancora una
cultura ecologica contra-
che alcune proposizioni
in volta, i nostri vissuti
volta ippocratica),
ria alle "globalizzazioni" e
alternative sono diventa-
di paure, di angosce, di
per la difesa delle "biodi-
te slogan, luoghi comuni,
speranze, di colpe, di
cità di incli-
o vere e proprie tautolo-
desideri . Una sola pa-
narsi verso chi
Il diversamente sano co-
gie: da "loro non sono
rola, a volte, trattiene in
persona con quel suo
ficoltà nella sua organiz-
soffre, adatta per saper-
munque si trova già negli
come noi" si è passati a
sé la ricchezza del mito.
stre euforie, i nostri desi-
versità, ho individuato
zazione esistenziale: sia
gli comunicare la propria
aforismi di Ippocrate, co-
"loro sono come noi", e
Solamente pronunciando
deri . Pensate all'attua-
nella mappa dei miti me-
La difficoltà di porsi in re-
perché si trova repenti-
me indicazione se non
quindi a "loro sono me-
la voce //SOLE// con lo
lità del mito della Terra
diterranei tre cicli: il ciclo
lazione con costoro di-
namente ad essere
Penso che soprattutto la
come espressione: Non
glio di noi", come pub-
stupore luminoso che
che si abbraccia con il
dell'Argolide incentrato
pende, più che dalla gra-
"un'altra persona" e sia
denominazione indiffe-
occorre che il medico
blicizzava fino a poco
può evocare questa pa-
Cielo: Géa, la Grande
su Argos, ed evocato nel-
vità, dalla forza di tale ca-
perché ha sempre da-
renziata di portatore di
porti a guarigione, ma
tempo fa Pubblicità Pro-
rola, si entra nella dimora
Madre generante, che si
le Supplici di Eschilo; il
vanti a sé il modello di vi-
handicap contenga un
occorre che il medico
gresso. Nessuno però,
del suo miyhos (voce
trova ancora nell'amples-
ciclo Minoico, incentrato
- è quella di chi ha un
ta precedente al trauma.
messaggio che reca il
porti a quel soggetto una
ancora, ha assunto come
correlata a manthánô
so di Urano, nonostante
sul Minotauro a Creta; ed
handicap: con cui s'inten-
Sofferenza, questa. Col-
pericolo di un'espropria-
sua armonia. Armonia
modello di pensiero, e
che significa "sto capen-
l'astronomia e le esplora-
il ciclo tebano, con riferi-
de che una persona è se-
ma d'angoscia se priva di
zione della personalità.
assume così un concetto
come modello percettivo,
do"), senza rendersene
zioni interplanetarie. O-
mento alla tragedia di E-
gnata da un deficit che
speranze. Lo dice bene
Pensate se noi definissi-
differenziato della salute.
il semplice "loro sono".
conto; e non si fa certo
gnuno vive oggi in que-
tutto sommato non incide
Dante nel V canto della
mo una bella donna e un
Ogni volta ci si trova fac-
mitologia come noi qui
sto abbraccio fecondo,
nella percezione della
bell'uomo come "portato-
cia a faccia con un diver-
4. Quando il mito inse-
stiamo facendo .
"opaco alla coscienza",
- Il ciclo dell'Argolide ci
sua personalità;
rammenta non esserci .
ri di sesso": sarebbe
so diverso, e così pure o-
L'attualità di alcuni miti
condizione per cui avver-
guida a capire le reazioni
- è quella di chi ha subito
nessun maggior dolore
qualcosa di osceno, per-
gni volta ci si trova a do-
Entrando nella seconda
mediterranei è sorpren-
te la rigenerazione delle
nei confronti della diver-
un handicap nel corso
che ricordarsi del tempo
ché ridurrebbe ad un far-
ver tener conto di parec-
parte delle mie conside-
dente; e soprattutto sor-
piante, degli animali e
sità etnica: quei dubbi e
della vita, per trauma o
felice nella miseria;
dello provvisorio e acci-
chie circostanze, anche
razioni che riguardano il
prende come, nonostan-
dell'uomo, e in questo
quelle diffidenze che, no-
malattia o incidente . A
- è quella di chi è portato-
dentale la personalità.
se la patologia sembra
mito, non posso dare per
te il progresso delle co-
abbraccio nutre quotidia-
nostante la matura antro-
differenza di chi è nato
re di handicap: con cui
La scuola romana già da
essere la stessa. Si deve
scontata la risposta alla
noscenze scientifiche,
namente le sue speran-
pologia, attiviamo ogni
con un handicap (che,
s'intende che lo svantag-
tempo ha introdotto i
prendere nella debita
domanda: perché il mito?
sopravvivano certe rap-
volta che ci troviamo di
generalmente imposta la
gio non appartiene ad
concetti del diverso, del
Innanzitutto occorre
presentazioni nelle cui
Per esemplificare l'ar-
fronte lineamenti somati-
vita e l'esistenza sul suo
una persona, ma che so-
ne, la stagione, il luogo,
chiedersi che cosa è il
impronte tessiamo anco-
cheologia delle nostre
ci, ritualità, abilità e com-
modo di essere), questa
no le circostanze (am-
con deficit, del sogget-
l'età e così pure deve te-
mito?, e poi perché lo si
ra le nostre paure, le no-
reazioni di fronte alle di-
portamenti diversi dai ca-
persona ha maggiori dif-
bientali, contestuali, fa-
lo spirito femminile anco-
con il problema della rea-
o indirette vengono e-
si, mascherati dietro una
pragmatica, ha contem-
Londra, prendendo l'ae-
ra "desiderante" piuttosto
zione (dal sospetto, alla
spiate attraverso la mo-
parvenza di omogeneità.
plato diverse vie d'uscita
reo dalla Malpensa. Una
che rigidamente osser-
paura, al ribrezzo .) di
glie di Minosse, Pasifae.
Ma il Minotauro era e-
per risolvere il problema
volta arrivati, dall'aereo
vante delle regole diplo-
fronte alle molteplici va-
Afrodite, pure sentendosi
stremamente diverso. La
del diverso o dell'handi-
vediamo un curioso pul-
matiche della città: ella,
rianti della diversità fisi-
offesa, fa invaghire Pasi-
sua deformità veniva –
cappato, ma il "recupero"
mino che avrebbe porta-
madre e regina, apriva le
ca, reazione definita dal-
fae del Toro Bianco che
come tuttora accade –
o l'"integrazione" non ha
to i passeggeri all'uscita
braccia a chi chiedeva ri-
la clinica psichiatrica "di-
scorazza per Creta, fino
amplificata all'eccesso,
mai guardato all'indietro
dell'aeroporto fino ai taxi.
fugio. La corifea, che
smorfofobia". La paura
a progettarne l'accoppia-
perché veniva a trovarsi
per rimuovere le cause
Hanno fatto scendere
parla a nome delle 49 so-
della forma non canonica
mento. Da questo rap-
nel cuore del labirinto di
sociali, pur mostrando i
tutti i passeggeri diretti
relle, darà un contributo
così come del comporta-
porto (di perversione
quel linguaggio accessi-
valori di un impegno civi-
verso quel pulmino, tran-
importante e simbolica-
mento non automatica-
zoofila) nasce il primo
bile a tutti che rinnovava
le, tuttavia queste forme
ne noi due. Più di tre
mente significativo all'ac-
mente riconoscibile, ten-
"mostro" della cultura oc-
da generazione a gene-
di recupero puntano più
quarti d'ora siamo stati
coglienza, quando ricor-
de ad amplificare qualità
cidentale, il Minotauro,
razione la domanda e-
all'efficienza che all'effi-
obbligati a rimaner fermi
da a quel re e ai suoi
e malvagità del soggetto-
metà uomo metà toro, il
strema: perché accade
cacia delle grandi risorse
sull'aereo, perché per i
consiglieri di essere una
quale, nelle sue più sva-
del rapporto umano.
disabili è stato realizzato
lontana parente: "Guarda
di attributi esagerati nei
riate metamorfosi, farà
sembra rispondere con
Qualche anno fa Giovan-
un tunnel illuminato che
che attraverso Io, la bella
due eccessi: attraverso
da impronta alla storia
un aforisma degno di E-
na ed io siamo andati a
dall'aereo porta diretta-
figlia di Pelàsgos, antico
simmetrie percettive (se
della teratologia fino ai
raclito: "Il mito non si ve-
re di Argos, noi siamo pa-
è così ripugnante è an-
"frutti della colpa" del no-
de ma si avverte oltre le
renti anche se siamo di
che malvagio, oppure
stro non lontano Cotto-
pareti del labirinto".
pelle scura, perché vivia-
con il proverbio veneto
lengo, esseri che vengo-
Alla fine degli anni Set-
mo da lunghissimo tem-
"da un disgrassià tri pas-
no esclusi agli occhi del
tanta, abbiamo avuto il
noni della nostra etnia.
so: calarsi sul fondo,
po in Africa." Questa os-
si in là"), e attraverso
coraggio di rompere le
Non ci troviamo, attual-
scandagliare il pensiero,
servazione, presente in
chiasmi compensatòrî (è
Nelle opere teatrali più
mura per liberare tutte
mente, in un'epoca in cui
perché laggiù è il rime-
Eschilo, è di un'attualità
così, ma il suo animo è
note, il Minotauro godrà
quelle diversità,
si possa ancora parlare o
dio, gli farà dire Eschilo
incredibile, possiede
di quegli attributi com-
di immigrazione o di emi-
., e finalmente il benve-
al mito corrispondente.
pensativi che riescono a
grazione, ma ci dirigiamo
degna di Edmond Morris
E' la vicenda del grande
tamponare le angosce:
verso l'epoca delle gran-
C'è sempre, comunque,
. Morris - ma non solo
dio-re dell'Olimpo, che si
avrà una saggezza che
di trasmigrazioni: feno-
una faticosa soglia d'at-
lui - sostiene che possia-
invaghisce di Europa: in-
non hanno gli altri uomini
come gli attuali Te-
meno, questo, che co-
tesa nell'incontro con l'al-
mo immaginarci come se
gannata da Zeus, trasfor-
e saprà prevedere. La te-
sei liberatori – non
stringerà a rivedere sia i
tro, tanto più se l'altro si
fossimo uno accanto al-
matosi in Toro, viene ra-
ratologia arcaica e clas-
ha fatto niente di tut-
modelli di ospitalità sia
mostra diverso, o troppo
l'altro in una catena uni-
pita in Siria e portata a
sica confina questo Mo-
to questo, non ha rot-
quelli di patto sociale.
diverso: può durare an-
versale che, attraverso i
Creta. (Si trova qui il pri-
stro nel cuore del labirin-
to le mura del labirin-
Come è noto dal mito, ad
che pochi secondi, ma
secoli e i millenni, si è di-
mo germe politico che al-
to, perché non venga vi-
to, ha lasciato tutto co-
Argos, nel golfo dell'Ar-
c'è, esiste comunque ad
slocata in territori diversi
lude alla volontà di co-
sto dagli altri, e perché
sì come è. Metaforica-
golide, c'era già un re, e
ogni latitudine del pen-
del globo, differenziatasi
struire un'Europa capace
desti terrore (un terrore
mente, Teseo (ovvero la
le Dànai, le Supplici, fug-
siero. Ma l'altro porta
in gruppi sempre più e-
di abbracciare anche
funzionale al potere mi-
sempre nuova riforma i-
gite dall'Egitto assieme
sempre qualcosa di nuo-
stranei, per clima, per
parte del Medio Oriente).
noico); ma anche per-
stituzionale) si è fatto
al padre Dànao, bussa-
vo, è comunque portato-
cultura, per paralleli e
Europa genera Minosse
ché, solo attraverso la e-
aiutare da Arianna (ovve-
rono alla porta di questo
re di doni anche se susci-
meridiani, per incroci di
il quale, nato già segnato
ro l'operatore esperto, il
regno per avere ospita-
ta sospetto: le Dànai,
razze e così via. Ma se ci
dalla colpa dell'inganno
del linguaggio collettivo,
volontario), la quale ha
lità. La drammatica fuga
quale ringraziamento,
dessimo la mano lungo
paterno (Zeus, oltre ad
il Minotauro, inquietante
indicato la via d'uscita
delle 50 fanciulle figlie di
portarono un'arte scono-
questa interminabile ca-
ingannare Europa, ha
e saggio, può parlare alle
solo a lui: così, la fuga di
Dànao dall'Africa setten-
sciuta a quei luoghi,
tena tutti, in 6 miliardi che
tradito Hera legittima
generazioni seguenti
entrambi (dall'enigma in-
trionale era dovuta alla
quella della rabdo-
siamo e per differenze
consorte), commetterà
che, in diversa misura e
quietante del disagio) ri-
persecuzione dei 50 figli
manzìa, l'arte di saper in-
minime difficili da rileva-
altre inadempienze, e
con differenti autodifese,
propone la solitudine del
del re Egitto. Diverse per
dividuare e raccogliere le
re, si perderebbe la per-
per tutto questo dovrà
si interrogano sulle fobie
soggetto "recuperato",
razza, cultura e costumi,
acque sotterranee, da
cezione delle grandi dif-
pagare. Questo "desti-
di fronte alle dismorfie.
come possono essere gli
le Dànai furono dapprima
cui poi fu reso possibile
no", questa "anànche"
Ecco, dunque, la prima
effetti delle terapie socia-
guardate con sospetto e
irrigare e bonificare quel-
onnipresente aleggia
apartheid, la prima sepa-
li pragmaticamente tese
con curiosità, poi il Re si
le terre . Anche la mo-
- Nel ciclo Minoico, in-
dappertutto, e provoca
razione dagli occhi uma-
ai risultati della pace so-
consultò e rifletté a lungo
glie-regina contribuisce
centrato sul Minotauro a
quelle catene di colpa-e-
ni di una creatura natura-
ciale. L'allegoria della via
prima di spalancare le
all'accoglienza: rappre-
Creta, il problema della
spiazione come le sim-
le che non aveva nessu-
senta, come sarà Antigo-
diffidenza di fronte a
metrie di causa-effetto;
na colpa di trovarsi diver-
chiara. La società con-
Occorre frugare nell'abis-
ne nel ciclo tebano, quel-
un'altra etnia si complica
cosicché le colpe dirette
so in una natura di diver-
temporanea, sempre più
mente alla hall dell'aero-
Il primo re di Tebe, che
caro ad Ippocrate, osser-
ricucite, e più sopportabi-
porto attraverso un corri-
secondo la leggenda è
va: . dunque anche il vi-
li, se il disagio personale
doio infernale. Non im-
Cadmo, chiamato anche
vente per essere tale
non venisse amplificato
La letteratura e i
porta aver perso i contat-
il Fenicio, è il fratello di
dobbiamo supporre che
nel disagio della civiltà.
ti con gli altri passeggeri,
quella Europa che era
sia in giusta misura .
non importa l'esclusione
stata rapita da Zeus.
Ora della giusta misura
da un possibilissima e-
Cadmo sposa Armonia.
noi avvertiamo quella
(*) Cesare Padovani si è
sperienza comune, non
Da questo inizio del mito
piccola e ce ne rendiamo
laureato in lettere e filoso-
importa avere il piacere
nasce una seconda
conto, mentre delle più
fia a Bologna nel 1965. E'
del braccio solidale degli
grande considerazione,
grandi e delle più impor-
stato docente di lettere alle
altri per entrare nel pul-
che è la convivenza, la
tanti non ci rendiamo
scuole superiori; ha quindi
mino di tutti; l'importante
coabitazione dei contrari.
conto. Infatti per la salute
ottenuto un incarico nel
è essere pragmatici, ot-
Nei drammi psicologici
e le malattie, le virtù e i
‘71/'73 all'Università di Ur-bino, e nel biennio ‘78/'80
tenere l'effetto di uscire
coesistono sempre i con-
vizi nessuna giusta misu-
è stato collaboratore alla
voci dal mondo arabo
fenomeni migratori:
Elisabetta Bartuli (*)
dall'aereo "senza grane".
trari. Aristotele usa il ter-
ra o mancanza di misura
facoltà di Psicologia dell'U-
E questa è l'efficienza.
mine sinechiòsis per de-
risulta essere maggiore
niversità di Padova.
Teseo è uscito tranquillo
finire, non già la contrad-
di quella dell'anima stes-
Ha pubblicato parecchie o-
dal labirinto, mentre il Mi-
dizione, ma la "coabita-
sa in rapporto con il cor-
pere tra cui "La speranza
notauro è rimasto dentro,
zione dei contrari", l'ar-
Contrariamente a quanto il titolo del mio in-
tervento lascerebbe supporre, durantequesto nostro incontro toccherò le temati-
monia. Armonia, moglie
Con la consapevolezza
che della letteratura araba scritta in arabo dagli a-
1974), "Handicap e sesso:
di Cadmo, è la figlia di
che l'equilibrio o la giusta
omissis" (Bertani 1978),
rabi per gli arabi. Mi scuso per quanti resteranno
- Il ciclo tebano, l'ultimo
due divinità contrappo-
misura nella convivenza
"Lo psicologo scalzo con
delusi dalla mia decisione di non prendere in esa-
che ho considerato, mi
ste, di Afrodite, dea del-
dei contrari sia una ten-
altri autori" (CLEUP, 1979),
me la produzione letteraria di cittadini non italiani
consente alcune rifles-
l'Amore, e di Ares, dio
denza e non certo una
"Bruca tu che bruco an-
che hanno deciso di esprimersi in italiano, ma cre-
sioni sui comportamenti
della guerra. Armonia
meta raggiungibile, di
ch'io" (Aiep 1986).
do che questo capitolo della letteratura italiana ab-
di fronte alla diversità
non può nascere solo da
questo si dovrebbe tene-
Da parecchi anni è "forma-
bia molti estimatori, ben più informati di me. Da
psicologica, relativa alla
Afrodite o solo da Ares,
re conto. Così può esser-
tore" di docenti, organiz-
parte mia, preferisco rivolgere il tempo a mia di-
sfera emozionale che
perché appunto in quel
ci salute e serenità d'ani-
zando corsi d'aggiorna-
sposizione alla produzione letteraria, alla produzio-
non comprende soltanto
tessuto collettivo viene ri-
mo quando viene sco-
mento e seminari di lingui-
ne di pensiero dunque, della riva sud del mediter-
il ben noto complesso di
conosciuta per questa
perto quel proprio modo
stica, teoria dell'immagine,retorica, mitologia ., e da
raneo, convinta come sono che il primo passo ne-
Edipo, ma una grandissi-
di essere in armonia con
un ventennio segue i lau-
cessario per mettersi in dialogo con chi non è noi
ma varietà di forme di di-
Alludendo alla congiun-
la propria condizione,
sagio, disorientamento
tura dei contrari, "armo-
quando viene riconosciu-
reandi nella costruzione
consista nel liberarsi dai pregiudizi e nel riconosce-
psichico, sensi di colpa,
nia" dunque non vuol dire
ta, quando viene trovata
della tesi di laurea.
re, di conseguenza, dignità a culture altre da noi.
per un ventaglio che in-
quella "giusta misura"
Ho scelto di parlare della letteratura araba, quindi,
clude le patologie conte-
perché contiene in sé la
con sé stessi che di volta
perché la letteratura è, a mio parere, la strada mae-
nute nelle repressioni
dialettica degli opposti,
in volta deve essere colta
stra per raggiungere tali obiettivi. Vi sono anche,
della "normalità" fino ai
come appunto consiste il
però, motivazioni più "personali" a questa mia scel-
casi clinici. Il mito, che in-
dialogo, una conquista
Le lacerazioni, che da
veste tutto il bacino del
Cadmo, attraverso Lab-
Ricordo che, come la maggior parte delle persone
Mediterraneo, riporta
L'"armonia" con questo
daco, Laio, arrivano ad
della mia generazione, durante l'infanzia ho gioca-
una genealogia concate-
valore è ritrovabile ancor
Edipo, sussisterebbero
avere. Vi racconto un altro aneddoto: nel mese di
to tante volte a indiani e cowboy, gridando "evviva!"
nata da crimini colposi,
prima del V secolo a.C.
comunque nell'animo u-
dicembre 2002, a Bolzano, durante una "tre giorni"
ogni volta che un indiano cadeva ucciso. Soltanto
per cui ogni effetto si tra-
Eraclito avverte una sif-
mano – e noi non le capi-
dedicata alla cultura araba, che comprendeva in-
molto più avanti nel tempo ho capito in che trappo-
muta immediatamente in
fatta armonia nella natu-
remmo senza queste tra-
contri nelle scuole, presentazioni di scrittori arabi,
lone ero caduta: il mio immaginario si era costruito
causa di altri disagi, e di
ra stessa. Questa physis
me esemplari –, ma sa-
spettacoli teatrali e musicali e tavole rotonde a te-
sull'immagine degli indiani che mi veniva dai film
conseguenza di sensi di
"ama nascondersi" e,
rebbero certamente più
ma, la scrittrice libanese Hoda Barakat si è raccon-
western americani, che me li aveva sempre mo-
colpa, disturbi relaziona-
appunto in questo suo
tata al pubblico. Al termine dell'incontro un ragazzo
li, da cui e per cui viene
sottrarsi, esprime con
strati come barbari, incivili, crudeli e senza cultura,
le ha rivolto una domanda, una buona domanda:
messa in moto la com-
maggior vigore quella
facendo sì che io mi immedesimassi con gli altri, i
‘Perché io, che sono di Bolzano, dovrei leggere let-
plessa macchina sociale
sua trama che trattiene in
‘nostri'. Ed erano stati libri e film come "Soldato
In appendice il lamento di Filottete,
teratura libanese?'. Questa la risposta: ‘Non ti dirò
per pianificare soluzioni
sé i contrari (del mostrar-
blu", "Piccolo grande uomo", "Un uomo chiamato
monologo liberamente tratto da Sofocle
che devi leggere la letteratura libanese come ne
funzionali con modelli
si e del non mostrarsi), in
cavallo", a permettermi di operare la trasformazio-
leggi altre, perché è bella e perché ti piacerà aver-
standard tra terapie ed e-
"giusta misura". Nel Ti-
ricostruito da Cesare Padovani
ne, a farmi riconoscere la dignità della cultura in-
la come amico sul comodino. Ti racconterò invece
marginazioni. Vediamo-
meo Platone, riferendosi
diana, scevrandola dai pregiudizi che ignoravo di
che, quando è scoppiata la guerra in Kossovo, io
all'equilibrio della salute
mi sono sentita molto partecipe e me ne sono chie-
musulmana. Non stiamo parlando di "islam". So-
l'errore risieda nell'uso del termine "islam" come
dentità: "Io potrei raccontare il rapporto che lega la
sta il motivo, dato che ho vissuto tre quarti della
prattutto non stiamo parlando di "islam" nel modo
concetto/parola onnicomprensiva.
Piccola Montagna - cioè il quartiere di Ashrafiyah a
mia vita in Libano, ora vivo a Parigi, non ho mai co-
in cui è diventato usuale parlarne - e scriverne - nei
Credo infatti che la parola italiana "islam" sia stata
Beirut dove sono nato - con il mare e la montagna;
nosciuto un albanese né sono mai stata nei Balca-
mezzi di comunicazione di massa, da più di due
fin qui usata per definire almeno 4 piani/livelli/entità
potrei dire come, da ragazzo, sentissi che la mia
ni. Ho capito che la risposta stava nel fatto che a-
anni a questa parte. Poiché il risultato di tanta di-
cultura era ricca e plurale, plurale come conse-
vevo letto i libri di Ismail Kadarè. Essi mi avevano
vulgazione mi sembra deludente e non noto cam-
1. "Islam" come fede/religione. In questo caso, il di-
guenza del pluralismo religioso di Beirut, e ricca
fatto trasformare un luogo su una carta geografica
biamenti nell'ordine delle domande che l'opinione
retto interlocutore è il Cristianesimo. E forse è bene
grazie alla mia capacità di fondere l'appartenenza
in un insieme di persone, di uomini, di donne, di
pubblica si poneva prima dell'11 settembre 2001 e
ricordare che il dialogo ecumenico tra uomini e
cristiano-orientale che avevo ereditato dalla mia fa-
bambini e di studenti, di gente viva. E aggiungerò
si pone ora, sono molto propensa a credere che
donne di fede – islamica e cristiana – è in corso da
miglia, l'appartenenza arabo-islamica propria alla
anche che credo che se in Occidente aveste letto
ben prima dell'11 settembre, con risultati incorag-
mia cultura, e l'appartenenza alla cultura mondiale
più letteratura irachena, forse adesso non sarem-
che mi hanno insegnato Ra'if Khuri e ‘Omar Fakhu-
mo arrivati alla drammatica situazione odierna'.
2. "Islam" come Fondamentalismo. Lo scrittore al-
ri, "Lo straniero" di Camus, "La nausea" di Sartre, e
Se consideriamo la letteratura come un messaggio
gerino Habib Tengour in Gens de Mosta, già nel
il sogno marxiano di sfidare il cielo".("Beirut e il Me-
veloce che "umanizza" ciò che si trova lontano da
1997 definiva i movimenti politici che, nel mondo i-
diterraneo. Doppia lingua e lingua plurale", in Elias
chi legge, leggere un libro diventa come sedersi nel
slamico, hanno fatto della religione la loro bandie-
Khuri e Ahmad Beydoun, Rappresentare il Mediter-
salotto di casa altrui, guardare la gente vivere, os-
ra: ". dei felloni che sono riusciti a imbrogliare il
raneo. Lo sguardo libanese, Mesogea, Messina,
sia andare a scuola, fare la spesa, frequentare il ci-
popolo giocando con il Corano" (Actes Sud, Arles
nema, preoccuparsi per lo stipendio basso, andare
1997, pag. 80). Dovrebbe essere chiaro che que-
Parimenti, in un romanzo autobiografico, Edward
in vacanza, tutte le piccole cose che costituiscono
sto fenomeno prettamente politico - che non è solo
al-Kharrat racconta la sua giovinezza trascorsa ad
la quotidianità.
islamico, ma anche cattolico, ebraico, hindu, laico -
Alessandria d'Egitto e così definisce il periodo di
Poiché di quotidianità sto parlando, mi sembra im-
è un discorso "altro" rispetto all'islam inteso come
cui sta parlando: "Eravamo nell'anno 1637 secon-
portante sfatare il pregiudizio diffuso secondo il
fede e necessita di ben altri strumenti di compren-
do il martirologio copto, eravamo nell'anno 7413
quale la lingua araba, considerata sacra, non con-
della creazione, eravamo nell'anno 1913 dopo Cri-
sente di dire tutto, di dire la quotidianità. Per pro-
3. "Islam" come immigrazione. In Italia più che in
sto secondo il computo copto ed etiope, eravamo
varvi che così non è, mi basta ricordare che sono
altri paesi europei (vedi il caso Fallaci e seguenti)
nell'anno 1921 dopo Cristo secondo la Chiesa di
tradotti in arabo, ad esempio, i libri di Dario Fo, di
spesso non si è riusciti a disgiungere valutazioni
Roma, eravamo nell'anno 1339 dell'egira" (I sassi
Alessandro Baricco, di Rodari, di Moravia, di Buz-
sull'appartenenza religiosa dei cittadini non europei
di Bubilli, Edizioni Lavoro, Roma 1999).
zati, della Tamaro, Harry Potter e i Pokèmon.
presenti sul territorio italiano dalle considerazioni
In questa lingua - lingua viva, dunque - si esprime
socio-politiche legate al fenomeno migratorio, e ciò
Ben riassume un altro scrittore libanese, Amin
una fetta di mondo che comprende i paesi che van-
nonostante il fatto che, secondo i rendiconto della
Maalouf, che ci dice: "Tutti coloro che il mondo ara-
no dall'Iraq al Marocco, passando per la Penisola
Caritas, solo il 36% dei cittadini non europei pre-
bo affascina, seduce, inquieta, inorridisce o intriga
arabica e il Nord Africa, un mondo che è erede, frui-
senti sul territorio italiano risulti provenire da paesi
non possono fare a meno di porsi, ogni tanto, un
tore e produttore di un enorme patrimonio cultura-
a maggioranza musulmana.
certo numero di domande. Perché quei veli, quelle
4. "Islam" come Cultura, come Civiltà. Con Cultu-
barbe tristi, quegli incitamenti all'omicidio? Perché
Prima di passare la parola agli autori arabi, vorrei
ra/Civiltà intendo qui riferirmi a storia, geografia,
tante manifestazioni di arcaismo, di violenza? Tutto
chiedere se vi siete accorti che, fino a questo mo-
sociologia, arte, filosofia e ai molti altri ambiti di sa-
ciò è inerente a quelle società, alla loro cultura, al-
mento non ho mai nominato la parola "islam". Chie-
pere che si incentrano in una vasta area geografi-
la loro religione? L'islam è incompatibile con la li-
do venia se a molti di voi apparirà banale, ma cre-
ca la cui popolazione è, in maggioranza, musulma-
bertà, con la democrazia, con i diritti dell'uomo e
do sia importante: nel titolo del mio intervento com-
na. Dovrebbe a questo punto risultare evidente
della donna, con la modernità? E' normale che ven-
pare il termine "mondo arabo", non "mondo islami-
che, così come "islam" come fede ha come con-
gano poste simili domande, ed esse meritano assai
co" e di mondo arabo sono qui per parlarvi. Se par-
traltare il Cristianesimo, "islam" come cultura ha
più delle risposte semplicistiche che vengono date
liamo di "mondo arabo" deve essere chiaro che
come contraltare la Cristianità, con tutte le varianti
loro troppo spesso. […] Non posso seguire coloro
stiamo parlando dei 22 stati membri della Lega A-
intrinseche, sia strutturali che individuali, che i due
che, ieri come oggi, ripetono gli stessi vecchi pre-
raba (Egitto, Iraq, Arabia Saudita, Siria, Libano,
termini comportano.
giudizi ostili all'islam e che, ogni volta che si produ-
Giordania, Yemen, Algeria, Bahrain, Kuwait, Libia,
ce un avvenimento rivoltante, si credono autorizza-
Mauritania, Marocco, Oman, Qatar, Somalia, Su-
Credo sia chiaro dalla mia lunga premessa che, a
ti a trarne conclusioni definitive sulla natura di certi
dan, Tunisia, Emirati Arabi Uniti, Gibuti, Comore e
mio modo di vedere e da quel che appare nei testi
popoli e della loro religione. Nello stesso tempo, mi
Palestina). Se parliamo degli abitanti del mondo a-
scritti da numerosi autori arabi, l'appartenenza reli-
sento a disagio davanti alle giustificazioni laboriose
rabo, quindi, deve essere chiaro che stiamo par-
giosa non è la primaria componente identitaria. Mi
di coloro che ripetono senza batter ciglio che quan-
lando dei cittadini di questi ventidue stati e non di i-
viene in aiuto, a questo proposito, uno scrittore li-
to succede è il risultato di uno spiacevole malinte-
raniani, turchi, afghani, pakistani, indonesiani, ni-
banese, Elias Khuri, che vive a Beirut ed è il diret-
so, e che la religione è solo tolleranza; le loro moti-
geriani, russi, cinesi, francesi, italiani o altro. In bre-
tore dell'inserto letterario di uno dei maggiori quoti-
vazioni li onorano, e non li metto sullo stesso piano
ve, non stiamo parlando di persone di religione
diani nazionali. Così descrive la sua personale i-
di coloro che diffondono l'odio, ma il loro discorso
non mi soddisfa. Quando un atto riprovevole viene
do sposare la loro unica figlia Habiba con un suo a-
commesso in nome di una qualunque dottrina,
mico, un anziano commerciante di bestiame, quan-
questa non diventa scellerata, anche se non può
do lei non aveva ancora 17 anni. Dopo appena un
essere considerata come totalmente estranea a ta-
anno e qualche mese di matrimonio quell'uomo l'a-
le atto. Con quale diritto potrei affermare, per e-
veva ripudiata perché la poverina non era ancora
sempio, che i talebani dell'Afghanistan non hanno
rimasta incinta. Sia il padre che la zia paterna la
nulla a che vedere con l'islam, che Pol Pot non ha
trattavano come una bestia, nessuno che la difen-
nulla a che vedere con il marxismo né il regime di
desse' (Il tempo degli errori, Theoria). Questo bra-
Pinochet con il cristianesimo? Come osservatore,
no, mi pare, corrisponde alla donna araba come la
sono obbligato a constatare che si tratta, in ognuno
rappresenta il nostro immaginario. Sarà un buon e-
di questi casi, di una utilizzazione possibile della
sercizio, quindi, accostargli quest'altro: ‘Un ragaz-
dottrina interessata, certo non la sola, né la più dif-
zo e una ragazza si baciavano. Camminavano in-
fusa, ma che non può essere esclusa con un gesto
clinati, lei lo abbracciava e lo sfiorava ogni volta
infastidito della mano. […] Ci si può immergere fin-
che muoveva la testa. Esistevano solo per loro
ché si vuole nei libri sacri, si possono consultare gli
stessi. I passanti si giravano a guardarli. Ad un trat-
esegeti, raccogliere argomentazioni: ci saranno
to si sono fermati e si sono stretti forte sorridendo.
sempre interpretazioni differenti, contraddittorie.
Dei due la più disinvolta sembrava la ragazza' (So-
Basandosi sugli stessi libri, si può accettare la
co Chico, Jouvence). Stesso autore, stesso sfondo
schiavitù oppure condannarla, si possono venerare
autobiografico, stessa città: soltanto che tra il primo
le icone o gettarle nel fuoco, si può vietare il vino o
chiaro quello che le case editrici europee vogliono
precipita perché i mariti del palazzo di questi tempi
e il secondo libro di Shukri sono passati cinquanta
tollerarlo, esaltare la democrazia o la teocrazia.
da me e dalle altre scrittrici arabe. La donna deve
non si fidano degli idraulici. Con un procedimento
Tutte le società umane hanno saputo trovare, nel
essere vittima, possibilmente velata o, meglio an-
infernale ci siamo ritrovati a letto, e io mi sono im-
Cinquant'anni molto diversi, a guardarli da una o
corso dei secoli, le citazioni sacre che sembravano
cora, violentata e maltrattata. Se poi c'è una storia
pegnata in una serie di movimenti ginnici che mi
dall'altra sponda del Mediterraneo. Cinquant'anni
giustificare le loro pratiche del momento. Ci sono
di incesto, allora è ancora meglio e il libro si ven-
ero allenata a fare all'epoca del campionato di
di pace, sulla sponda nord.
voluti due o tremila anni perché le società cristiane
derà di più. Dimenticavo che la donna deve soprat-
taekwendo del 1987. […] Comunque, nonostante
Avete mai fatto caso al fatto che, quassù, chiamia-
ed ebraiche, che invocano la Bibbia, cominciasse-
tutto attaccare la sua religione. Ci vuole una donna
gli attacchi di risate durante l'allenamento, non mi
mo la Seconda Guerra Mondiale "L'Ultima Guer-
ro a pensare che il 'non ammazzare' potrebbe an-
araba e musulmana che dichiari chiaro e tondo che
ricordo di aver sudato nella pratica sportiva quanto
ra"? Per chi abita a quattro ore di aereo da noi, do-
che applicarsi alla pena di morte. Fra cent'anni ci
l'Islam è antimoderno e soprattutto che è contro la
ho sudato questa volta, cosa che viene considera-
po la nostra "Ultima guerra" ci sono state la guerra
spiegheranno che la cosa era ovvia" (L'identità,
ta il vero segnale di una corretta combustione dei
del '48, del '56, del '67, del '73, la guerra civile liba-
Bompiani 1999, pagg.55-58).
Un paio d'anni or sono, nell'intento di fornirmi di un
nese, quella tra Iran e Iraq, la guerra del golfo del
testo che mi aiutasse a esemplificare questi ed al-
Il problema è che, in una storia come questa, non
1991, l'Afganistan …
Innegabilmente, uno dei cardini più potenti su cui
tri concetti legati all'immagine della donna araba,
ci sono le palme, le oasi ed il deserto, in breve:
Anche della guerra, della quotidianità delle guerre,
ruota l'incomprensione occidentale nei confronti
ho raccolto le voci di diciotto scrittrici egiziane con-
dov'è il folklore?
rende conto la letteratura araba contemporanea.
del mondo arabo è la cosiddetta "questione femmi-
temporanee in un testo dal titolo Rose del Cairo
(Breve parentesi: lo scrittore spagnolo Javier Ma-
Mahmud Darwish, il più grande poeta palestinese
nile". Eppure basta fare un giro in alcune librerie in
(e/o, Roma 2001). La lettura di almeno un brano in
rias racconta che, pur avendo avuto molto succes-
vivente, ha scritto un unico libro in prosa, ambien-
questi giorni per avere la conferma di quanto man-
esso contenuto può forse aiutare a rendere conto
so in Europa, in Italia non riusciva a farsi tradurre
tato a Beirut nel 1982, durante l'invasione israelia-
chi la voce delle donne comuni, persone, individui,
di quanto la realtà non sia sempre quella che il no-
perché ‘i suoi libri non erano abbastanza spagnoli,
na. Nello stesso momento, sull'altra sponda del
cittadine del mondo arabo. Gli scaffali pullulano di
stro immaginario ci consegna.
perché non ci sono le nacchere, i tori, il flamenco'.
Mediterraneo, si giocavano i mondiali di calcio.
resoconti giornalistici di storie estreme (Vendute,
Nora Amin, "Bizzarrie": "Oggi mi sono infilata i pan-
Non è un mistero che la psiche umana sia attratta
"Anche noi amiamo il calcio, anche noi abbiamo il
Schiava di mio marito, Mai senza mia figlia, Dietro
taloni al contrario e sono andata in ansia. Nono-
da ciò che conferma i suoi stereotipi).
diritto di amare il calcio e abbiamo il diritto di assi-
il velo, Oltre il velo e varianti sul tema) e viene da
stante sia convinta che non c'è differenza sostan-
Quello che sto cercando di comunicarvi è che ogni
stere alla partita. Perché no? Perché non uscire un
chiedersi se, quando qualche giornalista italiano
ziale tra il davanti e il dietro e nonostante certa gen-
cultura è, di per sé, incatalogabile. Insito in qualsia-
po' dalla routine della morte? In un rifugio abbiamo
deciderà di far uscire i memoriali di Erika e Omar o
te consideri questo fatto di buon auspicio. Comun-
si cultura è il suo essere in movimento. Le quoti-
potuto procurarci l'energia elettrica usando la bat-
del branco di Leno - storie vere, tragicamente vere
que mi sono davvero molto agitata per quello che
dianità cambiano col passare del tempo, le culture
teria di un'automobile e in un battibaleno Paolo
quanto quelle narrate in Vendute o in Mai senza
mi è capitato, e l'agitazione andava ben oltre: non
Rossi ci ha trasmesso la gioia che ci manca. E' un
mia figlia - le considereremo rappresentative della
ero agitata perché me li ero infilati al contrario, ma
Faccio un esempio appaiando due brani tratti da
uomo che in campo si vede solo dove conviene
condizione dei nostri figli, e da esse trarremmo
perché sono andata in ansia per averlo fatto. […]
due libri a sfondo autobiografico dello scrittore ma-
che lo si veda. E' un diavolo smilzo che noti solo
spunto per descrivere e catalogare l'intero sistema
Infine, ho preso in considerazione il vicino di casa
rocchino Muhammad Shukri, nato nel 1935. Nel
dopo che ha segnato una rete. Esattamente come
sociale del nostro paese.
del quale, prima di allora, non ero mai riuscita ad
primo, ambientato negli anni '40-'50 si legge: ‘An-
un aereo da bombardamento si vede solo dopo
D'altronde, già nel 1996 la scrittrice libanese Hoda
attirare l'attenzione. Sembra molto emancipato e
che lei aveva molto sofferto a causa della malva-
che i bersagli sono esplosi. Dove c'è Paolo Rossi
Barakat diceva in un'intervista: "Io potrei scrivere
riesce sempre a rimettere in sesto la condotta fo-
gità del marito scellerato, eppure gli aveva tenuto
c'è un goal, un'ovazione, poi lui si nasconde e
un best-seller in una settimana, perché è molto
gnaria principale, quando si ottura e la situazione
testa finchè quell'uomo non l'aveva sconfitta facen-
scompare, apre un varco nell'area per quei suoi
piedi pronti alle occasioni, per portarle a matura-
Ibrahim al-KONI - Libia
Ruocco - ed. or. 1975 -
rabo di Giuseppe Marghe-
Jouvence, Roma 1993,
rita - postfazione di Giu-
zione, a coglierle con il massimo della cupidigia.
Narratori arabi del Nove-
LA PIETRA DI SANGUE
seppe Margherita - ed. or.
Non capisci se sta giocando a calcio o facendo l'a-
cento - a cura di Isabella
– traduzione dall'arabo di
more con la rete, ma è una rete ritrosa: lui su quel
Sabri MUSA - Egitto 1932
1991 - Jouvence, Roma
Camera d'Afflitto - Bompia-
Rolando Del Cason con
torrido campo spagnolo la tenta e la seduce con la
L'INCIDENTE DEL MEZ-
ni, Milano 1994, pp.XXX-
Samuela Pagani – presen-
ZO METRO - traduzione di
raffinata galanteria italiana" (Una memoria per l'o-
Zakariyya TAMER - Siria
VII-657 – 2°edizione 2002
tazione di Rosella Dorigo
Massimo Pappacena - in-
blio, Jouvence, Roma 1997). Questo brano espri-
Rose del Cairo. Raccon-
Ceccato – ed. or. 1990 -
troduzione di Concetta Fe-
ti di scrittrici egiziane – a
L'APPELLO DI NOE'.
me la quotidianità di chi vive la guerra ogni giorno.
Jouvence, Roma 1998,
rial Barresi - ed. or. 1982 -
Racconti scelti – a cura di
cura di Elisabetta Bartuli –
Murid Barghuti è un altro poeta palestinese, nato a
Edizioni Lavoro, Roma
Eros Baldissera - ed. or.
edizione e/o, Roma 2001,
Gerusalemme e trasferitosi in Egitto negli anni ‘60
Waciny LAREJ – Algeria
varie – Manni, Lecce 2002,
per motivi di studio. "Ho visto Ramallah" è il diario
Ra'uf MUS'AD BASTA –
del suo ritorno in patria dopo trent'anni di esilio. E-
DON CHISCIOTTE AD
Egitto 1936
gli scrive: ‘Sono, da sempre, uno di quelli convinti
ALGERI – traduzione dal-
L'UOVO DI STRUZZO.
'Abd al-Salam al-'UGIAY-
che un'occupazione, qualsiasi occupazione, si av-
l'arabo di Wasim Dahmash
Rappresentare il Mediter-
MEMORIE EROTICHE –
LI - Siria 1918
vantaggi quando riesce a trasformare la patria, nel-
– ed. or. 1996/99 – Meso-
raneo. Lo sguardo libane-
traduzione dall'arabo di
LE LANTERNE DI SIVI-
la mente dei suoi abitanti, in un fascio di "figure
gea, Messina 1999,
se, Mesogea, Messina
Wasim Dahmash – postfa-
GLIA - sette racconti - tra-
simboliche". Simboli, e nient'altro.
zione di Wasim Dahmash
duzione dall'arabo di Maria
Muhammad Barrada
Quel che è certo è che non ci lasceranno trasfor-
Nagib MAHFUZ - Egitto
– presentazione di Angelo
Avino - postfazione di Ma-
Rappresentare il Mediter-
Per cominciare
mare il nostro villaggio in una città, o adeguare le
Arioli – ed. or. 1994 – Jou-
ria Avino - ed. or. 1956 -
raneo. Lo sguardo maroc-
dimensioni delle nostre città ai tempi in cui viviamo.
TRA I DUE PALAZZI -
vence, Roma 1998, pagg.
Jouvence, Roma 1995,
Testi di letteratura araba contemporanea
chino, Mesogea, Messina
Diciamoci la verità: quando vivevamo al villaggio
traduzione dall'arabo di
a cura di Elisabetta Bartuli
Clelia Sarnelli Cerqua - ed.
non avremmo voluto vivere in una città? Non mori-
Tayeb SALIH - Sudan
or. 1956 - Pironti, Napoli
vamo dalla voglia di uscire dalla piccola, limitata,
(Zefzaf) – Marocco 1945-
Rashid DAIF – Libano
Ghassan KANAFANI - Pa-
L'identità, Bompiani Saggi,
LA STAGIONE DELLA
semplice Deir Ghassanah per andarcene a Ramal-
IL PALAZZO DEL DESI-
MIGRAZIONE AL NORD -
L'UOVO DEL GALLO –
lah, Gerusalemme e Nablus? Non ci auguravamo
MIO CARO KAWABATA
RITORNO A HAIFA - tra-
DERIO - traduzione dall'a-
Assia Djebar e Renate
traduzione dall'arabo di
traduzione dall'arabo, po-
che Ramallah, Gerusalemme e Nablus diventas-
– traduzione dall'arabo e
duzione e introduzione di I-
rabo di Bartolomeo Pirone
Francesco Leggio - intro-
introduzione di Isabella Ca-
sabella Camera d'Afflitto -
stfazione e cura di Elisa-
sero come Il Cairo, Damasco, Baghdad e Beirut?
Andare ancora al cuore
- ed. or. 1957 - Pironti, Na-
duzione e cura di France-
mera d'Afflitto – ed. or.
presentazione di France-
betta Bartuli – ed. or. 1984
delle ferite, Tartaruga 1997
Un anelito verso tempi nuovi, sempre.
poli 1992 - pagg.598
sco Leggio - ed. or. 1966 -
1995 - Jouvence, Roma
sco Gabrieli – Edizioni La-
– Mesogea, Messina
L'Occupazione ci ha lasciato con il vecchio. È que-
LA VIA DELLO ZUC-
Sellerio, Palermo 1992,
voro, Roma 1991 (3°99),
sto il suo crimine. Non ci ha spogliato degli sconta-
CHERO - traduzione dal-
ti muretti in terra battuta di ieri, no, ci ha privato del-
Mahmud DARWISH - Pa-
l'arabo di Clelia Sarnelli
UOMINI SOTTO IL SO-
Ghada SAMMAN - Liba-
lestina 1941
Cerqua - ed. or. 1957 - Pi-
la bella incertezza di quello che avremmo realizza-
LE - traduzione dall'arabo e
UNA MEMORIA PER
ronti, Napoli 1992
to domani'.
postfazione di Isabella Ca-
UN TAXI PER BEIRUT -
L'OBLIO - traduzione dal-
mera d'Afflitto - prefazione
‘Alya MAMDUH – Iraq
traduzione dall'arabo di
l'arabo di Luigina Girolamo
Vi lascio con queste due vivide e incisive immagini
di Vincenzo Consolo - Sel-
Samuela Pagani - presen-
con la collaborazione di Eli-
di un mondo arabo più variegato, mi auguro, di
lerio, Palermo 1992, pagg.
NAFTALINA – traduzio-
tazione di Carmen Llera
sabetta Bartuli – postfazio-
ne dall'arabo di Maria Avi-
quanto non lo fosse venti minuti fa.
Moravia - nota di Isabella
ne di Gianroberto Scarcia –
no – ed. or. 1986 - Jouven-
Camera d'Afflitto - ed. or.
ed. or. 1987 - Jouvence
Sahar KHALIFAH - Pale-
ce, Roma 1999, pagg.184
1974 - Jouvence, Roma
(*) Elisabetta Bartuli è membro del Collegio Docenti e
1997, collana "Memorie del
stina 1941
Responsabile Risorse Umane del Master Universitario
Mediterraneo", pagg. 139
LA PORTA DELLA PIAZ-
ZA - traduzione dall'arabo
- Algeria
Europeo "Mediazione intermediterranea: investimenti e
Hanan al-SHEIKH - Liba-
'Ali al-DU' AGI - Tunisia
di Piera Redaelli - postfa-
integrazione (M.I.M.)" coordinato dall'Università Ca' Fo-
zione di Piera Redaelli - ed.
CORPO – traduzione dal-
DONNE NEL DESERTO
scari di Venezia, con Universidad Autonoma de Barcelo-
IN GIRO PER I CAFFE'
or. 1986 - Jouvence, Roma
l'arabo e postfazione di
- traduzione dall'arabo di
na, Universitè Paul Valery de Montpellier; insegna Lin-
DEL MEDITERRANEO -
Francesco Leggio - ed. or.
Samuela Pagani - presen-
gua e letteratura araba presso l'Università Ca' Foscari di
traduzione dall'arabo di I-
1993 - Jouvence, Roma
tazione di Bianca Maria
sabella Camera d'Afflitto –
Elias KHURI – Libano
Venezia (Dipartimento di Studi Eurasiatici, Corso di lau-
Scarcia Amoretti - ed. or.
a cura di Isabella Camera
rea in Lingue e Culture dell'Eurasia e del Mediterraneo);
1988 - Jouvence, Roma
d'Afflitto - ed. or. 1933 - A-
IL VIAGGIO DEL PICCO-
è membro del comitato di redazione della rivista "L'indice
‘Abd al-Rahman MUNIF -
bramo, Catanzaro 1995,
LO GANDHI – traduzione
dei libri del mese" e traduttrice dall'arabo e dal francese
Arabia Saudita 1933
dall'arabo di Elisabetta Bar-
per conto di diverse case editrici (Jouvence, Mesogea,
ALL'EST DEL MEDI-
Baha TAHER - Egitto
tuli – prefazione di Bianca
e/o, Einaudi et. al).
TERRANEO - traduzione
Maria Scarcia Amoretti –
dall'arabo di Monica Ruoc-
ed. or. 1989 – Jouvence,
ZIA SAFIA E IL MONA-
Roma 2001, pagg. 171
co - postfazione di Monica
STERO - traduzione dall'a-
scritta e illustrata. La dif-
Introduzione alla seconda
ficoltà sta nel coniugare
sessione del Convegno
bambini e ragazzi
tutto questo col piaceredella lettura. La produ-zione della Fatatrac si i-
Patrizia Lucchini (*)
spira a questa filosofia
e la tematica della marginalità:
quasi per una scelta ob-
La narrazione delle storie attraversa i paesi, i
bligata: evidentemente
popoli, le tradizioni culturali, i territori più
esiste fra la casa editrice
lontani. Nella loro estrema diversità e specifi-
cità le storie hanno accompagnato i primi anni
casa editrice "FATATRAC"
e i suoi autori e illustrato-ri una specie di osmosi
di vita dei bambini di tutto il mondo. La trasmis-
per cui essi trattano gli
sione orale delle fiabe e dei racconti ha fatto
Vanna Cercenà (*)
argomenti più vari, ma
parte della crescita di ognuno di noi.
che e le problematiche a
libro. Il bambino lettore a
sempre improntati al de-
Queste narrazioni hanno un grande valore
tutto campo. Il concetto
cui si rivolge inizia il suo
siderio di comunicare
pedagogico: esse aiutano a crescere e a cono-
di questo conve-gno si accenna a
di fondo è questo: i bam-
percorso fin da piccolis-
qualcosa che rimanga,
scersi, ma anche a conoscere l'altro, il diverso.
un lavoro di spola tra
bini devono essere ri-
simo per arrivare alla pri-
che faccia riflettere.
In questo seminario si parla di diversità e di
soggetti, ambiti, temi del
spettati, non trattati co-
ma adolescenza. Si ini-
Una delle tematiche ri-
emarginazione attraverso la letteratura, uno
lavoro sociale e di quello
me creature incapaci di
zia con libri-immagine,
correnti nei testi della
strumento di trasmissione di racconti e di storie
riflettere e di affrontare il
dove la realtà può esse-
Fatatrac è quella della
che può consentire un accesso indiretto alle
Il fatto che sia stata qui
mondo che li circonda;
re immediatamente per-
diversità. Non per nulla
questioni sociali.
invitata a esporre la sua
non ci sono tematiche
cepita e decifrata attra-
Arianna Papini intitolava
Si tratta di un percorso obliquo che ci fa arriva-
esperienza anche una
tabù, si può scrivere di
verso le illustrazioni. Nel
un articolo che è stato
re alla verità, alla rottura degli stereotipi e dei
casa editrice di libri per
tutto, ma ciò deve essere
catalogo della Fatatrac
pubblicato nel sito di Ac-
pregiudizi in maniera non moralistica né didatti-
bambini e ragazzi, fa
fatto in un linguaggio
vi sono alcuni testi che
caparlante: "Fatatrac, di-
ca, ma attraverso le storie che spesso affonda-
pensare che in questa
semplice (e non semplifi-
partono addirittura da
versi libri diversi", para-
no le radici in tradizioni lontanissime ma
immaginaria tela in cui si
cato), chiaro e compren-
zero anni di età.
frasando il titolo di un te-
muove la spola fra il so-
sibile che aiuti a com-
Decifrare la realtà attra-
sto di educazione inter-
Il raccontare e l'ascoltare rappresentano un for-
ciale e il culturale, trovi
prendere la realtà.
verso un libro aiuta a co-
culturale rivolto ai bam-
tissimo stimolo ad andare oltre gli stereotipi e
un posto non secondario
Non ci sono quindi tema-
noscere. Una delle ra-
bini della scuola dell'in-
ai pregiudizi, consentendo di avvicinarci alle
anche l'editoria, con una
tiche che non possano
gioni per cui viviamo in
fanzia "Diversi amici di-
radici di altre tradizioni e di altre culture in
particolare attenzione a
essere comunicate ai
un clima di ostilità, paura
maniera autentica. Questo passaggio è reso
quella dedicata ai ragaz-
bambini e ai ragazzi at-
e diffidenza con le con-
Diversità nella nostra so-
possibile sia attraverso la conoscenza dei patri-
traverso un libro. Il pro-
seguenze che tutti ab-
cietà opulenta ed egoi-
moni di culture diverse dalle nostre tradizioni
Sono qui appunto per
blema nasce da due in-
biamo sotto gli occhi de-
sta è ormai sinonimo di
occidentali, sia attraverso l'approccio a generi
raccontare una esperien-
terrogativi: come acco-
riva dal fatto di non co-
marginalità: chi è in
letterari, rivalutati dalla critica più recente, quali
za in questo campo, che
stare il piccolo lettore al
noscere abbastanza l'al-
qualche modo non omo-
la fantascienza, l'horror, il fumetto. Essi
ho in parte condiviso col-
libro e quali testi produr-
tro, di ignorarne la cultu-
logato alla maggioranza
possono avvicinare il lettore in maniera
laborando da anni con
re per portarlo a capire la
ra, le tradizioni, le espe-
entra in una specie di
mediata e indiretta a questioni importanti,
Nicoletta Codignola, edi-
complessa realtà che lo
rienze, le difficoltà, i pro-
limbo di cui si ignorano i
senza cadere negli ammaestramenti e negli
tore, e con Arianna Papi-
circonda, appassionan-
blemi; di viverlo come e-
problemi, le dinamiche,
indottrinamenti.
ni, art director, della Fa-
dolo nello stesso tempo
straneo e quindi nemico.
le difficoltà. In questa
La letteratura per ragazzi e per bambini parla
alla lettura.
Il ragionamento della
sacca emarginata trova-
Occorre innanzi tutto fare
Il problema dell'educare
Fatatrac è stato sempli-
al cuore del lettore e spesso, purtroppo, riceve
no posto anche quelli
una premessa a caratte-
alla lettura compete alla
ce: se il libro è uno dei
un'attenzione marginale rispetto all'editoria
che con orribile termine
re generale sulla lettera-
famiglia e alla scuola: al-
principali strumenti di
adulta. Questa immagine la penalizza ingiusta-
sono chiamati extraco-
tura per l'infanzia. In
le case editrici spetta in-
conoscenza, è necessa-
mente, in realtà oggi nella letteratura per
munitari. All'inizio degli
questi ultimi anni si è
vece il compito di pubbli-
rio mettere in contatto il
anni novanta, quando
ragazzi appaiono titoli di grande interesse, che
passati da un specie di
care buoni libri.
ragazzo con esperienze
per la prima volta in Italia
andrebbero conosciuti, valorizzati e promossi.
letteratura considerata
Questa è la strada che
e tematiche che lo aiuti-
cominciavano ad arriva-
minore, sotto tutela, e-
da più di venti anni ha in-
no a crescere intellet-
re questi sconosciuti, e-
(*) Patrizia Lucchini è responsabile dell'Ufficio
dulcorata e didascalica a
trapreso la Fatatrac, oc-
tualmente e affettiva-
stranei e quindi nemici e
Biblioteche - Assessorato alla Cultura della
una produzione che ha
cupandosi della "materia
mente attraverso il magi-
Provincia di Ferrara
la scuola si trovava ad
visto allargarsi le temati-
prima", cioè dell'oggetto
co mondo della parola
affrontare impreparata il
problema dell'inserimen-
pubblicato anche il già
città sotto la sabbia", di
Internet al sito www.fata-
to di alunni appartenenti
rammentato "Diversi a-
Marina Iraso; "Come i pi-
Edizioni Fatatrac:
a etnie e culture diverse,
mici diversi" per i bambi-
ni di Ramallah" di Anto-
Non potevano ovvia-
la Fatatrac si è occupata
ni della scuola dell'infan-
mente mancare testi de-
una bibliografia fra le
di intercultura.
zia, "Tantipopoli" per i ra-
Tutti questi testi raccon-
dicati in modo specifico
Vi posso assicurare, da-
gazzi del biennio della
tano vicende e avventu-
all'handicap; ma anche
to che per anni mi sono
scuola superiore. Men-
re di protagonisti che i
in questo caso la mano
a cura di Vanna Cercenà
occupata nella scuola
tre il primo è una piccola
ragazzi sentono vicini e
che li traccia è lieve; so-
dell'inserimento di questi
storia ispirata a una ma-
in cui si possono identifi-
no racconti come "Talpa,
bambini, che essi erano
cedonia di frutta dove o-
care. Non c'è alcun ac-
Lumaca e Pesciolino" di
fra le creature più margi-
gni frutto può stare insie-
cenno moraleggiante, la
Guido Quarzo, su bam-
AA.VV. - Diversi amici diversi - 4-6 anni
nali del sistema, e nella
me senza perdere il pro-
bini non proprio perfetti o
Mario Mariotti - Dall'altra parte del libro - dai
stessa marginalità fini-
prio sapore, il secondo è
zia, della marginalità av-
"Amiche d'ombra" di A-
vano col trovarsi gli inse-
un testo di conoscenza
rianna Papini, che è in-
AA.VV. - Amici nel mondo - 5-8 anni
gnanti a cui, senza stru-
dei miti, delle tradizioni,
Forse l'identificarsi con il
sieme un racconto di for-
dei giochi, del modo di
bambino palestinese o i-
AA.VV. - Vieni a casa mia? I bambini italiani
menti, questi alunni era-
mazione (un anno di
stare insieme con coeta-
sraeliano dei "Pini di Ra-
scuola media della pro-
e i bambini cinesi si incontrano - 6-8 anni
All'appello della scuola
nei nelle varie culture. Ci
mallah", o con Karim, il
tagonista) e la storia del-
AA.VV. - Com'è il tuo paese? L'Italia e la
rispose allora la Fatatrac
sono poi molti altri libri
piccolo tunisino rapito da
l'amicizia con una bam-
Cina, due mondi che si incontrano - 9-11 anni
insieme alla Regione To-
che provocano una ri-
una banda di trafficanti
bina non vedente inseri-
AA.VV. - Cici Daci Dom. Incontro con i
scana. Nacque il primo
flessione su questi argo-
nel "Mistero della Torre
ta nella classe. Il testo è
bambini Rom - 6-8 anni
libro della collana "Tu
menti: alcuni si trovano
saracena" vale più di
scritto con un linguaggio
AA.VV. - La casa del sole e della luna. I
non sai chi sono io" sulla
nella collana di narrativa
qualsiasi discorso mora-
freschissimo in cui i ra-
Rom, un popolo che viene da lontano - 9-11
cultura cinese a cui se-
"I nuovi ottagoni". Devo
leggiante su "dobbiamo
gazzi si possono identifi-
bambino e nella sua for-
a condividerne le iniziati-
guirono poi quelli sulla
citarne anche alcuni
volerci tutti bene". L'e-
care e dà il senso di un
ve, rappresentandola spes-
cultura rom (i bambini
scritti da me: "Il mistero
lenco sarebbe ancora
corretto e felice rapporto
A gennaio di quest'anno
so in manifestazioni e con-
AA.VV. - La strada delle stelle. Viaggio con il
rom erano al top dell'e-
della torre saracena", sul
lungo perché è il settore
fra coetanei, al di là della
la Fatatrac ha perso tutti
vegni. È anche autrice di
popolo arabo - 9-11 anni
marginazione!), su quel-
commercio di bambini
che conta il maggior nu-
"diversità" di ciascuno.
i libri presenti nel catalo-
libri pubblicati nella colla-
AA.VV. - Le mille e una parola. Dialogo con il
la araba e kurda. Si trat-
stranieri, "Mai più crocia-
mero di titoli. Se qualcu-
Questo testo lo si può
go in un incendio che ha
na i "Nuovi ottagoni" della
mondo arabo - 9-11 anni
stessa casa editrice fra cui
ta di testi di piacevole
te", "Sharif e il leopardo
no è interessato può tro-
trovare anche in Braille,
distrutto il suo magazzi-
"A immagine e somiglian-
AA.VV. - Ogni bambino ha la sua stella.
lettura, illustrati quasi
afgano" (e ancora "La
varlo nel catalogo o in
così come tutti i testi de-
no editoriale. La solida-
za", "Il mistero della torre
Incontro con i bambini kurdi - 6-8 anni
sempre da pittori appar-
gli ottagoni possono es-
rietà e l'affetto di tutti
saracena", "Mai più cro-
AA.VV. - La primavera viene d'improvviso. I
tenenti alla stessa etnia
sere richiesti in una ver-
l'hanno incoraggiata a ri-
ciate", "Quando soffia il
kurdi, popolo di montagna - 9-11 anni
trattata nei libri, dove so-
sione adatta ai bambini
prendere il suo cammi-
vento delle streghe",
no riportate poesie, rac-
no: ha così provato di-
Bruno Tognolini - Sentieri di conchiglie - dai 7
"Sharif e il leopardo afga-
conti leggende, ricette,
Fra i libri della Fatatrac
rettamente quanto valga
filastrocche, storia e tra-
c'è anche un'altra "mar-
il riconoscimento e il so-
Vanna Cercenà - Il mistero della torre sara-
dizioni … In questi testi e
ginalità" che mi piace ci-
stegno di quelli che ci
cena - dai 7 anni
nelle relative illustrazioni
tare: quella degli anima-
stanno intorno.
Marina Iraso - La città sotto la sabbia - dai 12
si possono identificare i
li. Una collana dal titolo
(*) Vanna Cercenà è nata
bambini di ciascuna cul-
"Con rispetto parlando"
Gnugo De Bar - Strada patria sinta - 9-13
a Firenze e oggi vive nella
tura. Ma i libri della colla-
racconta proprio storie
campagna toscana. Ha i-
na erano e sono destina-
rigorosamente vere di
niziato a collaborare con
AA.VV. - Tantipopoli - 11-15 anni
ti a tutti gli alunni, non
queste creature per le
la Casa Editrice Fatatrac
Mariangela Giusti - Una scuola, tante culture
solo a quelli delle classi
quali è tanto scarso il ri-
alla fine degli anni ottanta
- per genitori e insegnanti
in cui sono presenti i
contribuendo alla stesura
compagni stranieri, pro-
E se questa marginalità
di testi dedicati a bambini
prio come strumento di
può sembrare non in
e ragazzi sulla educazio-
quella conoscenza che è
chiave con l'argomento,
ne interculturale, nella col-
Guido Quarzo - Talpa, Lumaca, Pesciolino -
la chiave per aprirsi alla
è opportuno riflettere su
lana "Tu non sai chi sono
comprensione di chi è
quanto possa influire la
io" e di educazione alla le-
diverso da noi.
conoscenza e il rapporto
galità con "L'Alfabeto del
Arianna Papini - Amiche d'ombra - dai 7 anni
cittadino" e "Viaggio nelle
Sulle tematiche dell'in-
corretto con gli animali,
AA.VV. - La città a ostacoli - 9-13 anni
parole". Ha poi continuato
tercultura la Fatatrac ha
nella psicologia di un
ti operativi del lavoro mul-
si; infine la discussione si
to sulla sostanziale relati-
ra, che sono una merce
ticulturale in biblioteca,
apre sulle competenze,
vità dell'idea di diverso.
preziosa: il fatto di non
Il gruppo di lavoro che
qui rappresento nac-
Il gruppo di lavoro per le
que nell'estate 2001
intendendo la multicultu-
sulla formazione e sulla
Chi è diverso? E da chi è
saperle apprezzare di-
nell'ambito della Com-
ralità come un insieme di
riqualificazione di chi già
pende dalla nostra igno-
missione Nazionale Bi-
situazioni, di materiali, di
lavora nella biblioteca e
In un incontro tra bibliote-
biblioteche interculturali
blioteche Pubbliche del-
strumenti e di servizi, cor-
sulla possibilità di avva-
cari delle regioni di Alpe
Ma non esiste una cultu-
l'Associazione Italiana
rispondenti a precisi mo-
lersi di personale stranie-
Adria, i colleghi unghere-
ra monolitica e incontami-
Biblioteche (AIB), propo-
menti o nodi critici della
si riferivano che anche lo-
nata: la nostra cultura,
nendosi di affrontare i va-
nostra attività professio-
Su questi temi stiamo la-
ro devono ogni giorno af-
che noi conosciamo o
ri aspetti dell'esclusione
vorando, cercando di affi-
frontare le questioni della
che crediamo di cono-
sociale e dell'emargina-
Un primo punto riguarda
nare strategie e strumen-
multiculturalità e dell'im-
scere, non è l'unica, e in
zione nelle biblioteche.
in generale le problemati-
ti attraverso soluzioni
migrazione, ma che i loro
realtà le storie che rac-
Subito tuttavia la Com-
che relative al rapporto
cooperative, di coordina-
immigrati sono i dirigenti
contiamo e le parole
missione si rese conto
sia con il nuovo che con il
mento e di scambio di
delle multinazionali: quin-
stesse che usiamo ven-
che il tema era troppo
vecchio pubblico, il quale
informazioni: ma la fun-
di il problema si pone in
gono spesso da lontano,
ampio per poter essere
Chiara Rabitti (*)
pure deve essere sensi-
zione principale del grup-
termini completamente
anche se non ce ne ren-
approfondito in modo
bilizzato e reso capace di
po di lavoro in questa fa-
differenti; per noi è invece
diamo conto. Lo straniero
soddisfacente, e che sa-
possa essere un mezzo
ma che si pone è costitui-
senta, e non può essere
se è forse ancora quella
logico che qui oggi il te-
può ritrovare questi ele-
rebbe stato più opportu-
di inclusione e di parteci-
to proprio dal fatto che la
letto o compreso da chi
te con lo straniero; quindi
di fare emergere le espe-
ma della multiculturalità
menti trasformati e difficil-
no concentrare il nostro
pazione, ossia di supera-
letteratura stessa è vei-
non conosce i codici lin-
vengono le difficoltà del-
rienze e provare a con-
venga inserito nell'ambito
mente riconoscibili, come
interesse in una direzio-
mento della diversità, e
colo di diversità linguisti-
guistici e culturali che lo
l'acquisizione e della se-
dell'esclusione sociale e
un figlio allevato da un e-
ne più specifica, che fos-
attualmente anche le bi-
ca e culturale: il libro di-
lezione delle nuove rac-
dell'emarginazione.
straneo, che è tuo ma
se comunque significati-
blioteche stanno lavoran-
venta così una linea di
Più volte nei nostri incon-
colte bibliografiche, della
Abbiamo imparato che
L'anno scorso, nel corso
non ti conosce, e tu non
va e consentisse di ac-
do in questa prospettiva.
confine per la lingua e
tri abbiamo dunque ap-
catalogazione e della ge-
con il termine ‘multicultu-
di un seminario dedicato
quisire un metodo di ap-
Tuttavia il primo proble-
per la cultura che rappre-
profondito i diversi aspet-
stione fisica di materiali in
rale' si intende una foto-
alle pluralità delle culture
Credo che si dovrebbe
proccio e di lavoro. In
lingue e in alfabeti diver-
grafia statica di una
nella famiglia, una ragaz-
cominciare ad estrarre, a
quello stesso periodo
realtà in cui diverse cultu-
za, figlia di una coppia
valorizzare e a evidenzia-
stavano affiorando da di-
re si affiancano, mentre il
mista, mi diceva di non
re tutto ciò che è entrato
verse parti nella lista di
concetto di ‘intercultura-
riuscire a capire perché si
a far parte della nostra
discussione dell'AIB pre-
lità' è dinamico, ed espri-
vedesse un problema in
cultura senza apparte-
cise sollecitazioni allo svi-
me l'impegno di fare inte-
quello che lei considera-
nervi fin dall'inizio (ma
luppo delle problemati-
ragire quelle diverse cul-
va una grande ricchezza:
quando possiamo collo-
che legate alla multicultu-
ture in modo positivo. La
certo la diversità è una
care l'inizio della nostra
ralità in biblioteca.
multiculturalità è proba-
ricchezza in assoluto, ma
cultura?), così come so-
Si scelse così ancor pri-
bilmente ormai uno stato
può diventare esclusione
no entrati nel nostro mon-
ma dell'11 settembre
di fatto; è dunque verso
ed emarginazione in rap-
do questi nuovi cittadini.
2001, in tempi che po-
l'interculturalità che la bi-
porto ad un dato conte-
tremmo definire non so-
blioteca pubblica deve o-
Le biblioteche sono per
spetti, di seguire quest'ul-
Se i libri fossero tutti scrit-
natura e per vocazione
tima pista, cercando di
Ma l'interculturalità rap-
ti in braille, molti di noi si
multiculturali e intercultu-
studiare insieme, elabo-
presenta un atteggia-
troverebbero in grave dif-
rali, perché mantengono
rare e offrire ai colleghi
mento culturale in sé
ficoltà: il problema infatti
e propongono i prodotti di
degli strumenti professio-
stessa, costituendo una
non è la diversità, ma l'e-
una cultura che cambia.
nali capaci di aiutare le
consapevolezza e un
marginazione che ne de-
Le biblioteche pubbliche
biblioteche pubbliche ad
modo di lavorare indipen-
riva e che è il frutto di un
hanno proprio la funzione
essere attivamente pre-
dente dalla quantità di et-
rapporto non qualitativo
di diffondere, rimescola-
senti nella nuova società
nie e di culture presenti
ma quantitativo, che crea
re e far crescere le cultu-
multiculturale e a fornire
nella comunità servita
una minoranza rispetto a
re, creando nuova cono-
servizi efficaci agli stra-
dalla biblioteca: è in so-
una maggioranza.
scenza e nuova cultura.
nieri che sempre più nu-
stanza la disponibilità alla
Oggi esiste la biblioteca
merosi entrano a far par-
diversità. Mi capita ogni
Lo straniero spesso si
di pubblica lettura con-
te delle nostre comunità
tanto di ascoltare alla ra-
trova in Italia perché era
trapposta alla biblioteca
di riferimento.
dio un programma dal ti-
già emarginato nella sua
di conservazione, una si-
tolo Diversi da chi? e ogni
terra; egli porta con sé la
tuazione che riflette la
Dal convegno di oggi è e-
volta effettivamente riflet-
sua lingua e la sua cultu-
contraddizione tra le fun-
merso come la letteratura
zioni di tali strutture; ma
tenzione alle fasce d'u-
in realtà anche la bibliote-
tenza svantaggiate, la di-
Per proseguire lo sviluppo
ca pubblica ha un suo
sponibilità alla collabora-
Dal 2001 al 2003 è statamembro della Commissio-
ruolo di conservazione,
zione e la creatività.
che non è statico e passi-
Ci siamo resi conto che là
del rapporto di collaborazione
ne Nazionale BibliotechePubbliche dell'AIB, costi-
vo, non si riferisce esclu-
dove esistevano queste
tuendo e seguendo in par-
sivamente ai supporti
caratteristiche, anche i
tra biblioteche e volontariato
ticolare un gruppo di lavo-
cartacei, ma alla cultura
servizi multiculturali si
ro sulla multiculturalità
della comunità servita: è
stavano sviluppando in-
nelle biblioteche pubbli-
un processo attivo di con-
sieme agli altri; ma dove
che. Dal 1998 insegna Ca-
Andrea Pancaldi (*)
fronto e di crescita, di tra-
esse mancavano non
sformazione continua
c'era reale disponibilità
presso l'Università Ca'Fo-
con stimoli e con apporti
né per lo straniero né per
della documentazione sociale e sui te-
scari di Venezia.
sempre nuovi. In questo
altri tipi di utenza minori-
modo la biblioteca pubbli-
taria, e non c'era forse
Credo che questa giornata abbia
portato molti esempi di esperien-
mi del convegno di oggi.
ze interessanti nell'ambito del
Per avere recapiti e informazioni sulla
ca conserva la vita della
nemmeno una vera bi-
rapporto tra letteratura ed emargina-
rete si possono consultare le pagine
comunità e la sua capa-
blioteca pubblica.
zione e offerto anche molti spunti e
web all'indirizzo www.accaparlante.it
cità di crescere cultural-
Eppure nella società glo-
tracce di lavoro.
/nephila dove troverete anche un pri-
mente, e questo significa
bale, dove siamo tutti una
Nella carpetta che vi è stata distribuita
mo abbozzo di un Virtual reference de-
veramente conservare la
minoranza, il passaggio
trovate materiale informativo riferito a
sk dedicato alla documentazione in
dalla diversità delle cultu-
due esperienze che permettono di ri-
campo sociale.
re alla cultura della diver-
manere informati sulle tematiche trat-
Un'altra possibilità è una mailing list che
I più recenti documenti
sità diventerà un proces-
ha attivato il CDH di Bologna da ormai
della Federazione Inter-
so obbligato, pena la per-
La prima è quella della Rete ‘Nephila',
un anno e mezzo (si può richiedere al-
nazionale delle Associa-
dita del senso stesso del-
una rete di centri di documentazione
l'indirizzo andrea@accaparlante. it) sui
zioni Bibliotecarie affron-
operanti nell'ambito sociale che si è
temi della documentazione sociale,
tano la questione della
costituita dopo il convegno che il CSV
quindi su tutto quello che "bolle in pento-
multiculturalità con un'ot-
(*) Chiara Simonato Ra-
bitti, nata a Venezia nel
di Ferrara ha organizzato due anni fa
la" in quel lavoro di spola tra sociale e
tica nuova: non più in un
1950, si è laureata in lin-
sul tema "Volontariato e documenta-
cultura che sono contento abbia ricorda-
capitolo a parte espres-samente dedicato a quel-
gue e letterature straniere
zione". Dopo quel convegno una ven-
to Vanna Cercenà nel suo intervento.
le comunità in cui la pre-
nel 1973 presso l'Univer-
tina di centri di documentazione italia-
Quindi esistono strumenti, occasioni di
senza di diverse etnie im-
re l'investimento sulla
scere le persone: ‘Nati
sità Ca'Foscari di Venezia.
ni hanno deciso di dare il via ad una
informazione per le persone interessa-
pone una specifica atten-
pluralità culturale in un in-
per leggere' è il titolo di
Dal 1976 al 1990 ha pre-
forma di collegamento stabile per
te a queste tematiche e quindi ad un
stato servizio presso l'Ar-
zione, ma come una ten-
vestimento ordinario, non
un'iniziativa dell'AIB rivol-
scambiarsi esperienze, modelli opera-
approccio anche di ordine culturale ai
chivio storico delle arti con-
sione trasversale, una
una graziosa concessio-
ta ai bimbi in età presco-
tivi ed avviare un luogo di dibattito sul-
temi dell'emarginazione. Per altre ri-
temporanee della Biennale
condizione in qualche
ne alla moda sociale del
lare, ma nati per leggere
la documentazione in campo sociale.
sorse vi rimando alla scheda informati-
di Venezia, occupandosi in
modo essenziale in ogni
momento. Quando nella
siamo tutti. Si può legge-
Tra le altre attività la Rete Nephila ha
va sulle risorse Internet su letteratura
servizio. Così si sottoli-
mia biblioteca ho comin-
re con gli occhi, con le
ne del catalogo. Presso la
avviato anche un proficuo rapporto
ed emarginazione che trovate nel sito
nea come la stessa se-
ciato a pensare di creare
mani o con le orecchie, e
Fondazione Querini Stam-
con l'Associazione Italiana Bibliote-
del CSV (www.csvferrara.it) e che
zione locale della biblio-
dei servizi che avessero
la funzione della bibliote-
palia dirige dal 1990 il ser-
che (AIB). Ricordo che c'è stato nel-
pubblicheremo anche negli atti del
teca si debba riferire ef-
una dimensione intercul-
ca è proprio quella di far
vizio di catalogazione e dal
l'ottobre scorso, nell'ambito di "Biblio-
Convegno che usciranno come nume-
fettivamente a tutta la co-
turale, ho interpellato il
leggere coloro che per
1998 è responsabile della
com", un convegno dei centri di docu-
ro monografico della rivista Mosaico,
munità, e non apparten-
Responsabile dell'Immi-
leggere sono nati.
Biblioteca.
mentazione in area sociale e l'iniziati-
curata dal CSV stesso.
ga soltanto a chi è nato in
grazione del Comune di
Nel 2001, all'inizio dell'at-
Nell'ambito di diverse con-
va verrà ripetuta nell'autunno di que-
quel luogo, ma anche a
Venezia e ho ricevuto da
tività del nostro gruppo di
venzioni tra la Fondazione
lui il più bel complimento:
lavoro, abbiamo effettua-
st'anno sul tema della soggettazione,
(*) Andrea Pancaldi, giornalista, si occu-
chi in quel luogo è venuto
e la Regione Veneto e la
infatti mi ha guardato
to una piccola indagine
Provincia di Venezia, dal
dei linguaggi, dei thesauri e dei cata-
pa di progetti nel campo dell'informazione
con la sua storia e la suacultura.
quasi con stupore, e mi
tra le biblioteche che si
1996 è responsabile di una
loghi per argomento che vengono uti-
e documentazione sociale per il Centro
Un atteggiamento inter-
ha rivelato che in realtà
stavano muovendo nel
lunga serie di corsi di for-
lizzati in ambito sociale. Un tema cen-
Documentazione Handicap (CDH) di Bolo-gna. E' consulente del settore informazio-
culturale costituisce in
quel tipo di servizi li stavo
settore dell'intercultura, e
mazione e aggiornamento
trale per la vita dei centri di documen-
ne-documentazione del Centro Servizi per
realtà un beneficio per
già offrendo da molto
abbiamo scoperto che a-
professionale per gli ope-
il Volontariato di Ferrara e di altre organiz-
tutta la comunità: è im-
vevano tutte delle carat-
ratori bibliotecari del terri-
Rimanere in contatto con la rete è
portante far comprendere
teristiche generali comu-
senz'altro una utile modalità per esse-
Dal 1993 al 1996 è stata
questo agli amministrato-
La biblioteca è fatta per
ni: il radicamento nel con-
re informati sulle iniziative nel campo
Presidente della Sezione
ri, che devono trasforma-
far leggere e per far cre-
testo della comunità, l'at-
quest'arco e queste frecce, dono di Eracle
sapere di me, dell'inganno subìto ad opera di quel
bastardo di Odisseo. Quale aedo potrà dire dime, del torto subìto, se nessuno mi è vicino.
CORO. Sappiamo anche noi, lo sanno tutti gli
Come potranno ricordarmi nei canti? Nessuno,
nessuno saprà ricucire le mie due piaghe ingiu-
monologo liberamente tratto da Sofocle
e pure Odisseo sapeva le ragioni del dono
ste: la ferita alla gamba e l'onta di una colpa che
ricostruito da Cesare Padovani
che ricevesti da Heracle sul monte Eta.
non è né mia né di Heracle.
L'Eroe disperato dallo strazio che pativa
Chissà se torneranno a riprendermi?
per quella camicia infuocata, dono di Deinaìrasua sposa,
CORO. Verranno a riprenderti, verranno Odisseo
[ Filottète, solo e dolente, si trascina la gamba
implorava di dar fuoco alla catasta su cui si buttò
ferita arrancando sulla costa nord-orientale dell'i-
promettendoti ancora una volta la guarigione
Voleva por fine al suo dolore, invocava la morte…
da parte di Macaòne, uno dei discepoli di
Tutti fuggirono, il figlio suo, Illo, piangeva
FILOTTETE. Più di cento lune, cento lunghe lune
e non obbedì all'ordine del padre.
Ma tu, attento a non cedere al ricatto.
sono trascorse, le ho contate ad una ad una, le
Solo tu, o Filottète, accendesti quel rogo.
Per la seconda volta ti inganneranno:
ho scrutate fino alle loro insospettabili differenze.
ponendo fine alle pene.
gli Atrìdi non vogliono salvare te,
ma ancora all'orizzonte nessun albero greco,
E fu così che tu ereditasti dalle sue stesse mani
ma bramano conoscere il nascondiglio
nessuna candida vela!
l'arco divino e le prodigiose frecce che tutti
dove tu hai posto al sicuro l'arco e le frecce di
Dove saranno, a quest'ora, i miei cari amici, i miei
ancora t'invidiano!
compagni di viaggio?
Tirèsia, indovino, vaticinò che solo con le armi di
Da lungo tempo oramai dovrebbero trovarsi sotto
FILOTTETE. Ma che mi giova questo dono per
Heracle Troia cadrà.
le mura di Troia. Forse l'avranno già conquista-
questa mia piaga, putrida e mordente che non mi
ta, o staranno ancora assediandola. E, chissà,
permette il sonno? […pausa…]
FILOTTETE. E' questo dunque il Destino? E'
se il caro Palamède ancora a petto nudo genero-
Dove ha origine dunque questa mia colpa? Che
questa l'Anànche? E' questa la Legge che sta al
samente combatte, o è ferito, o. no, morto no,
cosa mai dovrei espiare?
di sopra di tutti? E' questa quella mia strada che
non posso pensarlo, ad impazzire dal dolore
non posso non percorrere?
prima di me sarebbe suo padre, Nàuplio.
CORO. Fu la vendetta di Hera
Perché, perché mai accadono gli eventi?
E il biondo Pàtroclo, e Illo pavido figlio di Héracle
e per i sacrifici al dio marino che volevi tuo
per aver aiutato Heracle a morire. Euthanassìa!
che amavo come un fratello. e il caro
La regina dell'Olimpo avrebbe voluto
Solo con la mia piaga qui mi lasciarono!.
Neottolèmo?. Sì, Neottolèmo figlio del prodigioso
Lì, incontravi il rapido amore con Crisa, dolce
che Heracle soffrisse per sempre.
Achille. Con lui., ah quante galoppate su
regina del luogo,
Heracle, frutto stupendo dell'amore tra Zeus e
Ora, più che la ferita mi brucia l'anima per non
puledri privi di sella lungo la sterminata pianura
ma presso l'altare ti morse un serpente.
essere con qualcuno con cui parlare del mio
della Tessaglia, attraverso il bosco di Tempe ricco
Subito, allora, fosti condotto qui, a Lemno,
divenne l'oggetto della vendetta della consorte
dolore. [.pausa.]
d'alloro, fino alla foce del Penèo, fino al mare.
dietro consiglio di Odisseo, perché Macaòne ti
Anch'io come Heracle, come Ifigenia, come
fino alla casa di mio padre, a Melibèa, da dove si
avrebbe guarito.
Ma tu, tu l'ha aiutato a morire. Ecco la tua colpa!
Medea, ho un mio dolore, certo un dolore diverso
scorge appena la cima dell'Olimpo sempre
Ma proprio qui, a Lemno, l'inganno: venisti
Ed Hera ti ha voluto punire.
avvolta tra le nubi.
Ed ora, ora che mi resta di tutto questo?
con la tua putrida ferita, perché nessuno,
FILOTTETE. Perché si devono espiare le colpe
Questo mio straziante dolore alla gamba, che non
nessuno sopportava quel tuo odore.
mi dà tregua. E la mia disperata solitudine.
Solo, ti hanno lasciato, qui, solo con il tuo
Io ho aiutato un amico a morire. Non avrei potuto
assurdo inutile nome.
sopportare di sentirlo soffrire in eterno. Ho
CORO. Solo, ti hanno lasciato, solo con il tuo
ancora nelle orecchie i suoi lamenti.
nome: Filottète.
Perché espiare ?
Seguivi la flotta di Agamennone alla volta di Troia,
FILOTTETE. Già, il mio nome. [.pausa.]
con le tue sette navi e con i tuoi trecentocinquan-
Quale strambo dèmone, quale onomatùrgo beffar-
CORO. E' questa l'Anànche,
do suggerì all'orecchio di mio padre Peante il
un destino che non è né giusto né ingiusto,
Non era ancora all'orizzonte la baia troiana,
nome che porto: Filottète?
a cui sottostanno anche i Divini.
e tutti secondo gli accordi riteneste opportuna una
Filottète, già, questo mio assurdo nome: FI-LO-
E' questa la strada che non può non essere per-
TTE-TE, significa "colui che ama il possesso".
corsa nemmeno dai voleri divini
Chi approdava a Lemno, chi sugli isolotti vicini,
Ma quale possesso io bramerei? Aih, aih,.
perché Tenédo doveva essere l'ultima tappa.
[.pausa lamentosa.]
FILOTTETE. C'era un cantore imbarcato con noi
Tu, Filottète, ti fermasti a Crise, per rifornirti
Che cosa possiedo se non questa mia ferita? E
alla volta di Troia, Demòdoco: chissà se verrà a
da tutti. Unico. [.lunga pausa.]
Perché, se è in me, o se è con me, prima o poi
Ma che cos'è mai questo mio dolore ?
riuscirei a circoscriverlo, sarei capace di isolarlo
Non ditemi che è alghìa, non ditemi che è pathìa,
dal resto di me, troverei il modo di ritagliarmi nel
non ditemi che è una delle tante sofferenze, e
corpo uno spazio per pensare ad altro, per avere,
nemmeno che assomiglia alle molte infinite soffe-
pur soffrendo, un'aura di tregua e di sonno.
renze degli altri.
Ma se, invece, fosse il dolore ad avvolgermi.
Come ho inventato nuovi attrezzi per procacciar-
allora, allora sarei io, e tutto me stesso, ad
Antologia delle risorse internet
mi il cibo, occorrerebbe inventare una nuova
esservi racchiuso dentro! Allora lo saprei ancor
parola per dare un senso a quello che provo.
meno rintracciare, localizzare, isolare. Solo l'av-
vertirei.
Un'antologia di contributi per incontrare e approfondire i possibili rapporti tra letteratura ed emargina-
zione sullo sfondo dell'interesse per la documentazione in campo sociale ed educativo.
"E' la vita a scrivere le storie e la letteratura rappresenta la lente che mette a fuoco queste storie"
Che cosa mai potrà essere questo indicibile, mio,
Lo sentirei invadermi e compenetrarmi come
unico, muto dolore ?
un'entità esterna a me, impossibile da capire, da
Il materiale è organizzato rispetto a tre possibili chiavi di accesso al tema: gli autori, i generi, le esperienze
Spesso cerco di ascoltarlo, questo mio dolore.
direzionare, da medicare: in tal caso sarebbe lui,
(case editrici, biblioteche, scuole, associazioni …)
Cerco di localizzarlo, cerco di sapere dove si
quest'immenso male senza lamento, a tracciare il
trova, il punto preciso dove pulsa il suo cuore (ma
solco della mia anànche. Così, non proverei
A Quinnipak c'è Mormy tra gli altri. A Quinnipak le
che abbia un cuore?): se è nella piaga del pol-
nemmeno angoscia.
storie si intrecciano, si aggrovigliano in un tempo a-
paccio, oppure nel tendine del piede, o se da lì ha
nomalo e non si riesce più a dipanarle, piccoli mirag-
inizio per diffondersi lungo tutta la gamba, e su su
Ne sentirei l'odore, allora, senza puntare gli occhi
gi di ironia e tragicità. Perché a Quinnipak la diver-
fino alla coscia, all'anca, e quindi diramarsi al
alla sua ferita, come fosse un cielo grigio unifor-
sità e l'impotenza non spaventano nessuno.
braccio, alla mano, e ancora più su fino a rag-
me e sordo: anche scrutandolo, non saprei dove
giungere il collo e la cervice.
lampeggia il fulmine.
Il giovane Holden, di J.D.Salinger
Ma quel punto preciso non capisco mai dove si
Quel putrido odore che so di emanare, ma non
trovi: anche se parlassi con Macaòne, o con
sento perché è troppo mio, lo sentirei nell'aria cir-
Asclèpio in persona, loro stessi non saprebbero
costante, come una eredità ambientale, come un
Uno o due (o forse più) giovani Holden, di Mariange-
localizzarlo attraverso le mie descrizioni. Sì, puli-
guasto precedente, una discarica tossica che
la Giusti, pedagogista
rebbero il pus, mi fascerebbero la tibia, ma non
nemmeno l'Olimpo riuscirebbe a smaltire. Sì,
Quando si fa il mestiere dell'insegnante ad ogni nuo-
centrerebbero mai tutto il cuore di questo mio
proprio una condanna, una irreversibile condanna
vo anno scolastico si sa già che nelle nuove classi
ormai diffuso dolore.
ad uno stato di cose irrimediabili. Un enorme
dove ci troveremo a lavorare ci saranno uno, due,
accumulo di misfatti che, a richiesta, non rispon-
giovani Holden, ragazzi o ragazze la cui storia indivi-
Perché questo patire ormai mi prende tutto, a tal
derebbero mai alle mie domande:
duale si colloca al limite.
punto che anche il pensiero mi diventa doloroso.
Perché i figli odiano i padri? Perché si fanno a
Perché la letteratura? di Giovanna Di Pasquale
Frankenstein, di Mary Shelley
E tra questi tormenti disseminati, pulsanti dovun-
pezzi i nemici? Perché ci si abbandona? Che
que, la sofferenza s'ingigantisce quasi volesse
senso può avere questa stessa guerra?
dialogare con me. Ed è a questo punto che io la
Perché la letteratura per affrontare un percorso at-
L'adorabile creatura, di Nicola Rabbi, giornalista
interrogo: per sapere se il dolore sia in me, sia
Ecco perché non proverei angoscia per la mia
torno al tema della diversità?
Perché parlare di Frankenstein? Cosa ha a che fare
con me, oppure se il dolore, divenuto sofferenza,
sofferenza.
L'introduzione a "Il magico Alverman, racconti sulla
questo personaggio con l'emarginazione, con la di-
mi avvolga e mi compènetri.
Ma ne avrei paura.
versità, con il lavoro educativo? Parecchio, dato cheFrankenstein è diventato dal 1816 (anno della sua
Il cavaliere inesistente, di Italo Calvino
"creazione") ad oggi, attraverso le sue riduzioni ci-
nematografiche, un mito moderno della sua diver-
Vivere e amare il proprio corpo, di Maria Cristina Pe-
sità, quella rifiutata e perseguitata perché fa paura.
sci, medico, psicoterapeutaIl Cavaliere inesistente e lo scudiero come metafore
L'amante, di Marguerite Duras
dello sviluppo senso-motorio del bambino handicap-
pato. Il corpo, l'handicap, la diversità, le percezioni,
le sensazioni, le emozioni.
Prima di tutto donna, di Maria Cristina Pesci, medi-co, psicoterapeuta; Daniela Lenzi, psicologa
Castelli di rabbia, di Alessandro Baricco
Femminile e handicap: una terra di nessuno che fa-
cilmente diventa silenzio e si rende invisibile. Tanto
invisibile che l'idea di avventurarsi in questa terra
Mormy, di Marina Maselli, pedagogista
può sembrare, a prima vista, azzardata. E' azzarda-
to pensare al femminile per un mondo come quello
La letteratura intesa come luogo di rivisitazione del-
Sturgeon) che autori famosi affrontino l'handicap di-
L'esperienza della casa editrice Kabiliana di La
della disabilità, che si dibatte tra la ricerca di una
la vita quotidiana. Quotidianità è la dimensione in cui
rettamente. Molto spesso però possiamo intravede-
propria identità e il rifiuto di una discriminazione? Le
siamo immersi … dentro cui agiamo e reagiamo. Per
re nei mutanti l'ombra lunga dei diversi perseguitati,
parole di Marguerite Duras sembrano dare voce a
questa sua "naturalità ed ovvietà" è la dimensione
degli alieni. Se "i negri verdi" sono chiaramente la
Il gruppo di lavoro sulle biblioteche multiculturali del-
questi difficili interrogativi che forse desideriamo ri-
con cui facciamo più fatica a confrontarci; la com-
metafora del razzismo negli Usa, in altri fra coloro
la AIB associazione italiana biblioteche
prensione dei meccanismi che la sostengono è sot-
che vengono discriminati - telepati, longevi o sempli-
terranea, spesso non ricercata così come non è
cemente la bimba che nasce con 6 dita su un piede
Funes o della memoria, Intervista ad Umberto Eco
scontato il farli venire a galla. Da molti punti di vista
- quali altri roghi, oltraggi, apartheid possiamo deci-
(da AA.VV., Pensieri sulla fine dei tempi),
la quotidianità fatica ad affermarsi con valore, con
frare? C'è un racconto che mostra, quasi come in un
Aldo Bonomi, Il trionfo della moltitudine, forme e
senso e anche con piacere. Spesso è la rottura che
catalogo degli incubi, le 100 facce di questa intolle-
Scoperchiare il vaso di Pandora; un corso per inse-
conflitti della società che viene
in un qualche modo ci fa riprendere contatto con il
ranza. In The Wheels of God di Paul Darcy Boles si
gnanti organizzato dal Provveditorato agli studi di Ri-
quotidiano . nella quotidianità noi conosciamo infat-
parte dal paradossale spunto di rendere tutti handi-
ti anche la rottura dell'ordinario e del consueto: l'i-
cappati. Un giorno, senza un perché negli Stati Uniti
Togliere il coperchio al Vaso di Pandora per recupe-
Documentazione, spunti per una antologia letteraria,
gnoto e la paura, la malattia e la morte, la nascita dif-
ogni persona si sveglia senza piedi e con rotelle sot-
rare, attraverso alcuni miti mediterranei, le tracce
di Giovanna Di Pasquale, pedagogista, Andrea Pan-
ficile e la convivenza con essa. Le forme di questa
to le gambe. È comprensibile lo sconcerto generale
dell'uso degli stupefacenti, della manipolazione ge-
rottura si presentano a volte come evento inatteso e
ma poi tutto sembra andare per il meglio: non solo
netica, dell'inquinamento, della solidarietà, dell'ab-
Non è certo una gran novità affermare che spesso le
scioccante, a volte sotto il segno della cronicità e del
l'umanità si riorganizza ma i più magnificano questa
bandono, della paura per il contagio, della donazio-
cose più interessanti e significative su un determina-
non cambiamento e sono spiazzanti e difficili da in-
splendida evoluzione. Quando però un tal Ronald
ne degli organi, fino a scoprire le radici dell'ospitalità,
to tema non le troviamo tanto nei saggi, o nei ro-
Starr nasce con i piedi e dunque si accorge di come
della tolleranza. Ecco i conflitti tra i fratelli Apollo e
manzi, a volte, dedicati espressamente a quell'argo-
Partendo da queste riflessioni tra le molte valenze
sia difficile campare da diverso.
Artemide, i litigi tra i coniugi Era e Zeus, tra gli a-
mento, ma sulle e tra le righe di altri testi, che ci ca-
possibili, segnaliamo alcuni rimandi per noi partico-
manti Arianna e Teseo, Medea e Giasone; ecco la
pitano tra le mani, che leggiamo per altri scopi, ma-
larmente pertinenti rispetto al collegamento fra quo-
difficile ricerca dell'identità attraverso il mito di Narci-
gari in spiaggia a Rimini o in un prato a Cortina.
tidianità e letteratura: la letteratura come catalogo,
so e quello di Eros e Psiche, ed ecco il sangue infet-
Questo vale anche per la documentazione e per il
inventario del mondo; la letteratura come mediazio-
to donato da Nesso a Deianira, e persino l'affitto del-
suo utilizzo, la sua produzione, la sua organizzazio-
ne verso la vicinanza con la propria ed altrui espe-
l'utero per la nascita di Dioniso. Con questo metodo
ne, la sua circolazione in campo sociale o più speci-
rienza; la letteratura come dialogo.
si vuole restituire al mito la freschezza della sua at-
ficatamente nelle realtà interessate ai temi della di-
tualità attraverso dei confronti con i nostri comporta-
versità e dell'emarginazione.
Il romanzo giallo
Nuvole diverse, per un vocabolario dell'handicap a
fumetti, Di Stefano Gorla e Paolo Guiducci, giornali-
sti ed esperti di fumetti
Tutti i colori del giallo: possono i romanzi gialli contri-
Ormai è assodato che esiste una letteratura scritta e
buire ad una educazione interculturale?
una letteratura disegnata. Sul senso da dare a que-
Una esperienza del CD-Lei centro documentazione
sto secondo termine si è raggiunto un sentore co-
laboratorio educazione interculturale del Comune di
mune, almeno nel mondo del fumetto. La definizione
di letteratura disegnata è legata a Hugo Pratt, il papàdi Corto Maltese, che amava parlare in questi termi-ni del fumetto, sottolineandone il valore letterario e la
Scheda a cura di Andrea Pancaldi
Settore informazione - documentazione CSV Ferrara
propensione alla narrazione … è il fumetto, il diver-sabile dei media … un linguaggio che evoca, provo-
ca, interpreta … una voce per spostare continua-mente la linea di confine tra diversità e normalità.
Fatatrac, diversi libri diversi
La letteratura per l'infanzia
/hp2001-01/index.htm
Umano è, come la fantascienza racconta l'universo-
handicap, di Daniele Barbieri, giornalista
L'esperienza della casa editrice fiorentina Fatatrac
Le facce delle diversità nella letteratura infantile (e-
… facciamo un piccolo salto indietro nel tempo, co-
ditoriale), di Annalisa Brunelli e Giovanna Di Pa-
me conviene a chi si muove nella fantascienza. È
Kabiliana, la letteratura del confronto
difficile fino agli anni '70 (se si esclude il già citato
affrontato per poter poiaccettare e valorizzare la
Le vite di chi è
emarginato perchédiverso sono tutte
Personaggi? Ma la letteratura, diceva-
protagonisti: ecco come
degne di essere narrate.
mo, è importante anche
Ma, quando ci si prova, si
nel lavoro sociale.
scopre che è molto diffici-
letteratura, film e fumetti
Secondo Giovanna Di
le. Hanno tutti i presup-posti per riuscirci i gior-
No, persone Pasquale, pedagogista
del CDH, il Centro
raccontano il "diverso"
nalisti, ma quasi mai ci
Documentazione Handi-
provano. E anche i
cap di Bologna, "la lette-
Paola Springhetti (*)
romanzieri sembrano in
ratura è uno strumento
questi anni preferire altri
efficace ed emotivamen-
temi. La saggistica
per tutti un racconto di
Anche Sturgeon ci
te coinvolgente per rag-
invece produce tantissi-
cui si discute proprio di
di Nonna Papera, è un
degli anni Venti, era orfa-
Philip Dick, "Umano è",
giungere pubblici non
mo. Ma non racconta
po' tonto. "Il fumetto
nella contro cui tutti sem-
nel quale una donna
specialistici che riescono
storie, e invece è anche
comico ha il vantaggio di
bravano accanirsi. Dopo
aspetta il ritorno del
così ad avvicinarsi alla
di queste che abbiamo
Dal filone comico del
non buttarla mai sul pate-
un po' però diventava
marito dallo spazio. E
marginalità e capirla un
fumetto si possono trarre
tico - continua Cantarelli .
tutto stucchevole, super-
questo marito, che lei
po' meglio. Ma la usiamo
Però, guardandoci un po'
molti esempi: Asterix e
Qualche caduta di tono si
temeva, torna cambiato,
anche nel lavoro formati-
più attentamente attorno,
Obelix in fondo sono un
può trovare nelle storie,
Se si esce dal filone
tanto che se ne innamora
vo degli operatori, perché
scopriamo che le storie
nano e un gigante;
più che nei personaggi.
comico si trovano molti
di nuovo. Si scoprirà poi
non basta solo un sapere
della diversità ci sono, e
Gambadilegno è uno
Little Orfan Annie, prota-
che si tratta di un alieno
sono anche dense di
storpio; Ciccio, l'aiutante
gonista di un fumetto
"La scuola americana ha
che ha occupato il corpo
Testi noti come Il giovane
significati: soltanto che
trasformato dei disadat-
del marito morente. Ma
Holden di Salinger, o altri
magari appartengono a
tati in supereroi. L'Uomo
decidono di continuare a
meno conosciuti, come
generi considerati minori,
Ragno è timido e insicu-
vivere insieme. Perché in
certi racconti di Tonino
un po' snobbati.
ro; gli X-Men sono
fondo, osserva Barbieri,
Guerra, possono aiutare
Il fumetto, per esempio,
sostanzialmente degli
"la fantascienza è il luogo
a fare i conti con una
se ne occupa da quando
adolescenti discriminati
in cui esseri strani
realtà che fa paura. Ad
è nato: "Il primo, alla fine
per i loro poteri… Nei
scavano nelle pieghe del
esempio per capire che
dell'Ottocento, aveva per
Fantastici Quattro c'è la
nostro immaginario. E
usati in molti modi:
cosa è la relazione di
protagonista Yellow Kid,
figura della Cosa, essere
quello che ci insegna è
per la formazione
aiuto utilizzo Il diario di
il quale altri non era che
deforme, roccioso, ed è
che davanti a qualsiasi
degli operatori, ma
Jane Somers di Doris
un ragazzino basso,
uno dei personaggi più
cosa nuova siamo divisi
anche per la sensibilizza-
sentimenti ne suscita di
Lessing, in cui una donna
brutto, con le orecchie a
commoventi, perché in
tra paura e desiderio, ma
zione dei cittadini, oltre
anziana malata e una
sventola, che se ne
ogni storia si fa carico dei
la paura si può superare".
che nella scuola. E, a
E' nella scuola, in parti-
giovane e in carriera si
problemi che ognuno di
Theodore Sturgeon,
questo proposito, Guido
colare, che si rischia
incontrano e si aiutano
Era l'emblema di quello
noi incontra".
nella "Nascita del supe-
Armellini, che insegna
spesso di mettere in atto
reciprocamente. La lette-
che oggi chiameremmo
Altri generi che per le loro
ruomo" racconta la storia
Didattica della letteratura
processi di spontaneità
ratura, in fondo, ci aiuta a
emarginato, o almeno
di un cervello collettivo,
all'Università di Padova,
obbligata. "L'educazione
mettere a fuoco anche le
soggetto a rischio",
sembrano prestarsi parti-
una Gestalt che per fun-
avverte: "Quando si parla
alla tolleranza, alla lega-
nostre storie".
ricorda Loris Cantarelli,
colarmente a raccontare
zionare ha bisogno di
di letteratura ed emargi-
lità, al rispetto dell'altro,
esperto della rivista
il nostro rapporto con la
tutte le sue componenti:
nazione si corre il rischio
proposti come un dover
(*) da "Avvenire" del 1
"Fumo di China".
diversità sono l'horror e
una di queste è un idiota.
di fare di essa un uso
essere – ribadisce
giugno 2003
Cantarelli è uno dei rela-
la fantascienza. Di que-
"Ma alla fine, quello che
moralistico, cercando di
Armellini – rischiano di
tori al convegno organiz-
st'ultima si occupa
ci viene da pensare è che
trovare espedienti per
occultare il fastidio che
zato dal Centro Servizi
Daniele Barbieri, gior-
abbiamo una definizione
indurre negli studenti
l'altro ci dà, non offrendo
per il Volontariato che si è
nalista, curatore di anto-
di umanità basata su
buoni sentimenti. Ma
spazi per esprimerlo. Il
aperto ieri a Ferrara e in
logie per la scuola. Cita
l'obbligo di provare buoni
conflitto invece c'è, e va
che il volontariato entrasse nelle scuole per
cicli del mito greco e di come questo affronta di
parlare di bambini maltrattati, di handicap, di rac-
volta in volta i temi della solidarietà, della tolleran-
colta sangue, di legalità, di impegno ambientale o
za, della diversità.
Gamba di Legno
civico. Oppure che regalassero opuscoli, libri,
Se la mattinata del convegno ferrarese è stata più
video alle biblioteche di quartiere, o delle scuole,
centrata sull'emarginazione e sui generi letterari,
o che utilizzassero le loro sale per incontri e con-
la sessione pomeridiana ha affrontato il tema delle
Andrea Pancaldi (*)
ferenze. Tutte pratiche certamente positive anche
diversità attraverso l'appassionato intervento di
se non esenti da qualche rischio e contraddizione.
Elisabetta Bartuli, arabista all'Università Cà
Al CSV di Ferrara pareva invece che nulla di
Foscari di Venezia, che ha sottolineato quanto sia
"Coniugare letteratura, diversità ed emarginazione
Letteratura, diversità, emarginazione:
nuovo dovesse essere portato in biblioteca o a
ancora iconografica la rappresentazione che si ha
significa porsi in zona di confine, di meticciamen-
scuola, ma che queste, a ben vedere, avessero
del mondo e della cultura dei Paesi arabi (paesi
se ne è parlato a Ferrara, durante il
to. Così le linee che si intersecano nel convegno di
già al loro interno tutti gli strumenti e le occasioni
arabi, attenzione, non Islam…), sospesi ancora
Ferrara paiono a prima vista estremamente distan-
secondo convegno nazionale
per parlare e riflettere sui temi sopra citati.
troppo spesso tra palme, veli e cammelli e ad una
ti fra loro: si va infatti dalla fantascienza all'handi-
Bastava scavare un poco, o semplicemente soffiar
rappresentazione del ruolo della donna solo ed
su Documentazione e Volontariato.
cap, dal diverso nel mito al mito del diverso, dal-
via un po' di polvere, avere la pazienza di tirare
unicamente giocata su schemi di dominio e sotto-
l'horror alla letteratura araba, dalle biblioteche
Perché il volontariato
fuori maghi, orchi e lupi dalle favole, alieni ed
missione. Forte dalla Bartuli un richiamo ad
interculturali all'esperienza della letteratura per
extraterrestri dalle file degli "Urania" allineati negli
andare oltre ai classici, alla favolistica ed alla let-
ragazzi della casa editrice Fatatrac …"
ha bisogno della cultura per capire e
scaffali, di leggere con attenzione i miti greci o
teratura popolare per conoscere la letteratura
per parlare alla società
tante pagine di Italo Calvino, Marguerite Duras,
araba contemporanea come antidoto, anche, alle
Aluisi Tosolini, nella sua recensione nel sito
Mary Shelley, Marguerite Yourcenar… perfino i
paure di tanti per nuove calate di barbari. Hanno
www.scuolaer.it del convegno "Letteratura, diver-
fumetti, ancor spesso oggetto di ostracismo nelle
concluso il convegno gli interventi di Vanna
sità, emarginazione" (organizzato a Ferrara il 31
scuole e nelle biblioteche, traboccano di diversi,
maggio scorso dal locale Centro Servizi per il
Volontariato – CSV), individua bene la zonain cui il convegno intendeva collocarsi: il
Rappresentare le diversità
La letteratura, ha ricordato Giovanna Di
Confine; parola magica e contempo-
Pasquale nel suo intervento dedicato al rap-
raneamente temuta. Il confine separa
porto tra letteratura e lavoro sociale, "…
ma al tempo stesso unisce, connette
rappresenta la lente che mette a
con ciò che ci pare altro da noi.
fuoco le storie della vita. E' unalente particolare capace di pro-
Letteratura, luogo d'incontro
durre una forma di comprensio-
E per un volontariato troppo spesso
ne nell'esperienza degli altri, in
impegnato a riflettere ed organizzare su
particolare quando quest'ultima
ciò che capita nelle proprie "piazze", nel
ha segni e tratti tali da costruirle
"centro" delle proprie "città" (i servizi attivati, il rap-
intorno un recinto di diversità". E lungo
porto con l'Ente locale, le relazioni interpersonali,
questo che può essere definito il filo rosso
il collegamento tra i gruppi…) è salutare ogni tanto
del convegno si sono dipanate le relazioni di
andare a sedersi sui propri confini, là dove i temi,
Daniele Barbieri sulla rappresentazione
le esperienze, le dinamiche lo separano ma al
della disabilità nel romanzo di fantascienza
tempo stesso connettono con ciò che gli sta
(… tra alieni e alienati il passo è breve…), di
attorno, che lo alimenta e, in fondo, lo giustifica.
Loris Cantarelli, redattore di "Fumo di
Se con il I° convegno nazionale su Volontariato e
China", che ha ripercorso la parabola del
documentazione del 2001 il CSV di Ferrara aveva
volontariato da una parte, e di due soggetti, le
fumetto italiano e straniero raccontando
voluto porre attenzione alle strutture, i centri di
biblioteche e la scuola dall'altra, che possono
anche gustosi aneddoti come quello relativo
documentazione e i CSV che nel panorama attuale
essere formidabili partner del volontariato, e dei
ad uno dei personaggi disneyani più cono-
si occupano, più gli uni che gli altri, di documenta-
CSV in particolare, nella diffusione di quella cultura
sciuti, Gambadilegno, che ai nostri giorni lo
zione, col secondo convegno si è voluta identifica-
della solidarietà e della responsabilità personale e
è solo di nome, mentre inizialmente lo era
re una zona di confine, la letteratura appunto.
di cittadinanza, che sempre fa capolino allorché il
anche di fatto. Molto applaudito l'intervento
Letteratura come ideale luogo di incontro che
volontariato parla di sé.
di Cesare Padovani, semiologo riminese,
potesse intrecciare gli interessi e le attività del
Per fare questo, ai più, parrebbe più ovvio e logico
che ha condotto il pubblico attraverso i vari
Cercenà, scrittrice per l'infanzia, che ha illustrato
sociale, il programma ed il documento preparato-
le tante iniziative della casa editrice fiorentina
rio del convegno ed una ricca antologia delle
Fatatrac, e di Chiara Rabitti della Associazione
risorse disponibili in Internet sul rapporto tra lette-
Italiana Biblioteche che ha raccontato l'esperien-
ratura ed emarginazione.
za del gruppo di lavoro della AIB sui temi dellebiblioteche multilingue e multiculturali.
(*) da "Rivista del Volontariato" n. 7/8 luglio/agosto 2003
Il fare e l'approfondire
Un convegno indubbiamente denso, molto recen-
sito sia sul versante sociale che culturale, e che a
posteriori forse si può dire si sia spinto anche al di
MOSAICO Periodico di informazione del volontariato edito
dal Centro Servizi per il Volontariato di Ferrara
là del confine sopra evocato, registrando un forteafflusso dal mondo della scuola e delle bibliote-
Numero 4 – Dicembre 2003 – Anno 6 – Reg. Trib. di Ferrara n.
che, mentre più sparuta è stata la rappresentanza
8 del 4/5/98
Direttore responsabile: Vito Martiello
dei volontari o degli operatori sociali in genere, a
Sede di direzione: 44100 Ferrara – P.le Kennedy, 2 (c/o Centro
riprova di una attenzione ancora limitata del volon-
Servizi per il Volontariato) – Telefax: 0532/765728
tariato ad accompagnare l'impegno sociale con un
Internet: www.csvferrara.it
parallelo e attento lavoro culturale che ha anche
Redazione: Francesca Gallini, Pierluigi Guerrini, Stefania Guerrini,
Vito Martiello, Andrea Pancaldi, Alberto Poggi, Enrico Ribon
nelle pratiche di documentazione uno dei suoi nodi
Hanno collaborato: Daniele Barbieri, Elisabetta Bartuli, Loris
di lavoro centrali. Troppo spesso ancora nel volon-
Cantarelli, Paola Castagnotto, Vanna Cercenà, Rita Cinti Luciani,
tariato cultura del fare e cultura dell'approfondi-
Giovanna Di Pasquale, Patrizia Lucchini, Cesare Padovani, Chiara
mento sono viste come difficilmente conciliabili,
Rabitti, Paola Springhetti
Progetto Grafico: Studio Gualandi – Stampa: Tip. Sangiorgio Lit.
ma questo in parte è noto e questa stessa rivista
lo aveva già sottolineato nella presentazione del
Tiratura: 2500 copie
convegno apparsa nel numero di aprile.
Le immagini di questo numero: pagg. 1/3 Max Ernst, Il Capricorno;
Per ogni ulteriore approfondimento sui temi del
pagg. 5, 22, 51 E.C. Segar; pagg. 6, 7, 40, 41 Jacovitti; pagg. 8, 18, 19, 56
M. C. Gaimes; pagg. 16,17, 55 W. Disnay; pagg. 20, 21 R. Smythe; pag. 32
convegno rimandiamo al sito del Centro Servizi
I. Penn, Donne Guedras; pagg. 26, 27 Il gladiatore mancino (I° sec. a.C.);
per il Volontariato di Ferrara (www.csvferrara.it)
pag. 31 Calligramma speculare sciita; pag. 34 H. Vernet, L'arabo narratore;
nel quale potete trovare una ricca sezione dedi-
pag. 46/48 Bestiario fantastico; pag. 50 B. Kane; pagg. V. Hugo, Apparizione
cata ai temi della documentazione in campo
dei musicisti; pag. 53 A. Uderzo;
Source: http://informa.comune.bologna.it/iperbole/media/files/convegno_letteratura_ed_emarginazione_csv_ferrara_atti_mosaico_n4_12_2003.pdf
Bull Cancer 2004 ; 91 (5) : E 81-112 Resistance to microtubule-binding agents Resistance to Microtubule-Targeted Cytotoxins in a K562 Leukemia Cell Variant Associated with Altered Tubulin Expression and Polymerization Charles Dumontet, Jean-Pierre Jaffrezou, Etsuko Tsuchiya, George E. Duran, Gang Chen, W. Brent Derry, Leslie Wilson, Mary Ann Jordan, and Branimir I. Sikic
Journal of Medicine V O L U M E 3 3 5 N U M B E R 2 3 EFFECT OF ATENOLOL ON MORTALITY AND CARDIOVASCULAR MORBIDITY AFTER NONCARDIAC SURGERY DENNIS T. MANGANO, PH.D., M.D., ELIZABETH L. LAYUG, M.D., ARTHUR WALLACE, PH.D., M.D., AND IDA TATEO, M.S., FOR THE MULTICENTER STUDY OF PERIOPERATIVE ISCHEMIA RESEARCH GROUP*