Mosaico xpress 2







Periodico edito dal Centro Servizi per ilVolontariato - Ferrara Sped. in A.P. Comma 20/c art.2 Legge 662/96 Filiale di Ferrara 4
Un convegno su
letteratura e diversità
CSV Ferrara - Settore Documentazione Questo numero spe- versità, emarginazione. I e Volontariato', tenutosi il ciale di "Mosaico" generi, le esperienze", il 31 maggio 2003 a Ferra- contiene gli atti del secondo convegno nazio- ra. L'iniziativa ha visto la convegno "Letteratura, di- nale su ‘Documentazione partecipazione numerosadi persone appartenenti almondo della scuola, dellebiblioteche e del volonta-riato.
Nell'anno europeo dedi-cato alle persone con di-sabilità, questo convegnoè stato promosso dal CSVdi Ferrara con l'obiettivo distimolare un percorso diriflessione e di studio sultema delle diversità. Chi èil diverso? Ma, soprattut-to, ‘diverso da chi?' Le no-stre reazioni di paura neiconfronti di chi presentaun deficit fisico o una ma-lattia mentale hanno radiciantiche. Come ci spiegaCesare Padovani, esisteun'archeologia del mondodell'emarginazione. Il mitonon è una favola, ma untessuto permanente e at-tualissimo in cui ricaviamodi volta in volta i nostri vis-suti. Pensiamo al perso-naggio del ‘Minotauro',metà uomo metà animale,confinato nel cuore del la-birinto perché non vengavisto dagli altri. La prima‘apartheid' risale quindi aquasi tremila anni fa e an-cora sopravvive nella so-cietà contemporanea.



La letteratura è intrisa dipersonaggi ‘diversi', e CSV Centro servizi volontariato di Ferrara
può costituire un efficace in collaborazione con strumento di mediazione Assessorato alla Cultura della Provincia di Ferrara tra chi scrive e vive la si- Comune di Ferrara Associazione CDH Bologna tuazione di sofferenza e convegno su
chi ascolta. Ogni giorno Con il patrocinio di le immagini televisive di Regione Emilia Romagna guerra e di malattia ci tra- letteratura ed
Amministrazione Provinciale di Ferrara Comune di Ferrara La lettura di un libro è in- I.B.C. Soprintendenza per i beni librari e documentari vece un processo lento, Rete Nephila dei Centri di documentazione sociale che dà la possibilità di ri-flettere e di scegliere fino DOCUMENTAZIONE E VOLONTARIATO a che punto vogliamo II° convegno nazionale coinvolgerci nella storia.
Ferrara, Sabato 31 maggio 2003 Negli atti del convegno Ore 9,30 – 17,30 gli autori ci guidano in un Auditorium Santa Monica, via Bovelli, 3 viaggio attraverso i gene-ri letterari poco esplorati, SPERIENZE all'interno delle qua- quali la fantascienza e la letteratura araba, e i lin- li questa attenzione reciproca tra I GENERI, LE ESPERIENZE"
guaggi narrativi più mo- Una delle logiche di lavoro che si cerca di concretarenell'esperienza del settore letteratura ed emarginazione, tra derni, come il fumetto, Mattina 9,30-13,00 documentazione del CSV sociale e culturale, si è concreta- ma anche attraverso il Coordina i lavori di Ferrara è quella di occuparsi degli racconto delle esperien- Paola Castagnotto, Assessore ai Servizi alla persona,
aspetti culturali dei temi legati all'e- Il convegno vuole soprattutto ri- ze di chi si è organizzato sociali e sanitari del Comune di Ferrara marginazione, e di farlo "tenendo un concretamente attorno al Apertura lavori e presentazione dell'iniziativa piede nel sociale ed uno nel cultura- - al mondo delle biblioteche per
rapporto tra libri, diver- Vito Martiello, coordinatore CSV Ferrara
le", ovvero cercando di proporre un attivare collaborazioni tra i Centri sità, emarginazione, co- Rita Cinti Luciani, Assessore alla Cultura della
di documentazione operanti in me l'Associazione Italia- "lavoro di spola" tra soggetti, ambiti, Provincia di Ferrara; na Biblioteche e la casa temi del lavoro sociale e di quello campo sociale e le strutture di editrice Fatatrac.
"Tra sociale e cultura. La letteratura e il lavoro - al mondo della scuola, perché
sociale", Giovanna Di Pasquale
Questo nella convinzione che gli in- possa sottolineare ai propri allievi "Umano è: come la fantascienza racconta il pianeta quanto i programmi scolastici handicap", Daniele Barbieri
trecci tra strumenti e culture specia- "Il fumetto e l'emarginazione", Loris Cantarelli
lizzate da una parte, e strumenti e "confinano e sconfinano" spesso "Il diverso nel mito, il mito del diverso", Cesare
culture di taglio più generale dall'al- e volentieri nell'ambito della mar- tra, rappresentino una positiva mo- dalità di lavoro, evitino la separazio- - ai volontari e ai Centri di docu-
Pomeriggio 14,30-17,30 ne del sociale dagli altri ambiti della mentazione e CSV perché pro-
Coordina i lavori società, sollecitino le persone a non pongano con competenza le spe- Patrizia Lucchini, Responsabile Ufficio Biblioteche
percepire come estranee le realtà cificità delle varie realtà dell'emar- Assessorato alla cultura della Provincia di Ferrara dell'emarginazione, ma a ricono- ginazione, ma contemporanea- scerne radici e tracce anche nella mente ne sottolineino i fili comuni "La letteratura e i fenomeni migratori: voci dal propria personale cultura ed espe- che le legano alle culture ed alle e- mondo arabo", Elisabetta Bartuli
sperienze di tutte le persone e cit- "L'editoria per bambini e ragazzi e la tematica della rienza di vita.
marginalità: l'esperienza della casa editrice Fatatrac", Da qui l'idea di dedicare un secondo "Il gruppo di lavoro per le biblioteche interculturali della convegno al tema del rapporto tra AIB", Chiara Rabitti
"Letteratura ed emarginazione",centrando l'attenzione su alcuni GE-NERI paradigmatici delle realtà dellamarginalità sociale, e su alcune E- le aspirazioni e dei desideri.
immagini. La parola elabo- cogliere nella complessità Introduzione d'apertura al Convegno Le semplificazioni contem- rata nel racconto, nell'arti- le differenze. E' necessario poranee si codificano in tali colazione della memoria, interpretare e leggere le nella ricostruzione delle differenze, riflettere sul si- e presentazione
E' difficile trovare la soluzio- memorie dà la possibilità di stema dei segni e dell'ela- ne univoca sulla comples- non farsi soffocare dall'e- borazione delle memorie, sità. Essa va gestita e af- motività delle immagini. Vi- sulle tecniche del racconta- diversità,
frontata provando ad inve- viamo in una società che re e del raccontarsi e il sen- stigare le ragioni culturali e produce molto pathos, sia- so che ancora oggi questo psicologiche sedimentate mo sommersi dalle imma- ruolo ha rispetto al dovere Rita Cinti Luciani (*)
nella cultura personale e gini, le immagini drammati- di gestire la complessità nella cultura collettiva di un che di chi soffre, la morte in fatta di tante diversità, e popolo, che viene tradotta diretta, di una televisione quindi di diritti a tante diver- I generi, le esperienze" nei segni, nelle parole attra-
scandalosa che preferisce verso cui quella cultura si è raccontare gli stati d'ani- espressa e si esprime. In- mo, trascurando gli stru- (*) Paola Castagnotto è
Paola Castagnotto (*)
vestigando quella cultura menti per un'elaborazione Assessore ai Servizi alla forse si possono provare ad e una lettura in termini di Persona Sociali e Sanitari aprire spazi di confronto un interpretazione dei costu- del Comune di Ferrara redo sia originale e sociale, le buone prassi, i una situazione considerata po' più ampi. Il convegno di mi, delle proiezioni future di in controtendenza la sensi di colpa di tutti per le e affrontata come quella oggi costituisce un momen- un popolo, di un popolo ci- scelta di affrontare i condizioni ancora difficili di dell'immigrato, una condi- to di riflessione che può te- vile e ricco di storia come il temi delle diversità, legate chi soffre la disabilità. Per zione riduttiva semplificata nere aperta e alta la que- nostro. L'immagine aboli- a condizioni di disabilità o di affrontare i rischi bisogna volentieri nella definizione stione della complessità, sce lo sforzo di riflettere emarginazione per discri- accettare la sfida delle "è un disabile". La persona grazie al contributo di per- sulle vicinanze e sulle di- minazioni culturali, razziali, complessità. A Ferrara ab- perde un nome, un cogno- sone che hanno esaminato stanze, la parola scritta lo etniche o religiose, in una biamo intitolato il 2003 ‘Ol- me, un suo percorso di vita, le forme di espressione cul- consente. La parola aiuta a Vorrei portare un breve saluto e un messaggio.
società che alimenta quoti- tre i diritti, pensare anche ai forse anche una sua proie- Abbiamo ritenuto, come Provincia, di collabora- turale, i generi letterari, le desideri'. Cerchiamo di an- zione di desideri e di stati re alla realizzazione di questo convegno in quanto esperienze letterarie parti- L'esplorare questi temi al di dare un poco oltre al tema d'animo, di voglia di conflit- riteniamo fondamentale che da più parti e con ac- colari. Il diritto alla diversità fuori dei campi delle prati- del diritto. I desideri con- tualità e di voglia d'integra- centi diversi si approfondiscano la ricerca e la ri- è il diritto principale. Chi IN QUESTO NUMERO
che sociali rappresenta una sentono di poter vivere la zione. "E' un immigrato"… soffre condizioni di emargi- flessione sui complessi rapporti che intercorrono sfida etica e culturale. La dimensione della comples- eppure si chiama Alì, tra la letteratura, i filoni e i generi culturali di varia ti- sità a pieno titolo. La situa- Mohammed, ha una propria nazione o subisce le conse- Sezione Documentazione pologia e un tema delicato e difficile come l'emargi- zione del disabile spesso è ricchezza culturale, ha del- guenze di un proprio stato del Centro Servizi per il Vo- Un convegno su letteratura e diversità; percepito come diverso non nazione, nelle sue diverse connotazioni. Perché un convegno su letteratura ed emarginazione? lontariato di Ferrara ha cer- deve tanto rivendicare di Il convegno, organizzato dal Centro Servizi per il cato di affrontare la temati- vedere soluzioni parziali Volontariato di Ferrara, giunge quest'anno alla sua ca della diversità con gli della propria vita, ma il dirit- ATTI DEL CONVEGNO seconda edizione, con l'obiettivo di esplorare, con strumenti propri: l'elabora- to di essere inserito in una PRESENTAZIONE (4) l'intervento di esperti della materia, l'intricato e affa- zione del linguaggio, della società che decide di go- Introduzione d'apertura; Apertura lavori.
parola, della lettura dei se- scinante mondo della letteratura che si esprime vernare la complessità e di RELAZIONE INTRODUTTIVA (6) gni, la ricomposizione delle Tra sociale e cultura.
spesso attraverso quei generi ingiustamente defini- riflettere sulle chiavi inter- memorie, ruolo importante pretative, ossia sul rapporto ti di serie B. Si tratta di tutta la produzione che va affidato alla letteratura, la ri- Umano è; Il fumetto e l'emarginazione; che l'elaborazione dei se- dal giallo all'horror, alla fantascienza, alla stessa Il diverso nel mito; La letteratura e i fenomeni migratori.
lettura del quotidiano e la gni e delle parole ha rispet- narrativa per ragazzi e bambini, individuando all'in- LE ESPERIENZE (38) trasposizione del quotidia- to alla quotidianità.
terno dei variegati e multiformi contenuti narrativi il Introduzione alla seconda sessione; no in segni trasmissibili e La letteratura è l'elabora- L'editoria per bambini e ragazzi; filo rosso, il tema comune della diversità e dell'e- comunicabili. La letteratura zione della quotidianità. Es- Il gruppo di lavoro per le biblioteche interculturali.
è uno strumento di elabora- sa può rendere possibile, a La giornata di oggi porterà contributi anche sul ver- zione della cultura.
chi la utilizza e a chi la con- Per proseguire lo sviluppo del rapporto di collaborazione sante delle esperienze in cui si è concretizzata in Il 2003, anno europeo delle sidera uno strumento con- questi anni l'attenzione alle diverse culture, alle vo- persone disabili, è un anno creto e non solo un'elabo- molto rischioso. Il rischio razione astratta, ricostruire ci provenienti da lontano ed entrate a far parte a Il lamento di Filottete; Antologia delle risorse Internet; che si corre è il mettere in distanze e vicinanze, forse pieno titolo della nostra vita quotidiana. Mi riferisco Personaggi? No, persone; Gambadilegno e gli altri un'icona tutte le nostre buo- meno condizionate emoti- alla scelta, compiuta da numerose biblioteche pub- ne intenzioni: l'integrazione vamente dal pathos delle bliche in Italia, a favore della multiculturalità, della presenza nelle proprie offre in un qualche modo una debole fiammella che zione di limite, di una pre- non è facile inoltrarsi e raccolte di testi in lin- una rivisitazione delle sto- perlomeno ci consente di senza ingombrante, non che tendiamo a rimuove- gue diverse dalla no- rie, le storie della nostra vedere che quella zona è solo per chi vive diretta- re, appunto come dice stra, dell'attenzione alle quotidianità più o meno lì e di non dimenticarlo".
mente quella situazione, Marias. Ci si dimentica espressioni culturali vicina. Essa ci permette, Nel nostro lavoro la zona portate da gruppi e mi- se ovviamente siamo di- d'ombra a cui Marias fa ri- noranze oggi larga- sponibili, di arrivare ad ferimento è rappresentata La letteratura e mente presenti nel no- una qualche forma di riap- dalla presenza di un defi- stro paese. E' questo propriazione di queste cit nella vita di un indivi- sta situazione.
un terreno di sviluppo storie. Scrive Ferdinando duo. Queste condizioni il lavoro sociale Camon: "la storia classifi- possono dare la sensa- ca, sistema e allontana. Il che andrà sicuramente racconto resuscita, riani- potenziato e arricchito, Giovanna Di Pasquale (*)
ma, attualizza". Nell'e- sul quale le istituzioni strema sinteticità di que- dovranno portare un si- sto passaggio emerge co- Voglio condividere con me molto stringente il ri- La Provincia di Ferrara voi questa riflessione che chiamo alla dimensione da anni opera nel setto- nasce proprio dalla do-manda "perché la lettera- del racconto, delle storie re dello sviluppo del si- tura ha qualcosa da dire come apertura di una pos- stema bibliotecario e al lavoro sociale e quale sibilità di compartecipa- della rete dei servizi tipo di valenza usiamo zione verso l'esperienza informativi diffusi sul degli altri. E' come se la perché essa risulti poi territorio. Credo che la letteratura diventasse una uno strumento efficace".
crescita di attenzione e sorta di lente di ingrandi- Sono tre le valenze princi- la messa a disposizio- mento che ci permette di pali che la letteratura ha ne di risorse a favore vedere empaticamente rivestito in questi anni nel- della biblioteca multi- la nostra esperienza di la- culturale debbano ve- In base al lavoro svolto voro. La prima è rappre- dere impegnate le am- dal CDH in questi anni, sentata dalla letteratura ministrazioni locali, a l'esperienza che ho in come uno strumento, una partire dalla nostra, alla mente possiede dei tratti strada, un percorso di quale spetta l'importan- particolari. Si tratta di comprensione non inevi- te compito di coordina- un'esperienza che corre il tabile, ma possibile. La re e programmare gli rischio di essere messa in Il Centro Documentazione volta a chi, insegnante, o- seconda valenza è più le- interventi e le risorse in un recinto, di essere eti- Handicap di Bologna peratore o educatore, af- gata alla dimensione del- materia di beni culturali chettata, di essere molto (CDH), per cui lavoro da fronta quotidianamente i la letteratura come dialo- banalizzata e stereotipa- e quindi anche di biblio- molti anni, utilizza spesso temi della relazione d'aiu- go, quindi come possibi- ta, perché è l'esperien- teche, e che certo non i linguaggi letterari, sia per to e di cura. Anche se ci lità di andare verso, di za della diversità. Mi si sottrarrà a questa quanto riguarda il lavoro sono moltissime altre di- passare attraverso. La faccio aiutare ancora nuova affascinante sfi- legato all'informazione e scipline, forse più vicine ai terza parola chiave è l'a- una volta da uno scrit- alla documentazione, sia temi del lavoro sociale, scolto, quasi una contrap- tore contemporaneo, per quanto riguarda le atti- quali la pedagogia, la psi- posizione: accanto alla di- Marias, che forse ci può (*) Rita Cinti Luciani è
vità di formazione. In que- cologia, la sociologia, ab- mensione della parola è dare uno spunto prezio- Assessore alla Cultura sti anni gli operatori del biamo scelto e scegliamo stata per noi fondamenta- so. Marias scrive: "Esiste della Provincia di Ferrara CDH hanno usato la lette- la letteratura perché sia- le la dimensione dell'a- un'enorme zona d'ombra, ratura sia per produrre dei mo convinti che questo ti- in cui solo la letteratura e percorsi di approfondi- po di scelta metta a fuoco Ripartirei dalla prima va- l'arte in genere possono mento, in particolare attra- un bisogno che, probabil- lenza, ossia la letteratura penetrare, e di certo non verso il lavoro di redazio- mente, altri strumenti di- come percorso di com- per illuminarla o rischia- ne della rivista "Accapar- sciplinari, pure importanti prensione. La letteratura rarla, ma per percepirne lante", che all'interno delle e che hanno un loro ruolo, offre degli straordinari in- l'immensità e la comples- proposte di formazione ri- non riescono a cogliere.
contri con le narrazioni, e sità. E' come accendere che quelle zone ci sono; che permette comunque a colmare quel bisogno sperimentiamo, quindi, di tenere aperto il colle- di partecipazione emoti- l'impossibile impresa di gamento con le realtà di- va che spesso chi lavora tenere lontano dalla no- verse, più lontane, più e- in questo campo ha den- stra vita i continui richia- stranee a noi. Il terzo aiu- tro. Il lavoro educativo e mi al limite, alla mancan- to che ci può venire dalla il lavoro nel sociale im- za, alla difficoltà. Tendia- letteratura come media- pongono anche una di- mo a relegarli nell'espe- zione è proprio il poter mensione emotiva molto rienza degli altri. Proprio mettere un terzo elemen- forte che la letteraturapuò, diciamo, far venir in questo senso la lette- to tra noi e gli altri e le fuori in maniera filtrata ratura diviene non solo storie degli altri a cui stia- senza però negarla. Allo- uno strumento di com- mo assistendo: il terzo e- ra, quando la letteratura prensione, ma uno stru- lemento è costituito dalla continua a fare il suo mento di mediazione che storia stessa. Questo mestiere, proporci delle può aiutare ad avvicinar- meccanismo funziona in belle storie, farci ascolta- si a realtà che sono più modo simile per tutti, an- re delle storie che a- difficili di altre e che per che per i bambini quando vremmo anche desidera- certi aspetti mettono be- ascoltano attraverso le to scrivere, metterci in ne in luce quella com- fiabe o i racconti cose comunicazione con qual- plessità che noi tutti vi- molto difficili e molto inte- dere di attraversarlo, co- stante la forza della paro- quella singola persona, serci della persona disa- realtà, non banalizzare la cosa di molto lontano da ressanti per loro, ma an- sì come la letteratura può la scritta, del racconto uomo o donna che sia, e bile, col voler essere del- complessità, vedere, ol- noi, allora credo che In questo senso la lette- che molto dure. C'è biso- essere un ponte di dialo- che si ferma e che ci in- in questo senso noi cre- le persone disabili che è tre le apparenze stereoti- possa anche aiutare chi ratura diventa strumento gno che la storia fornisca go, però occorre volerlo.
troduce in mondi che non diamo risieda poi la sua una parte estremamente pate della categoria, la per mestiere non si oc- di comprensione perché un contenitore, che la L'idea della letteratura conosciamo, ma ci deve forza, nel non volere es- persona nella sua inte- cupa di letteratura in opera una mediazione.
storia abbia un inizio e come rivisitazione della essere anche uno spazio sere un'indicazione pre- In questi ultimi anni tanti senso stretto.
In quale modo? Intanto una fine, affinché sia vita quotidiana, che è si- dato dall'ascolto.
scrittiva, nel non volere racconti, testimonianze, La letteratura, nell'espe- essa ci permette di stare possibile accettare ed a- curamente una grande Per la realtà del mio cen- dire tutto attorno alla di- racconti di vita delle per- rienza della nostra Asso- vicini ma anche allo stes- scoltare cose non sem- ricchezza da questo pun- tro di documentazione, sabilità, o al vivere una sone disabili ci dicono ciazione, ha supportato il (*) Giovanna Di Pasqua-
so di mettere una distan- plici. In questo modo la to di vista, presenta dei questa dimensione del- situazione di difficoltà, anche questo, racconta- nostro lavoro, che è un le, pedagogista, è nata e
za rappresentata dalla letteratura diventa un rischi. Occorre avere in l'ascolto negli anni ha si- ma nel proporre una sto- no di un cammino che è lavoro a cavallo tra la di- vive a Bologna. pagina, dalla trama del mente che la quotidia- gnificato dare molto spa- ria particolare, che pro- fatto sicuramente di diffi- mensione culturale, so- Si occupa di formazione e racconto. Attraverso le Il ponte è un collegamen- nità, così come è il ser- zio alle testimonianze, a prio per questo va ascol- coltà e di limite, ma è fat- ciale, educativa, a patto progettazione in campo e- storie, attraverso gli au- to, ma è anche qualcosa batoio fondamentale del- quel versante della lette- tata, per poter essere in to anche di molta voglia di non diventare una via ducativo per conto di Con- tori che più amiamo, at- che va attraversato, e la nostra vita, può anche ratura che è fortemente un qualche modo non di- di dire ad alta voce quel- d'ammaestramento, uno traverso i libri in cui ci quindi è un simbolo colle- essere la nostra gabbia, legato alla dimensione co compresa, ma almeno lo che si è, che si sa fare, strumento pedagogico di E' collaboratrice del Cen- siamo riconosciuti, in gato alla nostra respon- qualcosa in cui ciascuno del racconto autobiogra- avvicinata. E quindi in che si vorrebbe fare, insegnamento, ma quan- tro documentazione han- realtà accettiamo anche sabilità. Per questo la let- di noi si richiude, io con il fico. La testimonianza si questo senso abbiamo quindi i diritti ma anche i do continua ad essere dicap di Bologna nell'am- il confronto con le situa- teratura ci offre delle mio quotidiano, tu con il propone come una forma lavorato molto sul rac- desideri. Rispetto all'idea sostanzialmente sé stes- bito delle attività di forma- zioni difficili, con i pas- possibilità che non sono tuo, magari molto diversi di apertura, di ponte fra conto autobiografico, di letteratura come ascol- sa. La letteratura funzio- zione e documentazione saggi aspri della nostra scontate: si tratta di una e distanti. Su questo chi vive direttamente una perché esso permette to, quindi ascolto delle na nel lavoro educativo, vita. Attraverso la forma scelta in cui dobbiamo punto la letteratura ci situazione e chi non co- proprio di stare vicino testimonianze, ma ascol- funziona nella formazio- mediata riusciamo a sta- essere presenti, sia nella spiazza poiché essa è nosce quella situazione cercando di comprende- to anche di una situazio- ne, proprio quando conti- re, a non scappare. Nello nostra disponibilità ad u- davvero il territorio dei sulla propria pelle, ma le re quello che ognuno di ne che non conosciamo nua ad essere buona let- stesso tempo siamo vici- sarla, sia nella convinzio- destini incrociati, del me- si può avvicinare attra- noi non vive direttamen- e che come spesso ac- teratura, quando conti- ni pur prendendo in un ne di usare uno strumen- ticciato, un qualcosa che verso l'ascolto. La testi- te. Quindi permette fra cade perché non è cono- nua a fondarsi sul piace- certo modo le distanze, to efficace. Il ponte mi l'altro, soprattutto per sciuta può metterci pau- re di dare e ascoltare, un sconvolge le abitudini e monianza è una strada possiamo decidere di fer- sembra un'immagine quanto riguarda la disa- ra, ha significato sostan- piacere che è un piacere ci fa davvero andare ver- molto forte proprio per- marci nella lettura, pos- molto esemplificativa bilità, di entrare in contat- zialmente questo, accet- reciproco di chi scrive so territori che non cono- ché ogni testimonianza è siamo chiudere le pagine della letteratura come to non solo con le parti tare di confrontarsi con i per essere letto e chi sciamo e che ci possono diversa dalle altre, la te- di un libro e possiamo dialogo. Il ponte mette in difficili di cui abbiamo già territori anche più difficili legge per aggiungere del spronare a ricercare un stimonianza non si pro- detto, ma anche con tutte della nostra quotidianità, suo a quello che legge.
smettere di ascoltare. E comunicazione le perso- dialogo. Affinché ci sia pone come un modello, le parti di potenzialità e di permettere di vedere le Quando è così funziona, questo costituisce una ne, avvicina e allontana dialogo non ci può esse- ma pretende un ascolto vitalità, quindi con l'es- sfaccettature di una e riesce appunto anche forma di rassicurazione, insieme e bisogna deci- re solo la parola, nono- particolare, è la storia di clude con questo dialogo fra idue: Umano è:
"Stavo pensando – disse ladonna all'essere non terrestre– che forse continuerò a chia-marti Lester, se non ti dispiace". E come la fantascienza
lui le risponde: "Non mi dispiace" –e l'abbracciò – "Tutto quello chevuoi pur che possa farti felice".
racconta il pianeta
Nell'antologia "Il meglio di
Philip Dick"
in calce a que-
sto racconto apparve un breve
commento dell'autore: "Per mequesta storia simboleggia ciò che è Daniele Barbieri (*)
un essere umano. Non si tratta di ave-re un certo aspetto o di provenire daun certo pianeta, ma di vedere fino a me? Nelle ultime righe del racconto troviamo la che punto si è gentili. La gentilezza ci spiegazione: quel bambino vive in una società differenzia dai sassi, dai pezzi di le- in cui è stato deciso che la misura dell'umanità, gno, dal metallo e così sarà sem- la definizione di un essere umano sta nel risol- pre, qualsiasi forma assumiamo, vere un'equazione di secondo grado. Chi non lo dovunque andiamo, qualun- fa può essere eliminato, o meglio, poiché l'auto- que cosa diventiamo. ‘Uma- re di questo racconto fu un gran provocatore, "a- no è' resta il mio credo e mi bortito" visto che, nella società lì immaginata, il auguro che possa essere diritto di aborto resta sempre valido finché non anche il vostro". si diventa un "essere umano completo" dunquesino a che non si risolve un'equazione di secon- Ed è perché condivido com- pletamente questa "filoso- L'autore della storia, Philip Dick, non sposa fia" di Philip Dick che il mio questa definizione di umanità, anzi la denuncia.
(lungo) percorso di lettura su "Come la E in un altro racconto breve dal titolo molto si- fantascienza racconta l'handicap" pubblicato gnificativo - "Umano è" - ci offre la sua alterna-
sulla rivista "Hp - Accaparlante" ripartiva da
tiva, anzi "il suo credo" come lui stesso ebbe quel titolo, "Umano è". occasione di commentare. Provo a offrire una Sapendo che molti in Italia hanno pregiudizi ver- sintesi della vicenda: quando Lester, violento e so la fantascienza e che comunque è possibile divisi fra la paura da una parte e il desiderio o la odioso, torna da una lunga missione spaziale, a chiunque avere (dal "Centro documentazione curiosità dall'altra. La percentuale di paura e di sua moglie Gil (la protagonista del racconto) lo handicap" di Bologna) una copia di quel testo ho desiderio dipendono dalle persone, dalla loro e- scopre dolce e capace di sentimenti veri. Ma ar- preferito in questo convegno di Ferrara gettarvi sperienza e (molto) dalla società in cui vivono.
Un bambino corre, si nasconde, ha paura, sa che sta rischiando la vita: rivano i servizi segreti… Nella lettura apprende- in un racconto da incubo e poi mostrarvi un'altra Se, ad esempio, fra due minuti atterrasse un'a- noi lettori non sappiamo perché si sta remo in seguito che un invasore si è impadroni- faccia, utilizzando oltretutto lo stesso autore. Ho stronave extraterrestre qui a Ferrara, io andrei nascondendo. Dopo qualche riga – siamo in un to del corpo morente di Lester o almeno così "usato" Dick ma avrei potuto portarvi dentro le immediatamente a vedere chi sono gli alieni, racconto di Philip Dick – cominciamo a capire sostengono gli agenti che chiedono a Gil di aiu- storie di Ursula Le Guin o di Theodore Sturgeon.
perché purtroppo la mia esperienza mi ha con- che egli è terrorizzato perché il giorno dopo avrà tarli a catturare "il mostro". Ma alla fine del rac- Allora perché la fantascienza è così interessan- vinto che gli alieni non possano essere più "cat- un esame e dovrà risolvere un'equazione di se- conto la donna rifiuta: tradisce quindi la razza te anche per il tema che qui affrontiamo oggi? tivi" di noi terrestri. Mi sentirei tristemente tran- condo grado. Se non risolverà questa equazio- terrestre. Ma noi sappiamo che Gil rifiuta per- Credo che tutti noi come esseri umani di fronte quillo che nulla di orribile può accadermi perché ne i suoi genitori si arrabbieranno moltissimo.
ché l'alieno è infinitamente migliore dell'arro- a ogni novità e a ogni stranezza, a ogni persona già vivo in un mondo che trovo intollerabile e Fin qui rimaniamo un po' stupiti: che cosa ci può gante maschio terrestre che sino a poco prima o cosa sconosciuta, ci sentiamo istintivamente dunque mi sembra improbabile che gli alieni essere di così spaventoso in una prova di esa- aveva posseduto quel corpo. La storia si con- possano far di peggio. Altri invece, la maggio- ra i metodi di funzionamento di un qualsiasi con- si diceva che non si era proprio riusciti a comu- ranza penso, se atterrasse un'astronave fuggi- gegno scientifico. Nel secolo scorso la fanta- nicare con questi alieni, che erano terribili e ap- rebbero, forse perché non trovano questo mon- scienza si è mossa fra le paure e i desideri, fra i pena arrivati avevano subito cominciato a spa- do intollerabile, oppure hanno l'immaginario nu- sogni e gli incubi delle persone che hanno assi- rare. Ma non si comportano proprio così gli abi- trito a brutti film di fantascienza in cui gli alieni stito allo straordinario progresso della tecnica.
tanti della terra? La fantascienza parla di que- sono mostriciattoli verdi che sparano a tutti su- Ma il ‘900 è stato anche teatro di altre straordi- sto. C'è un alieno dello spazio, ma c'è anche narie trasformazioni. Un evento importante è quello sessuale, un alieno culturale e uno socia- Solo un altro accenno al perché la fantascienza stato l'ingresso di enormi masse nella democra- le, un alieno politico e uno che è "diversamente è così interessante: il secolo appena passato è zia. All'inizio del ‘900 molta gente era terrorizza- ta dall'idea che milioni di persone entrassero in Tutto ciò ci provoca a cercare di capire la diver- solo apparentemente quello della scienza trion- un mondo fino ad allora dominato da pochi. Altri sità. Si può ad esempio partire dall'intercultura fante mentre è invece il secolo della tecnologia, erano invece speranzosi per questo. Dopo la non chiedendo agli stranieri quale sia la loro i- delle applicazioni scientifiche su larga scala.
seconda guerra mondiale, ancora, molti terrestri dentità, ma provando a definire la nostra. Quale Tecnologia come merce che, se viene nutrita di pelle bianca, che sognavano di andare sulla è la nostra "base comune" di italiani (o se volete dall'ignoranza scientifica, diventa un ‘tecno-voo- Luna (ma non pensavano che in pochi anni l'im- di terrestri)? Dante Alighieri o Pippo Baudo? Ab- doo', ossia una magia. Non so a voi ma a me presa si sarebbe realizzata) scoprono gli alieni biamo qualcosa in comune? Pasolini e Bevilac- pare evidente che noi siamo "pervasi" di tecno- sul loro pianeta. Sono i popoli del cosiddetto ter- qua, entrambi scrittori italiani, hanno qualcosa logie ma non ne conosciamo le regole. Intendo zo mondo, delle colonie che, intorno agli anni in comune? Quando il CDH mi chiese di fare un dire che la stragrande maggioranza di noi igno- '50, cominciano a rivendicare i loro diritti di es- quaderno di almeno 60 pagine su come la fan- seri umani. Vengono riconosciuti – almeno sulla tascienza raccontava l'handicap, io chiesi un at- carta – i diritti dell'uomo, mentre quelli delle timo di tempo perché volevo riflettere. Ho sco- donne verranno presi in considerazione più tar- perto così che c'era una produzione letteraria di o solo in alcune parti del mondo. Uno dei prin- vasta e che nella mia memoria avevo dimentica- cipali diritti umani sarebbe il non essere ridotto to molte cose. Ho fatto una verifica chiedendo in schiavitù, ma sino a pochi anni fa (e persino ad alcuni amici appassionati come me: ‘Se ti di- oggi) c'è chi ha teorizzato che gli abitanti di al- co fantascienza e handicap tu in 30 secondi che cune parti del mondo – le colonie – sono bestie.
cosa mi dici?' La maggior parte di loro mi hanno Nei nostri libri di storia ci vantiamo di quando citato il romanzo "Cronache del dopo bomba"
l'Europa abolì la schiavitù, senza ricordare che ancora di Philip Dick, in cui il protagonista è pa- essa fu cancellata nel 1794 ma fu subito restau- raplegico su una carrozzina ed è abbastanza caratterizzato da un rovesciamento improvviso rata da Napoleone nelle "colonie". (…) Se voi "cattivo". Non è un vero mostro, perché in Dick di prospettiva in cui noi terrestri ci identifichiamo leggete "Cuore di tenebra" dello scrittore polac- non ci sono gli stereotipati cattivi e buoni ma con la sentinella bagnata fradicia che sta aspet- co-inglese Conrad troverete la definizione della certo è un personaggio negativo, odioso. So- tando il nemico ma c'è un colpo di scena, un cla- civiltà come lui la vide nel Congo, cioè in un spetto che l'aver dimenticato i racconti in cui il moroso rovesciamento di prospettiva in poche Paese che continua ad essere il cuore di tene- personaggio che noi definiamo handicappato è righe che vi leggo: "La sentinella vide uno di lo- bra del mondo, perché lì stanno morendo milio- presentato in un modo positivo e provocatorio, ro strisciare, prese la mira e fece fuoco. L'esse- ni di persone, mentre i nostri mass media si gi- ricordando solo quelli in cui il disabile viene de- rano dall'altra parte perché sarebbe scomodo re emise quel verso strano e agghiacciante che scritto negativamente, non sia un caso, ma la di- spiegare le vere ragioni di questi massacri. Se- tutti loro facevano e non si mosse più. Il verso e mostrazione della forza che certi pregiudizi in- condo Conrad il concetto di superiorità della ci- la vista del cadavere lo fecero rabbrividire". Ed consapevoli continuano ad esercitare anche sul viltà occidentale si traduce nella frase terribile ecco la rivelazione di Brown con la quale termi- mondo "strano" di chi legge la fantascienza.
‘sterminate quelle bestie'. Questa nostra civiltà na questo racconto-choc: "Molti, con il passare Perché parlo di un mondo strano? In una so- costruita con la ricchezza gronda sangue per del tempo, si erano abituati, non ci facevano più cietà sempre più omologata e controllata, se- caso, ma lui no. Erano creature troppo schifose, condo la mia opinione, le persone che hanno Cosa c'entra con questo la fantascienza? Il la- con solo due braccia e due gambe, quella pelle qualcosa di molto diverso da dire, si possono voro che ho pubblicato su "Hp-Accaparlante" si di un bianco nauseante e senza squame." La trovar bene nella fantascienza. A tali persone apre con un racconto famoso e molto breve del- sentinella è in realtà un alieno e i mostri siamo quasi per statuto viene chiesto di dire "stranez- lo scrittore Fredric Brown, dal titolo "Sentinella", noi. Una bella provocazione. Poche righe prima ze" e quindi lo possono fare. Se sono bravi, se hanno belle idee e se scrivono bene possono quale rapidità sa reagire ai bisogni di un'altra regalarci straordinarie metafore della società in persona, e quanto può dare di sé" . Io sono d'ac- cui viviamo. Quando Isac Asimov, scrittore di cordo con lui.
fantascienza e scienziato, ci parla di un certo ti- Umano è:
po di alieni in realtà sta parlando della situazio- (*) Daniele Barbieri, giornalista. Vive e lavora a Imola in
ne "razziale" negli Stati Uniti d'America. L'autore provincia di Bologna. Bibliografia e Filmografia
E' stato per anni collaboratore de Il Manifesto, attualmen- ci presenta metafore sull'esclusione degli afro- te è redattore della rivista mensile Carta. a cura di Daniele Barbieri
americani dalla società "wasp", dei "bianchi an- E' autore di saggi e di antologie per le scuole sui temi del- glosassoni protestanti". Nel romanzo "L'uomo
la fantascienza. bicentenario" ad esempio Asimov racconta la
storia di un cyborg. La parola deriva dalla fusio- ■ AA.VV.– Le meraviglie del possibile – Ed. Einaudi ■ A.I. Intelligenza artificiale – Regia: Steven Spielberg, ne di due termini della lingua inglese (cybernetic ■ Marc Augè – La guerra dei sogni – Ed. Elèuthera e organism) e indica qualcosa che è in parte vi- ■ Blade Runner – Regia: R. Scott, 1982 ■ Antonio Baronia – Il cyborg, saggio sull'uomo artificiale ta organica e in parte una macchina, una crea- ■ Edward, mani di forbice – Regia: Tim Burton, 1990 tura cibernetica. Ma anche uno dei miei migliori ■ Philip Dick – Cronache del dopo-bomba – Ed. Einaudi ■ eXistenZ – Regia: David Cronenberg, 1999 amici è un cyborg, ad esempio, si chiama Igna-zio Onnis, è un sardo, ed è una delle ultime vit- ■ Philip Dick – Le presenze invisibili – Ed. Oscar Mon ■ L'esperimento del dottor K – Regia: Kurt Neuman, 1958 time della poliomielite: sta in piedi con protesi al- ■ L'uomo dagli occhi a raggi X – Regia: Roger Corman, tamente tecnologiche grazie al centro Inail di Vi- ■ F. L. Fallace – Destinazione Centauro – Libra Editrice gorso di Budrio, straordinario ospedale di medi- ■ Roy Menarini – Il cinema degli alieni – Ed. Falsopiano ■ La città dei bambini perduti – Regia: J. P. Jeunet e M. cina pubblica. Forse se ho uno sguardo attento ■ Margot Piercy – Sul filo del tempo – Ed. Elèuthera su molte cose lo debbo proprio al mio amico I- ■ Radiazioni BX distruzione uomo – Regia: Jack Arnold, gnazio. E le tante persone che vivono (o vivono Frederick Pohl – Uomo più – Editrice Nord meglio) grazie alle macchine ci pongono antiche ■ Sholes-Rabkin – Fantascienza: storie, scienza, visioneVideodrome – Regia: David Cronenberg, 1983 domande: fino a che punto siamo umani? Qua- – Pratiche editrice le è la definizione di umanità? E dunque quante ■ Orson Scott Card – Il gioco di Ender – Ed. Nord parti di metallo dobbiamo avere nel corpo o nel- ■ Theodor Sturgeon – I massimi della fantascienza – la testa per uscire dalla definizione di "esseri u- mani"? Problemi filosofici ma anche pratici. Neldiscorso introduttivo al convegno si parlava distorie tristi accadute recentemente, quali un al- PER CONTINUARE A VISITARE LE "ZONE DI CONFINE" SEGNALIAMO.
bergo che ha rifiutato di ospitare delle personedisabili; ci si augurava che fattacci del genere "IL GIRO DI VITE. LE RAPPRESENTAZIONI DEL DOLORE
non accadessero più. Mi dispiace dare una brut- ATTRAVERSO LO SPECCHIO DELLE NARRAZIONI".
ta notizia, ma tali fatti continuano a succedere.
Un caso analogo a Cervia, in provincia di Ra- Questo il titolo della relazione che Il convegno, organizzato da Comune sofia, ecc. – al fine di promuovere un Emy Beseghi, docente di lettera- di Modena ed Università di Modena possibile sostegno per coloro che, a venna, è dell'anno scorso se non ricordo male.
tura per l'infanzia presso l'Università e Reggio Emilia, è finalizzato alla e- vario titolo, si occupano dei bambini Di solito i giornali si indignano su queste storie, degli Studi di Bologna, presenterà al laborazione di una dimensione cultu- per aiutarli ad elaborare percorsi di raccontando – magari con un certo piacere – convegno nazionale "DIAMO PARO-
rale e di una azione educativa da accettazione positiva / superamento / che l'infame albergatore è stato punito, e che LE AL DOLORE. La percezione del
parte delle figure che, in famiglia e ricomposizione delle loro esperienze disagio e della difficoltà nella vita
nelle istituzioni, sono a contatto con il per un mese l'albergo sarà chiuso. Purtroppo la quotidiana delle bambine e dei
dolore dei bambini. Come avvenuto verità non è questa (…), la punizione "terribile" bambini", che si terrà il 5 e 6 marzo
in occasione di "Letteratura, diver- Per richiedere il programma comple- che questi alberghi ricevono – almeno nel caso prossimi a Modena presso il Teatro sità, emarginazione", anche in que- to del Convegno e segnalare la pro- che io ho potuto controllare anni fa – consiste Storchi. La Beseghi affronterà il tema sto caso il tema del convegno verrà pria partecipazione, contattare la Se- partendo proprio dagli spunti offerti sviscerato con interventi, tra gli altri, greteria organizzativa: nello stare chiusi 30 giorni ma fuori stagione, os- dalla letteratura per l'infanzia e dalla di J. Baldaro Verde, V. Andreoli, T.
telefono 059.206775 – 206783 sia la punizione non sussiste.
rappresentazione del dolore infantile Cancrini, G. Schelotto, E. Caffo, at- Per concludere lascio la parola ancora a Philip in essa contenuto.
traverso il contatto con discipline di- Dick. La sua definizione di essere umano è "con verse – pedagogia, psicologia, filo- tualizzazione aiuta anche ta di nuvolette posticce .
a capire quante emozioni Per fortuna il fumetto ita- In oltre un secolo di sto- ria, il linguaggio del fu-metto ha affrontato il te- il fumetto possa ancora liano nel dopoguerra era ma della sofferenza so- esplorare, raccontare e esploso con diverse pub- IL FUMETTO E
stanzialmente con due blicazioni e ancor oggi e- approcci distinti: o con l'i- Pur nascendo nell'Otto- sistono almeno una cin- ronia o in forma di trage- cento (i primi albi escono quantina di case editrici dia. Per comodità, distin- in Svizzera nel 1833, i specializzate. Il grosso gueremo un fumetto co- primi supplementi dei pubblico conosce soprat- mico e uno realistico, con quotidiani domenicali a tutto i fumetti che si ac- un terzo più specifico de- colori in USA nel 1895), il quistano nelle edicole, dicato al genere dei su- fumetto moderno recu- storicamente il principale pereroi . che li attraver- pera situazioni e a volte mezzo di diffusione in I- personaggi del teatro, talia. Negli ultimi anni in Loris Cantarelli (*)
della letteratura e del mi- Francia la distribuzione Il fumetto, arte …
to. Inoltre già dai ‘proto- in edicola è invece quasi fumetti' sulle pareti delle scomparsa (comunque caverne e dalle strisce considerata "letture da Danza come prolunga- Il fumetto e l'emargina- che decoravano vasi e stazione") e le uscite av- menti della seconda, il Ci- zione sono molto più le- monumenti di migliaia di vengono ogni settimana nema come sintesi di tut- gati di quanto non si pos- anni fa – disegni in se- nelle librerie. Negli Stati te e sei. In terra d'Oltralpe sa credere, in un curioso quenza per un pubblico Uniti sono poi nate le fu- esiste anche una presti- cammino comune che ri- più o meno vasto e inte- metterie, negozi specia- giosissima rivista seme- vela più di una sorpresa.
ressato, realizzati più o lizzati ormai diffusi a cen- Gambadilegno, eterno ri- mile servo Giuda (1996) strale, "9e Art", legata al In Italia come nel resto meno bene, più o meno tinaia anche in Italia, vale di Topolino (1928) Il capostipite in tutti i sen- Centro del Fumetto di del mondo, spesso e vo- appassionanti … – è mentre in Giappone c'è – lo svampito Pippo si è Yellow Kid, ma è cu- Bruxelles che gode di re- lentieri ancor oggi il fu- chiaro che il fumetto non una situazione estrema (1929), amico di Topolino rioso citare soprattutto il golari sovvenzioni statali, metto è nascosto, deriso, è una semplice illustra- di migliaia di fumetti per – il guercio Braccio di rivale di Topolino, quel una situazione molto più misconosciuto nella sua zione, ma anzitutto una un pubblico iper-specia- Ferro (1929) e l'obeso Gambadilegno che dagli strutturale delle disconti- dignità. I fumettisti si la- narrazione. Queste ca- lizzato (sullo sport per anni Quaranta ha una di- nue esperienze italiane (a mentano della poca con- ratteristiche emergono giovani maschi, senti- – il dentone Oscar versa protesi artificiale Torino, Cremona, Lucca, siderazione del loro ge- anche allo sbarco in Italia mentale per ragazze a- (1931), amico di Braccio pur conservando in Italia Roma, Muggiò, Palermo, nere, la loro arte fatica ad del 1908 sul "Corriere dei dolescenti e così via).
il suo nome iniziale: un Cagliari). In Italia lo ‘sdo- essere riconosciuta co- Piccoli", che presto aboli- Nonostante i nostri con- – lo stupido Zero, amico po' perché il disegnatore ganamento' è avvenuto in me professione vera e sce le caratteristiche nu- nazionali leggano poco, di Beetle Bailey (1950) che per 50 anni ha dise- una celebre tavola roton- propria, sia da parte di volette per sostituirle con nelle 35 mila edicole, 3 – il tonto Ciccio (1950), gnato le strisce di Mickey da tra intellettuali come chi scrive le sceneggiatu- rime baciate alla base al- mila librerie e 300 fumet- aiutante di Nonna Papera Mouse sui quotidiani di- Umberto Eco, Elio Vittori- re, sia per chi realizza i le vignette, ritenute più terie italiane si trovano o- – lo strampalato tuttofare segnava una volta la ni e Oreste del Buono, o- accettabili dalla cultura pere per tutti i gusti e tut- Gaston Lagaffe (1957) gamba di legno a sinistra spitata sul primo numero È soltanto dagli anni Ses- "alta" italiana, sempre in- te le tasche: qualche – il miope e lo zoppo nel- e una volta a destra an- della rivista "Linus" santa che le cose comin- visa alla civiltà dell'imma- brutto prodotto, moltissi- la compagnia di B.C.
che all'interno della stes- (1965), oggi unica so- ciano a cambiare. Nel gine che nasceva proprio mi discreti, parecchi otti- sa storia, un po' perché pravvissuta in edicola. 1964, in Francia, Claude allora. Tra l'altro questa mi, qualche capolavoro.
– il nanismo di Asterix e il sembrava scorretto che Va inoltre ripetuto con for- Beylie definisce questo gloriosa testata è scom- gigantismo di Obelix Topolino combattesse za che il fumetto è un lin- "mass medium" – che ci parsa nell'estate del Humor & Handicap
contro un disabile pur guaggio (come il teatro, piace definire il primo 1995 tra l'indifferenza – il maggiordomo muto di cattivo. Esistono anche la letteratura, il cinema, la multimediale nella storia generale, un po' perché Stiliamo un breve elenco questioni legate alle tra- televisione .) e non un dell'umanità – la Nona Ar- rovinata dalla gestione dei personaggi del fumet- – i disadattati del Gruppo duzioni, come – tanto per genere (come il western, te, considerando (bontà degli ultimi anni, un po' to che descrivono situa- TNT di Alan Ford (1969) rimanere in ambito di- il poliziesco, l'avventura, sua!) ottava la Radio-TV perché aveva banalmen- zioni di handicap ed e- – gli scalcinati investiga- sneyano – con Pippo, l'a- la soap opera .), anche e postulando il Manifesto te rincorso i personaggi marginazione, con alcu- tori di Jonny Logan mico fidato di Topolino, se le recensioni sui quoti- di Ricciotto Canudo: Ar- della televisione, addirit- che in originale si chiama diani spesso usano il ter- chitettura e Musica come tura rovesciando l'antica – Yellow Kid e gli sbanda- – il pasticcione Mo- Goofy (in inglese "tonto", mine "fumettone" per in- fondatrici, Pittura e Scul- cancellazione pubblican- ti della newyorchese Ho- stralfonso (1980) "stupido") e quindi già al- dicare sterotipi e ruoli cri- tura come declinazioni do i fotogrammi dei car- gan's Alley (1895) – il deturpato protagoni- l'origine contiene un'e- stallizzati. Questa pun- della prima, Poesia e toni animati con l'aggiun- – l'arto artificiale di Pietro sta di "Venerdì 12" e l'u- marginazione, con la fun- zione di caratterizzarlo proprio sul fatto che sia- persone perché il tuo fu- metti sono in larga parte – la condizione di Spawn sentirsi qualcuno. Il disa- immediatamente per chi mo noi a creare la storia metto lo crei tu: non a ca- realizzati negli ultimissi- e la deformità di Savage dattato che diventa pro- non lo aveva mai letto. In mentre la leggiamo, non so quando qualche per- mi anni, con gli effetti Dragon (1992).
tagonista è stata l'inven- realtà va anche detto diversamente da alcuni sonaggio passa in una speciali dell'ultima gene- Dopo la geniale rilettu- zione degli anni Sessan- che, scritti nell'arco di de- temi narrati da romanzi di serie TV animata o addi- razione che non costitui- ra dei supereroi negli ta della casa editrice cenni da diversi autori, gli fantascienza anni Ses- rittura viene trasposto in scono l'unico punto di anni Sessanta, sono Marvel che ancor oggi si stessi personaggi si sono santa o film anni Novan- film, il commento classi- forza della pellicola ma si venuti quelli nati può dire viva di rendita arricchiti e approfonditi ta. Nel caso del fumetto co dell'appassionato o di mettono al servizio della negli anni Ottanta su quest'idea. Dopo psicologicamente. Il di- c'è anche l'immagine e in chi l'aveva letto una volta storia e dell'(anti)eroe.
vent'anni di supereroi co- scorso vale un po' anche particolare quella zona è: "Hanno sbagliato la Sullo schermo si è così me Batman, Superman, per il rivale Bruto di Brac- misteriosa tra una vignet- voce, non è la sua". Que- riusciti a rendere visibile Wonder Woman, Flash, cio di Ferro, ideato per la ta e l'altra . che siamo sto perché l'esperienza quello che da decenni Capitan America, insom- serie a cartoni animati noi a riempire. Avete mai di lettore di fumetti è un una sola persona abile ma gli invincibili, il pro- degli anni Trenta, come pensato quanto dura la qualcosa di unico (pur con la matita può realiz- blema era . trovare loro per lo stesso Popeye: lettura di un albo di ‘Tex' suscitando emozioni che zare con pochi soldi. un problema! La krypto- nato nelle strisce della piuttosto che una di un possono appassionare sul fatto che a volte nite, ad esempio, è stata longilinea Olivia che do- supereroe come l'Uomo ed essere scambiate per La dura realtà
sono peggio loro dei cri- inventata dopo vent'anni po 10 anni di avventure Ragno? Una di Dago o di ore tra appassionati) e o- minali che combattono di storie di Superman, Si può quindi stilare un tra la sua famiglia, incon- Dragon Ball? Una storia gnuno si è creato la sua perché usano metodi perché questo personag- altro elenco sui perso- tra questo marinaio guer- giapponese con pochi storia leggendola e dan- molto più violenti (esem- gio era sempre imbattibi- naggi del fumetto realisti- cio, manesco, che ne dialoghi viene letta velo- dosi un suo tempo di let- plare il caso del giudice le e le storie erano troppo combina di tutti i colori e cemente perché è stata tura, forse ancor più che Dredd, il cui slogan è "la ripetitive: occorreva un e- – il nanismo e la miopia di che, di fatto, ruba la sce- pensata per essere vista leggendo un romanzo.
legge sono io", classico spediente narrativo per Wash Tubbs (1924) – i freak incontrati na alla famiglia di Olivia e più che letta, mentre una Non è un caso nemmeno esempio dove la cura è poter raccontare vicende – gli impacciati soldati da Mister No (1975), Ma- diventa protagonista del- storia di un classico ita- che le decine di film tratti peggio del male). Nel no- inedite. Ci voleva insom- Marmittone (1928) e Sad gico Vento (1997) e Bren- liano come Tex contiene da fumetti sono – con stro discorso sull'emargi- ma un tallone d'Achille molte più parole scritte e l'eccezione di una dozzi- nazione può essere inte- per il primo e più grande – gli avversari lombrosia- – il guercio negli Angeli Cinema & fumetto,
richiede più tempo. Il fu- na ma non di più – sim- to specifico ma sorpren- ressante e fecondo di ri- dei supereroi. Nei primis- ni del duro poliziotto Dick metto si è molto radicato paticamente orrendi. I dentemente in grado di flessione o dibattito con- simi anni Sessanta, na- – il monco Sergej Orloff, nella coscienza delle film migliori tratti da fu- rinnovarsi: il fumetto di siderare queste figure di scono in pochi mesi i su- Il riutilizzo di Bruto nei fu- – la magrezza del Kid di avversario di Martin My- vigilantes, di supereroi, pereroi che in questi ulti- metti ci spinge tra l'altro a di maschere: il legame mi anni hanno ridato os- una riflessione sul conti- – il nano Little Joe e il gi- – i compagni accecati di con il teatro è tra l'altro sigeno a una Hollywood nuo scambio di perso- gante Pat MacRyan, in- Ken il guerriero (1983) fortissimo. Il personaggio sempre più in crisi d'idee.
naggi e situazioni tra ci- contrati da Tex (1948) – i drammi di Concrete principale è un vero disa- Nel gruppo dei Fantastici nema di animazione e fu- – la momentanea cecità Tra le decine di esempi, dattato, uno che si mette Quattro dove c'è ad e- metti, tanto che troppe – l'informatore nano Alfie ci limitiamo ai nomi dei una maschera anzitutto sempio la Cosa, un esse- volte si sente definire "fu- – l'obeso Cico e il guercio (1988) e il piccolo visio- supereroi più celebri: per sapere chi è. Gli sce- re roccioso per cui vale- metto" (che è un prodotto Little Owl, amici di Zagor nario Efrem (1992), che – la paralisi temporanea neggiatori di Batman, si- vano già tutti i discorsi su carta) un cartone ani- aiutano Nick Raider e le nevrosi di Batman mile non a caso a Zorro, sulle barriere architetto- mato (che ovviamente va – il monco El Gancho, a- – i mutanti schiavizzati hanno molto sviluppato niche che l'Italia ha rico- in onda in TV o al cine- mico del Comandante nel mondo di Nathan Ne- – la nuova vita da para- quest'idea. L'Uomo Pipi- nosciuto poco più di un ma). In realtà un cartone plegica dell'ex Batgirl strello è un eroe, ma tut- decennio fa con la famo- animato si sviluppa per – l'obeso re e il nano am- – il batterista in carrozzel- to sommato anche un di- sa legge 13/89. La Cosa conto suo, mentre il fu- ministratore di Maxma- – la rocciosa Cosa dei sadattato che ha bisogno è una persona sensibile metto è fisso e siamo noi Per la gran parte, abbia- Fantastici Quattro (1961) di una maschera per e- imprigionata in un corpo che gli diamo vita leg- – il cieco ispettore di poli- mo segnalato personaggi – l'incontrollabile Hulk sprimere del tutto la pro- roccioso orrendamente gendolo. Con cent'anni zia Mister Charade del fumetto avventuroso pria personalità non e- mutato in un incidente, di esperienza alle spalle italiano, che – nel bene e – la timidezza di Spider- sente da ombre (così co- mentre i suoi colleghi – ma un potenziale anco- – le cicatrici non solo fisi- nel male – ha plasmato Man, l'Uomo Ragno me la luce abbagliante di (l'Uomo Allungabile, la ra ampiamente esplora- che del chirurgo Black per decenni fino a oggi il Superman non è esente Torcia Umana e la Donna bile – oggi gli autori di fu- Jack (1973) e di Capitan gusto e il modo di consi- – i discriminati X-Men da tendenze fascistoidi): Invisibile) sono rimasti metti devono un po' ar- derare e di consumare il il playboy miliardario Bru- belli, forti, senza impedi- rampicarsi sui vetri per – la malattia dell'infelice fumetto in Italia. Come – l'alcolismo di Iron Man ce Wayne non ha una ve- menti. Bruce Banner, che raccontare qualcosa di Lady Oscar e la cecità di accennavamo poco in- ra vita sociale, deve usci- nei momenti di panico nuovo e spesso giocano nanzi, c'è tuttavia molto – la cecità di Devil (1964) re di notte sui tetti per non può impedirsi di di- ridere è più difficile che tenzialità come il fumet- Dylan Dog, un "detective a dire più di ogni altro su- far piangere. Lo stesso to. Sclavi era stato redat- del paranormale" per pereroe in Italia. Questo PER SAPERNE
Totò dichiarò una volta tore al ‘Corriere dei Ra- quando c'è un problema personaggio è l'Uomo che, in fondo, se gli attori gazzi', una pubblicazione che non è nei canoni, un Ratto (nientemeno), una comici sono quattro gatti parallela al ‘Corriere dei ex alcolista che ha fatto il parodia dei fumetti dei e quelli drammatici sono Piccoli' degli anni Settan- poliziotto e ha lasciato la supereroi, uno che si così tanti, chiunque può ta in cui c'erano fumetti di divisa quando ha avuto crede un supereroe sen- capire che è più difficile avventura e aveva respi- problemi. Tematiche co- za averne i poteri, ani- Albi a fumetti
far ridere piuttosto che rato, letto e visto come si me queste, unite a una fi- mato da una tremenda far piangere . la qual co- scrivevano i fumetti da nissima scrittura che pa- passione per i fumetti e i - G.L. Bonelli, A. Galleppini, "Dramma al circo", sa vale anche per il fu- quando aveva comincia- droneggia le tecniche personaggi che vuole e- metto. Nel caso dei fu- to a leggerli. Proprio nel narrative più intelligenti e mulare, con l'unico risul- Tex nn.65-67, marzo-maggio 1966.
metti realistici, facendo momento più buio del fu- a una capacità non co- tato di divertire (qualche - B. Jacovitti, "Zorry Kid", Corriere dei Piccoli un'analisi trasversale sul metto non solo italiano mune di parlare al mon- volta perfino di commuo- n.12, marzo 1968.
tema fumetto ed emargi- (quando gli stessi appas- do dei giovani, hanno vere) il lettore con una fi- - M. Bunker, Magnus, Alan Ford n.11, febbraio nazione, emergono tanti sionati di fumetti ne leg- portato a (ri)leggere fu- guraccia dietro l'altra. Si famosi luoghi comuni gevano pochi), questo metti gente che non lo fa- tratta quindi di un disa- - G.L. Bonelli, A. Galleppini, "El Muerto", Tex che noi cerchiamo di evi- personaggio ha invertito ceva più da tempo o non dattato per definizione, tare: i nemici di Dick la tendenza, svincolan- l'aveva mai fatto. mentre il suo stesso au- n.190, agosto 1976.
Tracy sono lombrosiana- dosi quasi subito dal ge- Il fumetto umoristico, do- tore in un'altra serie dal - F. Giromini, S. Toppi, "Un'altra alba", Sgt. nella giusta maniera, e mente una galleria degli nere horror degli inizi che vendo spingere alla risa- titolo provocatorio "Le Kirk. n.55, maggio-giugno 1977.
non si può pretendere orrori: il cattivo è brutto e era un semplice pretesto ta, rischiava di più di ca- meraviglie della natura" che tutti siano disposti ad - Y. Tatsumi, "Il telescopio", Eureka, marzo il brutto è cattivo, così il per raccontare storie di dere negli stereotipi e ha raccolto casi limite ascoltarti mentre tu stra- lettore distratto o poco disagio esistenzialista e nelle offese. Si può dire della società, come l'a- parli, per cui se lo fai ti e- - D. Comès, "Silenzio", Alter Alter, febbraio fedele dei quotidiani ca- metropolitano di persone piuttosto che il fumetto borto, il naziskin, il mafio- sponi al rischio di riceve- piva immediatamente chi "diverse" soltanto a pri- comico ha evidenziato le so, la prostituta. In que- re delle gran bacchetta- era il buono, il mascello- ma vista. Nelle rarissime contraddizioni, però ha ste brevi storie Ortolani - D. Comès, "Eva", Alter Alter, 1982.
venire Hulk, è forse il su- te". Ma in definitiva, val la ne Dick Tracy che arriva- interviste, lo stesso Scla- testimoniato anche la po- cammina costantemente - Chakir, "Il bastone bianco", Mondo Erre, set- pereroe più famoso ma pena rischiare: il silenzio va e risolveva la situazio- vi dichiarava di identifi- sitività di una convivenza su un filo che potrebbe anche più affine a model- sarebbe forse un errore ne, capendo subito dai li- carsi con i freak, i mostri, con la sofferenza. Il fu- davvero rivelarsi perico- - B. Jones, T. Liberatore, "Il confinato", Frigidai- li letterari come il para- neamenti del viso chi era i disadattati, come il suo metto umoristico cerca loso ma in realtà sa man- digmatico dr. Jekyll & mr.
re, 1984.
il cattivo. Nel caso italia- non di consolare, ma di tenere quasi sempre ri- Hyde. Gli X-Men sono a- - T. Sclavi, F. Bignotti, "L'orrenda invenzione", no di Dylan Dog i luoghi rendere proprio la quoti- velatorio. Dopo una di dolescenti dotati di su- (*) Loris Cantarelli vive e
comuni, le semplici situa- dianità, mentre in molti queste, intitolata Mister No nn.138-139, novembre-dicembre perpoteri che sono però lavora a Milano. E' collabo- zioni di imbarazzo ven- casi del fumetto realistico "L'AIDS", l'autore ha in- la loro dannazione per- ratore della rivista "Fumo gono invece rovesciate.
ci si è un po' rifugiati nei fatti ricevuto una lettera - T. Sclavi, L. Piccatto, "Il ritorno del mostro", ché non sanno control- di china". In un certo periodo ‘Dy- cliché. Uno dei pochi au- di un ragazzo che aveva Dylan Dog n.8, maggio 1987.
larli oppure sono spaven- E' autore di numerosi arti- lan Dog' vendeva più di tori italiani che pubblica appena scoperto di es- - D. Catenacci, S. Ricci, "Il piccolo K", HP - Ac- tosi se mal utilizzati e coli e saggi sul tema dei ‘Tex' perché aveva cattu- fumetti disegnandoli e sere sieropositivo, che quindi questi ragazzi, caparlante, aprile 1988.
rato molta gente che non scrivendoli completa- gli rimprovera: "Le altre con tutto il dramma vis- - L. Montanari, G. Chiarolla, "Il campione", il leggeva fumetti, ad e- mente da solo – perché battute mi hanno fatto ri- suto nell'adolescenza, sempio le ragazze, che anche se questa è l'im- dere, quella no". Nella Giornalino, luglio 1988.
sono eroi non per ma no- fino a 15 anni fa leggeva- magine che ha il grande pagina della posta Orto- - F. Scòzzari, "Lorna", Frigidaire, settembre nostante i loro superpo- no ben pochi fumetti. L'e- pubblico, va tenuto bene lani risponde che è molto teri, che in genere causa- ditore Sergio Bonelli pen- in mente che questa è dispiaciuto, ma anche - C. Chiaverotti, G. Freghieri, "Frankestein!", no più guai che gioie. sava quasi di essere de- una cosa che succede che il lettore dovrebbe ri- Dylan Dog n.60, settembre 1991.
stinato a chiudere barac- raramente per avventure flettere sul fatto di aver ri- Il comico è il tragico
- G. Berardi, I. Milazzo, "Quando muoiono i tita- ca e burattini, finché gli si più lunghe di poche stri- so degli altri soggetti e visto di spalle
ni", Ken Parker Speciale n.1, 1992.
presentò Tiziano Sclavi, sce quotidiane (a meno non di quello in questio- Rispetto a quello realisti- uno scrittore di talento di lavorare giorno e notte ne perché era la sua si- - M. Colombo & C. Nizzi, B. Ramella, "Immagi- co, il fumetto umoristico che soffre spesso di crisi senza far altro) – si chia- tuazione. Lo stesso Orto- ni di morte", Nick Raider n.45, febbraio 1992. ha evidenziato forse in depressive e che aveva ma Leonardo Ortolani e lani conclude: "Ovvia- - B. Vigna, D. Bastianoni, "Inferno", Nathan Ne- maniera migliore le con- deciso di esprimere que- pubblica da anni il suo fu- mente non si può preten- traddizioni sia tra gli e- ver n.10, marzo 1992.
sta problematicità in un metto, ‘Rat-Man', tanto dere innanzitutto da par- marginati sia tra i cosid- - T. Sclavi & M. Marcheselli, A. Venturi, "Johnny linguaggio da lui a lungo apprezzato da vendere te mia di centrare sem- detti normali, perché far Freak", Dylan Dog n.81, giugno 1993.
frequentato e ricco di po- sulle 20 mila copie, vale pre cose giuste e di dirle - F. Corteggiani, G. Cavazzano, "Le Giovani Testimonial a fumetti
Marmotte e un ragazzo come tutti", GM - Gio-vani Marmotte n.9, ottobre 1995, The Walt Di- - Dylan Dog: "Sfangando per gli alluvionati in sney Company Italia.
Piemonte", 1995.
Il diverso nel mito, il
- M. Medda, E. Michelazzo, "Caccia all'uomo", - Dylan Dog: "Concerto del Primo Maggio", Nathan Never n.55, dicembre 1995.
- P. Chadwick, "Una nuova vita", Concrete n.4, - Lupo Alberto: "A chi getta la bottiglia, diavo- gennaio 1997.
lazzo se lo piglia", campagna sul riciclaggio dei mito del diverso
Cesare Padovani (*)
- P. Chadwick, "Una poltrona imbottita di dina-mite", Concrete n.5, febbraio 1997.
- G. Manfredi, G. Barbati & B. Ramella, "Bliz- 1. Cura della parola
(maniké / mantiké): colui zard", Magico Vento n.15, settembre 1998.
In un passo del Fedone che vede, prevede e sa, - C. Padovani, "Fumetti con handicap: quando - A. Orsi, "Essere o apparire: l'immagine del fu- [115 e], Platone riferisce è anche ispirato, oltre il la figura è in sequenza", HP - Accaparlante metto affidata al medium fumetto", tesi di lau- un concetto fondamenta- consueto modo di pensa- rea, corso di Pedagogia, Università di Bologna, le per la comprensione di re, è dunque il folle, colui - L. Enoch, Gea n.2, dicembre 1999.
sé e del mondo: Infatti, che desidera e, di conse- - L. Cavaliere, E. Pompili, "Materiale per la dia- caro Critone, tu sai bene guenza, trasgredisce, u- - L. Ortolani, Le meraviglie della natura - vol. I, che l'esprimersi scorret- scendo dai parametri del- gnosi e per la riabilitazione dei disturbi del lin- tamente non solo è un la normalità. I nostri anti- - S. Sandri, M. Bertolotti, "Un bambino davvero guaggio", Psichiatria dell'infanzia e dell'adole- modo insano di pensare, chi consideravano il "de- speciale", il Giornalino, marzo-aprile 2001.
scenza n.4, luglio-agosto 1989.
ma fa male anche alle a- siderio" una trasgressio- - L. Ortolani, Le meraviglie della natura - vol. II, - E. Fucecchi, G. Galassi, "Anche un ‘fumetto' nime, e pertanto anche ne nei confronti della logi- può aiutare a vincere le barriere del pregiudi- alla convivenza umana.
ca del destino, della zio", A.I.A.S. nn.5-6, 1991.
La parola organizzata anànche, termine greco - E. Larsen, Savage Dragon nn.1-5, gennaio nell'espressione, dun- che indica la strada che - R. Mantegazza, B. Salvarani, Se una notte que, non è solo un ac- non può non essere per- - L. Ortolani, Venerdì 12 - Le Origini, aprile d'inverno un indagatore… Istruzioni per l'uso di cessorio per farsi capire, corsa. Come poteva es- Dylan Dog, Unicopli 1995.
ma definisce di volta in sere l'ordine delle stelle, - L. Ortolani, Venerdì 12 - Solitudine!, giugno - S. Ferraris, "Handy, che spasso", Vita, luglio e a quest'ordine anche gli Quale mondo? Il mondo dèi dovevano sottostare.
- F. Bianchi, P. Farello, Lavorare sul fumetto - circoscritto, quello ogget- Di conseguenza, rifles- Unità didattiche e schede operative, Erickson to di cura. sione filosofica e manzìa Volumi a fumetti
Nel mio recente saggio, si opponevano: l'una A partire da Ippocrate,
"considerava" (cum side- - M. Bunker, Magnus, Maxmagnus, Editoriale - P. Guiducci, "Quando il fumetto veste da testi- mi sono impegnato (e, ris, cogliere il corso delle monial", Fumo di China n.57, aprile 1998.
perché no?, divertito) a stelle all'interno della sua - Quino, Mondo Quino, Bompiani 1981.
- F. Bianchi, P. Farello, "Lavorare sul fumetto: costruire un elenco di pa- logica geometrica, oppo- - A. Preda, F. Travi, Andi Andi, C.L.A.S. 1984.
processi cognitivi, creatività e difficoltà di ap- role chiave, partendo dal nendo uno specchio con- - A. Pazienza, Tormenta, Milano Libri 1985.
prendimento", Difficoltà di apprendimento n.2, mondo arcaico fino ad tro il cielo), l'altra "deside- dicembre 1998.
oggi, orientate verso la rava" (de sideris, tutte le - Altan, Cico & Pippo - La crudeltà fatta in casa, cura e la medicina, ma volte che si esce dai trac- Glénat Italia 1986.
- A. Ostini (a cura di), Dylan Dog. Indocili senti- soprattutto verso la co- ciati indicati dal destino).
- M. Materazzo, "Colla": un incontro straordina- menti, arcane paure, Euresis 1998.
municazione e il rispetto rio, C.E.P.S. Bologna, 1998.
- S. Borgato, "Satira e handicap", DM, agosto dell'altro vivente, qualun- spesso funzionalmente - W. Eisner, Dropsie Avenue, PuntoZero 1999.
que sia la condizione in confusa con una tra le - David B., Cronache dal grande male, Raspu- - S. Gorla, P. Guiducci (a cura di), DiversAbili.
cui si trova. Si tratta di cezione. Vediamone al- ma affascina (fascinosum tante patologie da curare.
Figli di una nuvola minore?, Cartoon Club una cronologia culturale, et tremendum, lo definiro- Così, uscire dalle regole dal momento che certi Il termine ‘mostro', ad e- no i latini). Nel Phedro (soprattutto con i testi di - D. Mazzucchelli, Big man, Coconino Press concetti, risalenti a 2500 sempio, appartiene al lin- [244 a-c] Platone riferisce Piaget applicati dogmati- - D. Barzi, S. Gorla, P. Guiducci (a cura di), Nu- anni fa, sopravvivono an- guaggio della teratologia: della convivenza di sag- camente), trasgredire la - D. Pennac, J. Tardi, Gli esuberati, Feltrinelli vole diverse - Per un vocabolario dell'handicap cora, e dal momento che il mostro è il dáimon, il gezza e follia attraverso logica espressiva era ed e fumetto, gennaio 2002.
certe parole ricostruisco- genio-demone che ha la un gioco di parole che si è concesso ai poeti, ma no di volta in volta la per- saggezza, che fa paura assomigliano nel suono per le persone comuni fa- cilmente diventa leggibile con esemplare eviden- sere raccolta e salva- 3. Strategie terminolo-
in moto strategie d'inseri- gonista del film di Joan come "disturbo", sintomo za), in modo che chi os- guardata. E questo an- giche tra luoghi comuni
Campion, Un angelo alla perlomeno di disagio se serva possa accentuare i che a prescindere dalle Quasi in parallelo, dalla mia tavola (1990). Di- non di malattia: un bam- divarî e marcare ancor Alla gamma moderna ap- cultura anglosassone ab- messa dalla clinica dove bino che scrivesse in un più il fatto di non apparte- di una persona, perché partengono termini quali: biamo ereditato un termi- era ricoverata per disturbi nere a quel mondo, e, una certa armonia può subnormale, invalido di ne sportivo, l'handicap. Il
psichici in quanto ritenuta che volano in cielo, uc- persino soccorrendolo, convivere persino con un guerra, disabile, inabile.
vocabolo è preso dall'ip- "guarita", la donna diso- celli nuotanti nel ma- riaffermare la propria certo dolore o con un cer- Fino agli anni ‘70 alcune pica, per cui il cavallo che rientata dice fra sé: "E a- re"…, viene non di rado non-devianza. Queste to handicap.
associazioni che si occu- occupa la corsia più inter- desso, chi si prenderà classificato avente lin- modalità comportamen- Del resto "armonia", nel pavano di persone disa- na alla pista parte con un guaggio sincretico, e per- tali scattano anche se si mito e nell'immaginario bili (ad es., A.N.F.F.A.S.) arretramento, o svantag- tanto un bambino con ha una certa cultura, an- collettivo mediterraneo – mantenevano la parola gio, rispetto agli altri ca- Questo trattenere l'handi- una distonia da correg- che se si legge Ippocrate come si può leggere nel subnormale. Se consi-
valli. Espressione infeli- cap fa parte, ormai, di un gere. Altra lettura viene o Platone. Spesso rima- mio testo A partire da Ip- deriamo questo termine ce, inadeguata, offensiva fatta se la stessa espres- ne pura filosofia, o bella pocrate –, è pur sempre dall'aspetto semantico, ., e che tuttavia si è usa- assai spesso incoraggia- sione si trova nell'Apoca- pagina non realizzabile, una ferita ricucita, due potremmo anche avvici- ta anche in queste rifles- to da meccanismi socio- lisse di Giovanni oppure anche là dove Platone, parti o aspetti che si ri- narci al suo valore funzio- sioni perché, oramai, è di politici che favoriscono la in una lirica.
nel Timeo [87 b-e], rife- congiungono come le nale: un valore funziona- patrimonio comune.
Mito e agiografie ricon- rendosi all'equilibrio ar- labbra di una separazio- le sia per chi aspirava a Ogni volta ci si trova di Anche questi alibi del di- ducono a questi linguag- monico da ricercare nella ne connaturata con l'uo- finanziamenti – come fronte a "un caso unico", sagio devono essere te- gi incompresi, che do- salute (caro ad Ippocra- mo (e questo strappo è l'associazione – e sia per e si dovrà capire con par- nuti in considerazione dal vrebbero farsi paradigmi 2. Armonie e razionaliz-
anni ‘70/'80 – come te), osserva: "Dunque, stato colto bene da chi li erogava – come lo ticolare attenzione come medico per orientare chi per comprendere, men- l'AIDS – siano state an- anche il vivente, per es- Freud). Diventa allora si- Stato o l'Ente Locale –, il agire nei suoi confronti: ricorre a lui (svantaggiato tre invece si pietrificano Altre parole forti ed em- cora collegate all'idea del sere tale, dobbiamo sup- gnificativo sapere che Ar- quale (ma in effetti en- innanzitutto, approfon- fisico, psichico, sociale, o in pagine letterarie. Il la- blematiche, per connota- castigo divino in seguito porre che sia in giusta mi- monìa, saggia moglie di trambi) relegava ad una dendo la conoscenza, se emarginato) verso la di- mento del Minotauro nel re la percezione di sé e ad una disobbedienza ri- sura. Ora, delle giuste mi- Cadmo re di Tebe, secon- la persona di cui ci si gnità della propria soffe- dell'altro, riescono a tra- spetto alla norma). Non a sure noi avvertiamo quel- do il mito era figlia di due le, una popolazione indif- "prende cura" è handi- renza. C'è inoltre un'al- sibile non è capito né da durre le relative rappre- caso, la parola peccatore le piccole e ce ne rendia- divinità contrapposte: ferenziata per cui diven- cappata, o ha un handi-
trettanta varietà di soffe- Arianna né da Pasiphae sentazioni in comporta- deriva dal latino medioe- mo conto, mentre delle della dea dell'amore (A- tava comunque più van- cap, o è portatrice di han-
renze reali da cui si vor- perché è segnato da una menti e, di conseguenza, vale "peccus", comple- più grandi e delle più im- frodite) e del dio della taggioso (e rassicurante) dicap, oppure ancora rebbe uscire, e che, caso "coabitazione" tra anima- in modalità d'intervento, mentare a "mancus", il portanti non ci rendiamo guerra (Ares); e, come di- finanziarne la sua so- trattiene con sé l'handi- per caso, presentano le e umano, tra istinto e sia come meccanismo di "mancino". Mentre il man- conto. Infatti, per la salu- ce il suo bel nome, ricuci- pravvivenza e mantener- cap come chi si aggrappa ragione, nell'unità di quel autodifesa sia, più di re- cino è colui che usa la te e le malattie, le virtù e i va le ferite, riconciliava, la ben separata dalla so- ad una identità. soma psichico che dopo, cente, in scelte politiche mano diversa da come la vizi, nessuna giusta mi- trovava le soluzioni più cietà produttiva piuttosto - è quella di chi è handi- molto tempo dopo, Plato- come strategia per otte- si usa in genere, il pecca- sura o mancanza di misu- opportune. Così la salute che farne un problema Significativa è la frase cappato: con cui s'inten- ne distinguerà tra "corpo" tore non è altro che lo ra risulta essere maggio- poteva, e può tuttora, politico-sociale e mettere pronunciata dalla prota- de connotare in toto una e "anima" [Cratylo, 400c].
Nella teratologia dell'anti- "zoppo". Peccus è colui re di quella dell'anima convivere persino con un E nemmeno le risposte i- chità troviamo il demonia- che ha il piede "deviante" stessa in rapporto con il certo dolore o con un cer- spirate di Giovanna d'Ar- co, l'indemoniato, la stre- perché non segue la retta to handicap, dal momen- co convincono l'inquisito- ga, la maga, il deforme, via come molti altri. to che la salute è la salu- re Couchon: sono e- lo storpio, il disgraziato, il Convivere con il proprio Con la consapevolezza te per ciascuno di noi, in spressioni che viaggiano folle, l'invasato, e trovia- piede zoppo, con la pro- che l'equilibrio, o la giusta quanto è per ognuno su logiche diverse, per mo anche il peccatore pria devianza o con il pro- misura nella convivenza quella ricucitura armoni- questo la Pulzella andrà come stigmatizzazione di prio handicap, trovare dei contrari, sia una ten- ca delle proprie disso- al rogo. Non i conflitti, ma una persona deviante. Il "armonia" con la propria denza, e non certo una le guerre distruttrici e- peccatore è una parola- condizione, certo non fa mèta raggiungibile, di Del resto, l'intera cultura splodono quando si concetto che non deriva parte della cultura percet- questo si dovrebbe tener mediterranea si fonda scontrano due volontà in- unicamente dal Medioe- tiva comune. Il disagio conto. Così può esserci sulla coincidenza degli tegraliste, con due oppo- vo buio, ma ha una con- che può causare una sof- salute e serenità d'animo opposti, sulla ricucitura ste espressioni, con due notazione culturale com- ferenza, anche se silen- quando viene scoperto armonica dei contrari, linguaggi senza punti di plessa che parte da S. A- ziosa, anche se convis- quel proprio modo di es- sull'Apollo e Diòniso, sul- riferimento comuni, e so- gostino per arrivare all'at- suta da chi la ha, dev'es- sere in armonia con la l'ordine e disordine, o sul prattutto quando una del- tuale pensiero clericale, e sere amplificato da parte propria condizione, quan- fascinosum e tremendum le due volontà possiede spesso anche laico (basti dell'attuale cultura assi- do viene trovata quella che connota la poesia l'esperienza della dialet- pensare come alcune misura con sé stessi che, tragica, ma anche la tica e della tolleranza. malattie, diffusesi negli posto in evidenza (anche di volta in volta, deve es- stessa esistenza. miliari, sociali) che glie- to problematico, fino al
ner presente che, nelle evoca in contesti così lo provocano - tramite malattie, si corre minor lontani nel tempo, nei co- ostacoli o esclusioni di pericolo quando la malat- ogni genere, o tramite Nella cultura sociale che tia corrisponde più alla cultura. Certo il indifferenze - oppure esige a tutti i costi l'inte- natura, all'età, alla con- avversità esterne che grazione secondo propri suetudine, alla stagione accentuano quel picco- parametri, si sono succe- che quando riguarda la lo disagio che ognuno dute in breve tempo e- relazione, come racco- spressioni quali l'inte-
mandava il Medico gre- qualcosa di diverso, - è quella soffe- grabile, il recuperabile.
e tanto meno quell'ar- Il "recuperabile" estende La nuova cultura sulla di- chetipo che la nostra esi- un handicap l'ottica dall'operatore so- versità si è sforzata su stenza sarebbe "condan- ciale che lavora con chi più versanti per superare nata" ad imitare. deve recuperare, alla ogni tipo di classificazio- Il mito è piuttosto quella società civile, agli ammi- ne funzionale, e per sen- impronta tipica del "vi- nistratori, ai genitori che sibilizzare l'opinione pub- vente umano" sulla qua- concorrono al pensiero blica, non tanto ad accet- le, di volta in volta nel le o allo stato vege- unico del modello di re- tare, quanto piuttosto a tempo, più di una popola- tativo. In tale circo- cupero. Il recupero impe- convivere con le diver- zione appartenente ad stanza l'atteggiamen- gna tutti i soggetti verso sità, spesso utilizzando il un medesimo bacino cul- to medico (al di là del una deproblematizzazio- salvagente del diritto. Ec- turale confronta il proprio farmaco, al di là del ne coincidente con la co quindi: il diritto al ri- soccorso) deve esse- "pace sociale". Ancor più spetto, il diritto al lavoro, e la propria voce espres- re tutt'altro che tecni- significativi sono apparsi il diritto all'assistenza, e il co, ma soprattutto de- di recente termini, quali il diritto alla sessualità Come un tessuto per-
ve essere quello "cli-
diversamente abile e il
(ma, per quest'ultimo, ho manente – e sempre at-
nico": appunto dotato
espresso in altri saggi le tuale – dentro al quale
di quella capacità d'a- che seguono la scia della mie divergenze). Fatto è noi ricamiamo, di volta
scolto (ancora una cultura ecologica contra- che alcune proposizioni in volta, i nostri vissuti
volta ippocratica), ria alle "globalizzazioni" e alternative sono diventa- di paure, di angosce, di
per la difesa delle "biodi- te slogan, luoghi comuni, speranze, di colpe, di
cità di incli- o vere e proprie tautolo- desideri . Una sola pa-
narsi verso chi Il diversamente sano co- gie: da "loro non sono
rola, a volte, trattiene in persona con quel suo ficoltà nella sua organiz- soffre, adatta per saper- munque si trova già negli come noi" si è passati a
sé la ricchezza del mito.
stre euforie, i nostri desi- versità, ho individuato zazione esistenziale: sia gli comunicare la propria aforismi di Ippocrate, co- "loro sono come noi", e
Solamente pronunciando deri . Pensate all'attua- nella mappa dei miti me- La difficoltà di porsi in re- perché si trova repenti- me indicazione se non quindi a "loro sono me-
la voce //SOLE// con lo lità del mito della Terra diterranei tre cicli: il ciclo lazione con costoro di- namente ad essere Penso che soprattutto la come espressione: Non glio di noi", come pub-
stupore luminoso che che si abbraccia con il dell'Argolide incentrato pende, più che dalla gra- "un'altra persona" e sia denominazione indiffe- occorre che il medico blicizzava fino a poco può evocare questa pa- Cielo: Géa, la Grande su Argos, ed evocato nel- vità, dalla forza di tale ca- perché ha sempre da- renziata di portatore di
porti a guarigione, ma tempo fa Pubblicità Pro- rola, si entra nella dimora Madre generante, che si le Supplici di Eschilo; il vanti a sé il modello di vi- handicap contenga un
occorre che il medico gresso. Nessuno però, del suo miyhos (voce trova ancora nell'amples- ciclo Minoico, incentrato - è quella di chi ha un ta precedente al trauma.
messaggio che reca il porti a quel soggetto una ancora, ha assunto come correlata a manthánô so di Urano, nonostante sul Minotauro a Creta; ed handicap: con cui s'inten- Sofferenza, questa. Col- pericolo di un'espropria- sua armonia. Armonia modello di pensiero, e che significa "sto capen- l'astronomia e le esplora- il ciclo tebano, con riferi- de che una persona è se- ma d'angoscia se priva di zione della personalità.
assume così un concetto come modello percettivo, do"), senza rendersene zioni interplanetarie. O- mento alla tragedia di E- gnata da un deficit che speranze. Lo dice bene Pensate se noi definissi- differenziato della salute. il semplice "loro sono".
conto; e non si fa certo gnuno vive oggi in que- tutto sommato non incide Dante nel V canto della mo una bella donna e un Ogni volta ci si trova fac- mitologia come noi qui sto abbraccio fecondo, nella percezione della bell'uomo come "portato- cia a faccia con un diver- 4. Quando il mito inse-
stiamo facendo .
"opaco alla coscienza", - Il ciclo dell'Argolide ci
sua personalità; rammenta non esserci .
ri di sesso": sarebbe so diverso, e così pure o- L'attualità di alcuni miti condizione per cui avver- guida a capire le reazioni - è quella di chi ha subito nessun maggior dolore qualcosa di osceno, per- gni volta ci si trova a do- Entrando nella seconda mediterranei è sorpren- te la rigenerazione delle nei confronti della diver-
un handicap nel corso che ricordarsi del tempo ché ridurrebbe ad un far- ver tener conto di parec- parte delle mie conside- dente; e soprattutto sor- piante, degli animali e sità etnica: quei dubbi e
della vita, per trauma o felice nella miseria; dello provvisorio e acci- chie circostanze, anche razioni che riguardano il prende come, nonostan- dell'uomo, e in questo quelle diffidenze che, no- malattia o incidente . A - è quella di chi è portato- dentale la personalità.
se la patologia sembra mito, non posso dare per te il progresso delle co- abbraccio nutre quotidia- nostante la matura antro- differenza di chi è nato re di handicap: con cui La scuola romana già da essere la stessa. Si deve scontata la risposta alla noscenze scientifiche, namente le sue speran- pologia, attiviamo ogni con un handicap (che, s'intende che lo svantag- tempo ha introdotto i prendere nella debita domanda: perché il mito? sopravvivano certe rap- volta che ci troviamo di generalmente imposta la gio non appartiene ad concetti del diverso, del
Innanzitutto occorre presentazioni nelle cui Per esemplificare l'ar- fronte lineamenti somati- vita e l'esistenza sul suo una persona, ma che so- ne, la stagione, il luogo, chiedersi che cosa è il impronte tessiamo anco- cheologia delle nostre ci, ritualità, abilità e com- modo di essere), questa no le circostanze (am- con deficit, del sogget-
l'età e così pure deve te- mito?, e poi perché lo si ra le nostre paure, le no- reazioni di fronte alle di- portamenti diversi dai ca- persona ha maggiori dif- bientali, contestuali, fa- lo spirito femminile anco- con il problema della rea- o indirette vengono e- si, mascherati dietro una pragmatica, ha contem- Londra, prendendo l'ae- ra "desiderante" piuttosto zione (dal sospetto, alla spiate attraverso la mo- parvenza di omogeneità.
plato diverse vie d'uscita reo dalla Malpensa. Una che rigidamente osser- paura, al ribrezzo .) di glie di Minosse, Pasifae.
Ma il Minotauro era e- per risolvere il problema volta arrivati, dall'aereo vante delle regole diplo- fronte alle molteplici va- Afrodite, pure sentendosi stremamente diverso. La del diverso o dell'handi- vediamo un curioso pul- matiche della città: ella, rianti della diversità fisi-
offesa, fa invaghire Pasi- sua deformità veniva – cappato, ma il "recupero" mino che avrebbe porta- madre e regina, apriva le ca, reazione definita dal-
fae del Toro Bianco che come tuttora accade – o l'"integrazione" non ha to i passeggeri all'uscita braccia a chi chiedeva ri- la clinica psichiatrica "di- scorazza per Creta, fino amplificata all'eccesso, mai guardato all'indietro dell'aeroporto fino ai taxi. fugio. La corifea, che smorfofobia". La paura a progettarne l'accoppia- perché veniva a trovarsi per rimuovere le cause Hanno fatto scendere parla a nome delle 49 so- della forma non canonica mento. Da questo rap- nel cuore del labirinto di sociali, pur mostrando i tutti i passeggeri diretti relle, darà un contributo così come del comporta- porto (di perversione quel linguaggio accessi- valori di un impegno civi- verso quel pulmino, tran- importante e simbolica- mento non automatica- zoofila) nasce il primo bile a tutti che rinnovava le, tuttavia queste forme ne noi due. Più di tre mente significativo all'ac- mente riconoscibile, ten- "mostro" della cultura oc- da generazione a gene- di recupero puntano più quarti d'ora siamo stati coglienza, quando ricor- de ad amplificare qualità cidentale, il Minotauro, razione la domanda e- all'efficienza che all'effi- obbligati a rimaner fermi da a quel re e ai suoi e malvagità del soggetto- metà uomo metà toro, il strema: perché accade cacia delle grandi risorse sull'aereo, perché per i consiglieri di essere una quale, nelle sue più sva- del rapporto umano. disabili è stato realizzato lontana parente: "Guarda di attributi esagerati nei riate metamorfosi, farà sembra rispondere con Qualche anno fa Giovan- un tunnel illuminato che che attraverso Io, la bella due eccessi: attraverso da impronta alla storia un aforisma degno di E- na ed io siamo andati a dall'aereo porta diretta- figlia di Pelàsgos, antico simmetrie percettive (se della teratologia fino ai raclito: "Il mito non si ve- re di Argos, noi siamo pa- è così ripugnante è an- "frutti della colpa" del no- de ma si avverte oltre le renti anche se siamo di che malvagio, oppure stro non lontano Cotto- pareti del labirinto". pelle scura, perché vivia- con il proverbio veneto lengo, esseri che vengo- Alla fine degli anni Set- mo da lunghissimo tem- "da un disgrassià tri pas- no esclusi agli occhi del tanta, abbiamo avuto il noni della nostra etnia.
so: calarsi sul fondo, po in Africa." Questa os- si in là"), e attraverso coraggio di rompere le Non ci troviamo, attual- scandagliare il pensiero, servazione, presente in chiasmi compensatòrî (è Nelle opere teatrali più mura per liberare tutte mente, in un'epoca in cui perché laggiù è il rime- Eschilo, è di un'attualità così, ma il suo animo è note, il Minotauro godrà quelle diversità, si possa ancora parlare o dio, gli farà dire Eschilo incredibile, possiede di quegli attributi com- di immigrazione o di emi- ., e finalmente il benve- al mito corrispondente.
pensativi che riescono a grazione, ma ci dirigiamo degna di Edmond Morris E' la vicenda del grande tamponare le angosce: verso l'epoca delle gran- C'è sempre, comunque, . Morris - ma non solo dio-re dell'Olimpo, che si avrà una saggezza che di trasmigrazioni: feno- una faticosa soglia d'at- lui - sostiene che possia- invaghisce di Europa: in- non hanno gli altri uomini come gli attuali Te- meno, questo, che co- tesa nell'incontro con l'al- mo immaginarci come se gannata da Zeus, trasfor- e saprà prevedere. La te- sei liberatori – non stringerà a rivedere sia i tro, tanto più se l'altro si fossimo uno accanto al- matosi in Toro, viene ra- ratologia arcaica e clas- ha fatto niente di tut- modelli di ospitalità sia mostra diverso, o troppo l'altro in una catena uni- pita in Siria e portata a sica confina questo Mo- to questo, non ha rot- quelli di patto sociale.
diverso: può durare an- versale che, attraverso i Creta. (Si trova qui il pri- stro nel cuore del labirin- to le mura del labirin- Come è noto dal mito, ad che pochi secondi, ma secoli e i millenni, si è di- mo germe politico che al- to, perché non venga vi- to, ha lasciato tutto co- Argos, nel golfo dell'Ar- c'è, esiste comunque ad slocata in territori diversi lude alla volontà di co- sto dagli altri, e perché sì come è. Metaforica- golide, c'era già un re, e ogni latitudine del pen- del globo, differenziatasi struire un'Europa capace desti terrore (un terrore mente, Teseo (ovvero la le Dànai, le Supplici, fug- siero. Ma l'altro porta in gruppi sempre più e- di abbracciare anche funzionale al potere mi- sempre nuova riforma i- gite dall'Egitto assieme sempre qualcosa di nuo- stranei, per clima, per parte del Medio Oriente). noico); ma anche per- stituzionale) si è fatto al padre Dànao, bussa- vo, è comunque portato- cultura, per paralleli e Europa genera Minosse ché, solo attraverso la e- aiutare da Arianna (ovve- rono alla porta di questo re di doni anche se susci- meridiani, per incroci di il quale, nato già segnato ro l'operatore esperto, il regno per avere ospita- ta sospetto: le Dànai, razze e così via. Ma se ci dalla colpa dell'inganno del linguaggio collettivo, volontario), la quale ha lità. La drammatica fuga quale ringraziamento, dessimo la mano lungo paterno (Zeus, oltre ad il Minotauro, inquietante indicato la via d'uscita delle 50 fanciulle figlie di portarono un'arte scono- questa interminabile ca- ingannare Europa, ha e saggio, può parlare alle solo a lui: così, la fuga di Dànao dall'Africa setten- sciuta a quei luoghi, tena tutti, in 6 miliardi che tradito Hera legittima generazioni seguenti entrambi (dall'enigma in- trionale era dovuta alla quella della rabdo- siamo e per differenze consorte), commetterà che, in diversa misura e quietante del disagio) ri- persecuzione dei 50 figli manzìa, l'arte di saper in- minime difficili da rileva- altre inadempienze, e con differenti autodifese, propone la solitudine del del re Egitto. Diverse per dividuare e raccogliere le re, si perderebbe la per- per tutto questo dovrà si interrogano sulle fobie soggetto "recuperato", razza, cultura e costumi, acque sotterranee, da cezione delle grandi dif- pagare. Questo "desti- di fronte alle dismorfie.
come possono essere gli le Dànai furono dapprima cui poi fu reso possibile no", questa "anànche" Ecco, dunque, la prima effetti delle terapie socia- guardate con sospetto e irrigare e bonificare quel- onnipresente aleggia apartheid, la prima sepa- li pragmaticamente tese con curiosità, poi il Re si le terre . Anche la mo- - Nel ciclo Minoico, in-
dappertutto, e provoca razione dagli occhi uma- ai risultati della pace so- consultò e rifletté a lungo glie-regina contribuisce centrato sul Minotauro a quelle catene di colpa-e- ni di una creatura natura- ciale. L'allegoria della via prima di spalancare le all'accoglienza: rappre- Creta, il problema della spiazione come le sim- le che non aveva nessu- senta, come sarà Antigo- diffidenza di fronte a metrie di causa-effetto; na colpa di trovarsi diver- chiara. La società con- Occorre frugare nell'abis- ne nel ciclo tebano, quel- un'altra etnia si complica cosicché le colpe dirette so in una natura di diver- temporanea, sempre più mente alla hall dell'aero- Il primo re di Tebe, che caro ad Ippocrate, osser- ricucite, e più sopportabi- porto attraverso un corri- secondo la leggenda è va: . dunque anche il vi- li, se il disagio personale doio infernale. Non im- Cadmo, chiamato anche vente per essere tale non venisse amplificato La letteratura e i porta aver perso i contat- il Fenicio, è il fratello di dobbiamo supporre che nel disagio della civiltà. ti con gli altri passeggeri, quella Europa che era sia in giusta misura . non importa l'esclusione stata rapita da Zeus.
Ora della giusta misura da un possibilissima e- Cadmo sposa Armonia.
noi avvertiamo quella (*) Cesare Padovani si è
sperienza comune, non Da questo inizio del mito piccola e ce ne rendiamo laureato in lettere e filoso- importa avere il piacere nasce una seconda conto, mentre delle più fia a Bologna nel 1965. E' del braccio solidale degli grande considerazione, grandi e delle più impor- stato docente di lettere alle altri per entrare nel pul- che è la convivenza, la tanti non ci rendiamo scuole superiori; ha quindi mino di tutti; l'importante coabitazione dei contrari.
conto. Infatti per la salute ottenuto un incarico nel è essere pragmatici, ot- Nei drammi psicologici e le malattie, le virtù e i ‘71/'73 all'Università di Ur-bino, e nel biennio ‘78/'80 tenere l'effetto di uscire coesistono sempre i con- vizi nessuna giusta misu- è stato collaboratore alla voci dal mondo arabo fenomeni migratori: Elisabetta Bartuli (*)
dall'aereo "senza grane". trari. Aristotele usa il ter- ra o mancanza di misura facoltà di Psicologia dell'U- E questa è l'efficienza. mine sinechiòsis per de- risulta essere maggiore niversità di Padova. Teseo è uscito tranquillo finire, non già la contrad- di quella dell'anima stes- Ha pubblicato parecchie o- dal labirinto, mentre il Mi- dizione, ma la "coabita- sa in rapporto con il cor- pere tra cui "La speranza notauro è rimasto dentro, zione dei contrari", l'ar- Contrariamente a quanto il titolo del mio in- tervento lascerebbe supporre, durantequesto nostro incontro toccherò le temati- monia. Armonia, moglie Con la consapevolezza che della letteratura araba scritta in arabo dagli a- 1974), "Handicap e sesso: di Cadmo, è la figlia di che l'equilibrio o la giusta omissis" (Bertani 1978), rabi per gli arabi. Mi scuso per quanti resteranno - Il ciclo tebano, l'ultimo
due divinità contrappo- misura nella convivenza "Lo psicologo scalzo con delusi dalla mia decisione di non prendere in esa- che ho considerato, mi ste, di Afrodite, dea del- dei contrari sia una ten- altri autori" (CLEUP, 1979), me la produzione letteraria di cittadini non italiani consente alcune rifles- l'Amore, e di Ares, dio denza e non certo una "Bruca tu che bruco an- che hanno deciso di esprimersi in italiano, ma cre- sioni sui comportamenti della guerra. Armonia meta raggiungibile, di ch'io" (Aiep 1986). do che questo capitolo della letteratura italiana ab- di fronte alla diversità
non può nascere solo da questo si dovrebbe tene- Da parecchi anni è "forma- bia molti estimatori, ben più informati di me. Da psicologica, relativa alla
Afrodite o solo da Ares, re conto. Così può esser- tore" di docenti, organiz- parte mia, preferisco rivolgere il tempo a mia di- sfera emozionale che perché appunto in quel ci salute e serenità d'ani- zando corsi d'aggiorna- sposizione alla produzione letteraria, alla produzio- non comprende soltanto tessuto collettivo viene ri- mo quando viene sco- mento e seminari di lingui- ne di pensiero dunque, della riva sud del mediter- il ben noto complesso di conosciuta per questa perto quel proprio modo stica, teoria dell'immagine,retorica, mitologia ., e da raneo, convinta come sono che il primo passo ne- Edipo, ma una grandissi- di essere in armonia con un ventennio segue i lau- cessario per mettersi in dialogo con chi non è noi ma varietà di forme di di- Alludendo alla congiun- la propria condizione, sagio, disorientamento tura dei contrari, "armo- quando viene riconosciu- reandi nella costruzione consista nel liberarsi dai pregiudizi e nel riconosce- psichico, sensi di colpa, nia" dunque non vuol dire ta, quando viene trovata della tesi di laurea. re, di conseguenza, dignità a culture altre da noi.
per un ventaglio che in- quella "giusta misura" Ho scelto di parlare della letteratura araba, quindi, clude le patologie conte- perché contiene in sé la con sé stessi che di volta perché la letteratura è, a mio parere, la strada mae- nute nelle repressioni dialettica degli opposti, in volta deve essere colta stra per raggiungere tali obiettivi. Vi sono anche, della "normalità" fino ai come appunto consiste il però, motivazioni più "personali" a questa mia scel- casi clinici. Il mito, che in- dialogo, una conquista Le lacerazioni, che da veste tutto il bacino del Cadmo, attraverso Lab- Ricordo che, come la maggior parte delle persone Mediterraneo, riporta L'"armonia" con questo daco, Laio, arrivano ad della mia generazione, durante l'infanzia ho gioca- una genealogia concate- valore è ritrovabile ancor Edipo, sussisterebbero avere. Vi racconto un altro aneddoto: nel mese di to tante volte a indiani e cowboy, gridando "evviva!" nata da crimini colposi, prima del V secolo a.C.
comunque nell'animo u- dicembre 2002, a Bolzano, durante una "tre giorni" ogni volta che un indiano cadeva ucciso. Soltanto per cui ogni effetto si tra- Eraclito avverte una sif- mano – e noi non le capi- dedicata alla cultura araba, che comprendeva in- molto più avanti nel tempo ho capito in che trappo- muta immediatamente in fatta armonia nella natu- remmo senza queste tra- contri nelle scuole, presentazioni di scrittori arabi, lone ero caduta: il mio immaginario si era costruito causa di altri disagi, e di ra stessa. Questa physis me esemplari –, ma sa- spettacoli teatrali e musicali e tavole rotonde a te- sull'immagine degli indiani che mi veniva dai film conseguenza di sensi di "ama nascondersi" e, rebbero certamente più ma, la scrittrice libanese Hoda Barakat si è raccon- western americani, che me li aveva sempre mo- colpa, disturbi relaziona- appunto in questo suo tata al pubblico. Al termine dell'incontro un ragazzo li, da cui e per cui viene sottrarsi, esprime con strati come barbari, incivili, crudeli e senza cultura, le ha rivolto una domanda, una buona domanda: messa in moto la com- maggior vigore quella facendo sì che io mi immedesimassi con gli altri, i ‘Perché io, che sono di Bolzano, dovrei leggere let- plessa macchina sociale sua trama che trattiene in ‘nostri'. Ed erano stati libri e film come "Soldato In appendice il lamento di Filottete,
teratura libanese?'. Questa la risposta: ‘Non ti dirò per pianificare soluzioni sé i contrari (del mostrar- blu", "Piccolo grande uomo", "Un uomo chiamato monologo liberamente tratto da Sofocle
che devi leggere la letteratura libanese come ne funzionali con modelli si e del non mostrarsi), in cavallo", a permettermi di operare la trasformazio- leggi altre, perché è bella e perché ti piacerà aver- standard tra terapie ed e- "giusta misura". Nel Ti- ricostruito da Cesare Padovani
ne, a farmi riconoscere la dignità della cultura in- la come amico sul comodino. Ti racconterò invece marginazioni. Vediamo- meo Platone, riferendosi diana, scevrandola dai pregiudizi che ignoravo di che, quando è scoppiata la guerra in Kossovo, io all'equilibrio della salute mi sono sentita molto partecipe e me ne sono chie- musulmana. Non stiamo parlando di "islam". So- l'errore risieda nell'uso del termine "islam" come dentità: "Io potrei raccontare il rapporto che lega la sta il motivo, dato che ho vissuto tre quarti della prattutto non stiamo parlando di "islam" nel modo concetto/parola onnicomprensiva. Piccola Montagna - cioè il quartiere di Ashrafiyah a mia vita in Libano, ora vivo a Parigi, non ho mai co- in cui è diventato usuale parlarne - e scriverne - nei Credo infatti che la parola italiana "islam" sia stata Beirut dove sono nato - con il mare e la montagna; nosciuto un albanese né sono mai stata nei Balca- mezzi di comunicazione di massa, da più di due fin qui usata per definire almeno 4 piani/livelli/entità potrei dire come, da ragazzo, sentissi che la mia ni. Ho capito che la risposta stava nel fatto che a- anni a questa parte. Poiché il risultato di tanta di- cultura era ricca e plurale, plurale come conse- vevo letto i libri di Ismail Kadarè. Essi mi avevano vulgazione mi sembra deludente e non noto cam- 1. "Islam" come fede/religione. In questo caso, il di- guenza del pluralismo religioso di Beirut, e ricca fatto trasformare un luogo su una carta geografica biamenti nell'ordine delle domande che l'opinione retto interlocutore è il Cristianesimo. E forse è bene grazie alla mia capacità di fondere l'appartenenza in un insieme di persone, di uomini, di donne, di pubblica si poneva prima dell'11 settembre 2001 e ricordare che il dialogo ecumenico tra uomini e cristiano-orientale che avevo ereditato dalla mia fa- bambini e di studenti, di gente viva. E aggiungerò si pone ora, sono molto propensa a credere che donne di fede – islamica e cristiana – è in corso da miglia, l'appartenenza arabo-islamica propria alla anche che credo che se in Occidente aveste letto ben prima dell'11 settembre, con risultati incorag- mia cultura, e l'appartenenza alla cultura mondiale più letteratura irachena, forse adesso non sarem- che mi hanno insegnato Ra'if Khuri e ‘Omar Fakhu- mo arrivati alla drammatica situazione odierna'. 2. "Islam" come Fondamentalismo. Lo scrittore al- ri, "Lo straniero" di Camus, "La nausea" di Sartre, e Se consideriamo la letteratura come un messaggio gerino Habib Tengour in Gens de Mosta, già nel il sogno marxiano di sfidare il cielo".("Beirut e il Me- veloce che "umanizza" ciò che si trova lontano da 1997 definiva i movimenti politici che, nel mondo i- diterraneo. Doppia lingua e lingua plurale", in Elias chi legge, leggere un libro diventa come sedersi nel slamico, hanno fatto della religione la loro bandie- Khuri e Ahmad Beydoun, Rappresentare il Mediter- salotto di casa altrui, guardare la gente vivere, os- ra: ". dei felloni che sono riusciti a imbrogliare il raneo. Lo sguardo libanese, Mesogea, Messina, sia andare a scuola, fare la spesa, frequentare il ci- popolo giocando con il Corano" (Actes Sud, Arles nema, preoccuparsi per lo stipendio basso, andare 1997, pag. 80). Dovrebbe essere chiaro che que- Parimenti, in un romanzo autobiografico, Edward in vacanza, tutte le piccole cose che costituiscono sto fenomeno prettamente politico - che non è solo al-Kharrat racconta la sua giovinezza trascorsa ad la quotidianità. islamico, ma anche cattolico, ebraico, hindu, laico - Alessandria d'Egitto e così definisce il periodo di Poiché di quotidianità sto parlando, mi sembra im- è un discorso "altro" rispetto all'islam inteso come cui sta parlando: "Eravamo nell'anno 1637 secon- portante sfatare il pregiudizio diffuso secondo il fede e necessita di ben altri strumenti di compren- do il martirologio copto, eravamo nell'anno 7413 quale la lingua araba, considerata sacra, non con- della creazione, eravamo nell'anno 1913 dopo Cri- sente di dire tutto, di dire la quotidianità. Per pro- 3. "Islam" come immigrazione. In Italia più che in sto secondo il computo copto ed etiope, eravamo varvi che così non è, mi basta ricordare che sono altri paesi europei (vedi il caso Fallaci e seguenti) nell'anno 1921 dopo Cristo secondo la Chiesa di tradotti in arabo, ad esempio, i libri di Dario Fo, di spesso non si è riusciti a disgiungere valutazioni Roma, eravamo nell'anno 1339 dell'egira" (I sassi Alessandro Baricco, di Rodari, di Moravia, di Buz- sull'appartenenza religiosa dei cittadini non europei di Bubilli, Edizioni Lavoro, Roma 1999). zati, della Tamaro, Harry Potter e i Pokèmon. presenti sul territorio italiano dalle considerazioni In questa lingua - lingua viva, dunque - si esprime socio-politiche legate al fenomeno migratorio, e ciò Ben riassume un altro scrittore libanese, Amin una fetta di mondo che comprende i paesi che van- nonostante il fatto che, secondo i rendiconto della Maalouf, che ci dice: "Tutti coloro che il mondo ara- no dall'Iraq al Marocco, passando per la Penisola Caritas, solo il 36% dei cittadini non europei pre- bo affascina, seduce, inquieta, inorridisce o intriga arabica e il Nord Africa, un mondo che è erede, frui- senti sul territorio italiano risulti provenire da paesi non possono fare a meno di porsi, ogni tanto, un tore e produttore di un enorme patrimonio cultura- a maggioranza musulmana.
certo numero di domande. Perché quei veli, quelle 4. "Islam" come Cultura, come Civiltà. Con Cultu- barbe tristi, quegli incitamenti all'omicidio? Perché Prima di passare la parola agli autori arabi, vorrei ra/Civiltà intendo qui riferirmi a storia, geografia, tante manifestazioni di arcaismo, di violenza? Tutto chiedere se vi siete accorti che, fino a questo mo- sociologia, arte, filosofia e ai molti altri ambiti di sa- ciò è inerente a quelle società, alla loro cultura, al- mento non ho mai nominato la parola "islam". Chie- pere che si incentrano in una vasta area geografi- la loro religione? L'islam è incompatibile con la li- do venia se a molti di voi apparirà banale, ma cre- ca la cui popolazione è, in maggioranza, musulma- bertà, con la democrazia, con i diritti dell'uomo e do sia importante: nel titolo del mio intervento com- na. Dovrebbe a questo punto risultare evidente della donna, con la modernità? E' normale che ven- pare il termine "mondo arabo", non "mondo islami- che, così come "islam" come fede ha come con- gano poste simili domande, ed esse meritano assai co" e di mondo arabo sono qui per parlarvi. Se par- traltare il Cristianesimo, "islam" come cultura ha più delle risposte semplicistiche che vengono date liamo di "mondo arabo" deve essere chiaro che come contraltare la Cristianità, con tutte le varianti loro troppo spesso. […] Non posso seguire coloro stiamo parlando dei 22 stati membri della Lega A- intrinseche, sia strutturali che individuali, che i due che, ieri come oggi, ripetono gli stessi vecchi pre- raba (Egitto, Iraq, Arabia Saudita, Siria, Libano, termini comportano.
giudizi ostili all'islam e che, ogni volta che si produ- Giordania, Yemen, Algeria, Bahrain, Kuwait, Libia, ce un avvenimento rivoltante, si credono autorizza- Mauritania, Marocco, Oman, Qatar, Somalia, Su- Credo sia chiaro dalla mia lunga premessa che, a ti a trarne conclusioni definitive sulla natura di certi dan, Tunisia, Emirati Arabi Uniti, Gibuti, Comore e mio modo di vedere e da quel che appare nei testi popoli e della loro religione. Nello stesso tempo, mi Palestina). Se parliamo degli abitanti del mondo a- scritti da numerosi autori arabi, l'appartenenza reli- sento a disagio davanti alle giustificazioni laboriose rabo, quindi, deve essere chiaro che stiamo par- giosa non è la primaria componente identitaria. Mi di coloro che ripetono senza batter ciglio che quan- lando dei cittadini di questi ventidue stati e non di i- viene in aiuto, a questo proposito, uno scrittore li- to succede è il risultato di uno spiacevole malinte- raniani, turchi, afghani, pakistani, indonesiani, ni- banese, Elias Khuri, che vive a Beirut ed è il diret- so, e che la religione è solo tolleranza; le loro moti- geriani, russi, cinesi, francesi, italiani o altro. In bre- tore dell'inserto letterario di uno dei maggiori quoti- vazioni li onorano, e non li metto sullo stesso piano ve, non stiamo parlando di persone di religione diani nazionali. Così descrive la sua personale i- di coloro che diffondono l'odio, ma il loro discorso non mi soddisfa. Quando un atto riprovevole viene do sposare la loro unica figlia Habiba con un suo a- commesso in nome di una qualunque dottrina, mico, un anziano commerciante di bestiame, quan- questa non diventa scellerata, anche se non può do lei non aveva ancora 17 anni. Dopo appena un essere considerata come totalmente estranea a ta- anno e qualche mese di matrimonio quell'uomo l'a- le atto. Con quale diritto potrei affermare, per e- veva ripudiata perché la poverina non era ancora sempio, che i talebani dell'Afghanistan non hanno rimasta incinta. Sia il padre che la zia paterna la nulla a che vedere con l'islam, che Pol Pot non ha trattavano come una bestia, nessuno che la difen- nulla a che vedere con il marxismo né il regime di desse' (Il tempo degli errori, Theoria). Questo bra- Pinochet con il cristianesimo? Come osservatore, no, mi pare, corrisponde alla donna araba come la sono obbligato a constatare che si tratta, in ognuno rappresenta il nostro immaginario. Sarà un buon e- di questi casi, di una utilizzazione possibile della sercizio, quindi, accostargli quest'altro: ‘Un ragaz- dottrina interessata, certo non la sola, né la più dif- zo e una ragazza si baciavano. Camminavano in- fusa, ma che non può essere esclusa con un gesto clinati, lei lo abbracciava e lo sfiorava ogni volta infastidito della mano. […] Ci si può immergere fin- che muoveva la testa. Esistevano solo per loro ché si vuole nei libri sacri, si possono consultare gli stessi. I passanti si giravano a guardarli. Ad un trat- esegeti, raccogliere argomentazioni: ci saranno to si sono fermati e si sono stretti forte sorridendo. sempre interpretazioni differenti, contraddittorie. Dei due la più disinvolta sembrava la ragazza' (So- Basandosi sugli stessi libri, si può accettare la co Chico, Jouvence). Stesso autore, stesso sfondo schiavitù oppure condannarla, si possono venerare autobiografico, stessa città: soltanto che tra il primo le icone o gettarle nel fuoco, si può vietare il vino o chiaro quello che le case editrici europee vogliono precipita perché i mariti del palazzo di questi tempi e il secondo libro di Shukri sono passati cinquanta tollerarlo, esaltare la democrazia o la teocrazia. da me e dalle altre scrittrici arabe. La donna deve non si fidano degli idraulici. Con un procedimento Tutte le società umane hanno saputo trovare, nel essere vittima, possibilmente velata o, meglio an- infernale ci siamo ritrovati a letto, e io mi sono im- Cinquant'anni molto diversi, a guardarli da una o corso dei secoli, le citazioni sacre che sembravano cora, violentata e maltrattata. Se poi c'è una storia pegnata in una serie di movimenti ginnici che mi dall'altra sponda del Mediterraneo. Cinquant'anni giustificare le loro pratiche del momento. Ci sono di incesto, allora è ancora meglio e il libro si ven- ero allenata a fare all'epoca del campionato di di pace, sulla sponda nord. voluti due o tremila anni perché le società cristiane derà di più. Dimenticavo che la donna deve soprat- taekwendo del 1987. […] Comunque, nonostante Avete mai fatto caso al fatto che, quassù, chiamia- ed ebraiche, che invocano la Bibbia, cominciasse- tutto attaccare la sua religione. Ci vuole una donna gli attacchi di risate durante l'allenamento, non mi mo la Seconda Guerra Mondiale "L'Ultima Guer- ro a pensare che il 'non ammazzare' potrebbe an- araba e musulmana che dichiari chiaro e tondo che ricordo di aver sudato nella pratica sportiva quanto ra"? Per chi abita a quattro ore di aereo da noi, do- che applicarsi alla pena di morte. Fra cent'anni ci l'Islam è antimoderno e soprattutto che è contro la ho sudato questa volta, cosa che viene considera- po la nostra "Ultima guerra" ci sono state la guerra spiegheranno che la cosa era ovvia" (L'identità, ta il vero segnale di una corretta combustione dei del '48, del '56, del '67, del '73, la guerra civile liba- Bompiani 1999, pagg.55-58).
Un paio d'anni or sono, nell'intento di fornirmi di un nese, quella tra Iran e Iraq, la guerra del golfo del testo che mi aiutasse a esemplificare questi ed al- Il problema è che, in una storia come questa, non 1991, l'Afganistan … Innegabilmente, uno dei cardini più potenti su cui tri concetti legati all'immagine della donna araba, ci sono le palme, le oasi ed il deserto, in breve: Anche della guerra, della quotidianità delle guerre, ruota l'incomprensione occidentale nei confronti ho raccolto le voci di diciotto scrittrici egiziane con- dov'è il folklore? rende conto la letteratura araba contemporanea.
del mondo arabo è la cosiddetta "questione femmi- temporanee in un testo dal titolo Rose del Cairo (Breve parentesi: lo scrittore spagnolo Javier Ma- Mahmud Darwish, il più grande poeta palestinese nile". Eppure basta fare un giro in alcune librerie in (e/o, Roma 2001). La lettura di almeno un brano in rias racconta che, pur avendo avuto molto succes- vivente, ha scritto un unico libro in prosa, ambien- questi giorni per avere la conferma di quanto man- esso contenuto può forse aiutare a rendere conto so in Europa, in Italia non riusciva a farsi tradurre tato a Beirut nel 1982, durante l'invasione israelia- chi la voce delle donne comuni, persone, individui, di quanto la realtà non sia sempre quella che il no- perché ‘i suoi libri non erano abbastanza spagnoli, na. Nello stesso momento, sull'altra sponda del cittadine del mondo arabo. Gli scaffali pullulano di stro immaginario ci consegna. perché non ci sono le nacchere, i tori, il flamenco'.
Mediterraneo, si giocavano i mondiali di calcio.
resoconti giornalistici di storie estreme (Vendute, Nora Amin, "Bizzarrie": "Oggi mi sono infilata i pan- Non è un mistero che la psiche umana sia attratta "Anche noi amiamo il calcio, anche noi abbiamo il Schiava di mio marito, Mai senza mia figlia, Dietro taloni al contrario e sono andata in ansia. Nono- da ciò che conferma i suoi stereotipi).
diritto di amare il calcio e abbiamo il diritto di assi- il velo, Oltre il velo e varianti sul tema) e viene da stante sia convinta che non c'è differenza sostan- Quello che sto cercando di comunicarvi è che ogni stere alla partita. Perché no? Perché non uscire un chiedersi se, quando qualche giornalista italiano ziale tra il davanti e il dietro e nonostante certa gen- cultura è, di per sé, incatalogabile. Insito in qualsia- po' dalla routine della morte? In un rifugio abbiamo deciderà di far uscire i memoriali di Erika e Omar o te consideri questo fatto di buon auspicio. Comun- si cultura è il suo essere in movimento. Le quoti- potuto procurarci l'energia elettrica usando la bat- del branco di Leno - storie vere, tragicamente vere que mi sono davvero molto agitata per quello che dianità cambiano col passare del tempo, le culture teria di un'automobile e in un battibaleno Paolo quanto quelle narrate in Vendute o in Mai senza mi è capitato, e l'agitazione andava ben oltre: non Rossi ci ha trasmesso la gioia che ci manca. E' un mia figlia - le considereremo rappresentative della ero agitata perché me li ero infilati al contrario, ma Faccio un esempio appaiando due brani tratti da uomo che in campo si vede solo dove conviene condizione dei nostri figli, e da esse trarremmo perché sono andata in ansia per averlo fatto. […] due libri a sfondo autobiografico dello scrittore ma- che lo si veda. E' un diavolo smilzo che noti solo spunto per descrivere e catalogare l'intero sistema Infine, ho preso in considerazione il vicino di casa rocchino Muhammad Shukri, nato nel 1935. Nel dopo che ha segnato una rete. Esattamente come sociale del nostro paese.
del quale, prima di allora, non ero mai riuscita ad primo, ambientato negli anni '40-'50 si legge: ‘An- un aereo da bombardamento si vede solo dopo D'altronde, già nel 1996 la scrittrice libanese Hoda attirare l'attenzione. Sembra molto emancipato e che lei aveva molto sofferto a causa della malva- che i bersagli sono esplosi. Dove c'è Paolo Rossi Barakat diceva in un'intervista: "Io potrei scrivere riesce sempre a rimettere in sesto la condotta fo- gità del marito scellerato, eppure gli aveva tenuto c'è un goal, un'ovazione, poi lui si nasconde e un best-seller in una settimana, perché è molto gnaria principale, quando si ottura e la situazione testa finchè quell'uomo non l'aveva sconfitta facen- scompare, apre un varco nell'area per quei suoi piedi pronti alle occasioni, per portarle a matura- Ibrahim al-KONI - Libia
Ruocco - ed. or. 1975 - rabo di Giuseppe Marghe- Jouvence, Roma 1993, rita - postfazione di Giu- zione, a coglierle con il massimo della cupidigia.  Narratori arabi del Nove-  LA PIETRA DI SANGUE seppe Margherita - ed. or.
Non capisci se sta giocando a calcio o facendo l'a- cento - a cura di Isabella – traduzione dall'arabo di more con la rete, ma è una rete ritrosa: lui su quel Sabri MUSA - Egitto 1932
1991 - Jouvence, Roma Camera d'Afflitto - Bompia- Rolando Del Cason con torrido campo spagnolo la tenta e la seduce con la  L'INCIDENTE DEL MEZ- ni, Milano 1994, pp.XXX- Samuela Pagani – presen- ZO METRO - traduzione di raffinata galanteria italiana" (Una memoria per l'o- Zakariyya TAMER - Siria
VII-657 – 2°edizione 2002 tazione di Rosella Dorigo Massimo Pappacena - in- blio, Jouvence, Roma 1997). Questo brano espri-  Rose del Cairo. Raccon- Ceccato – ed. or. 1990 - troduzione di Concetta Fe- ti di scrittrici egiziane – a  L'APPELLO DI NOE'.
me la quotidianità di chi vive la guerra ogni giorno. Jouvence, Roma 1998, rial Barresi - ed. or. 1982 - Racconti scelti – a cura di cura di Elisabetta Bartuli – Murid Barghuti è un altro poeta palestinese, nato a Edizioni Lavoro, Roma Eros Baldissera - ed. or.
edizione e/o, Roma 2001, Gerusalemme e trasferitosi in Egitto negli anni ‘60 Waciny LAREJ – Algeria
varie – Manni, Lecce 2002, per motivi di studio. "Ho visto Ramallah" è il diario Ra'uf MUS'AD BASTA –
del suo ritorno in patria dopo trent'anni di esilio. E-  DON CHISCIOTTE AD Egitto 1936
gli scrive: ‘Sono, da sempre, uno di quelli convinti ALGERI – traduzione dal-  L'UOVO DI STRUZZO.
'Abd al-Salam al-'UGIAY-
che un'occupazione, qualsiasi occupazione, si av- l'arabo di Wasim Dahmash Rappresentare il Mediter- MEMORIE EROTICHE – LI - Siria 1918
vantaggi quando riesce a trasformare la patria, nel- – ed. or. 1996/99 – Meso- raneo. Lo sguardo libane- traduzione dall'arabo di  LE LANTERNE DI SIVI- la mente dei suoi abitanti, in un fascio di "figure gea, Messina 1999, se, Mesogea, Messina Wasim Dahmash – postfa- GLIA - sette racconti - tra- simboliche". Simboli, e nient'altro. zione di Wasim Dahmash duzione dall'arabo di Maria  Muhammad Barrada Quel che è certo è che non ci lasceranno trasfor- Nagib MAHFUZ - Egitto
– presentazione di Angelo Avino - postfazione di Ma- Rappresentare il Mediter- Per cominciare
mare il nostro villaggio in una città, o adeguare le Arioli – ed. or. 1994 – Jou- ria Avino - ed. or. 1956 - raneo. Lo sguardo maroc- dimensioni delle nostre città ai tempi in cui viviamo.  TRA I DUE PALAZZI - vence, Roma 1998, pagg.
Jouvence, Roma 1995, Testi di letteratura araba contemporanea chino, Mesogea, Messina Diciamoci la verità: quando vivevamo al villaggio traduzione dall'arabo di a cura di Elisabetta Bartuli
Clelia Sarnelli Cerqua - ed.
non avremmo voluto vivere in una città? Non mori- Tayeb SALIH - Sudan
or. 1956 - Pironti, Napoli vamo dalla voglia di uscire dalla piccola, limitata, (Zefzaf) – Marocco 1945-
Rashid DAIF – Libano
Ghassan KANAFANI - Pa-
L'identità, Bompiani Saggi,  LA STAGIONE DELLA semplice Deir Ghassanah per andarcene a Ramal-  IL PALAZZO DEL DESI- MIGRAZIONE AL NORD -  L'UOVO DEL GALLO – lah, Gerusalemme e Nablus? Non ci auguravamo  MIO CARO KAWABATA  RITORNO A HAIFA - tra- DERIO - traduzione dall'a-  Assia Djebar e Renate traduzione dall'arabo di traduzione dall'arabo, po- che Ramallah, Gerusalemme e Nablus diventas- – traduzione dall'arabo e duzione e introduzione di I- rabo di Bartolomeo Pirone Francesco Leggio - intro- introduzione di Isabella Ca- sabella Camera d'Afflitto - stfazione e cura di Elisa- sero come Il Cairo, Damasco, Baghdad e Beirut? Andare ancora al cuore - ed. or. 1957 - Pironti, Na- duzione e cura di France- mera d'Afflitto – ed. or.
presentazione di France- betta Bartuli – ed. or. 1984 delle ferite, Tartaruga 1997 Un anelito verso tempi nuovi, sempre. poli 1992 - pagg.598 sco Leggio - ed. or. 1966 - 1995 - Jouvence, Roma sco Gabrieli – Edizioni La- – Mesogea, Messina L'Occupazione ci ha lasciato con il vecchio. È que-  LA VIA DELLO ZUC- Sellerio, Palermo 1992, voro, Roma 1991 (3°99), sto il suo crimine. Non ci ha spogliato degli sconta- CHERO - traduzione dal- ti muretti in terra battuta di ieri, no, ci ha privato del- Mahmud DARWISH - Pa-
l'arabo di Clelia Sarnelli  UOMINI SOTTO IL SO- Ghada SAMMAN - Liba-
lestina 1941
Cerqua - ed. or. 1957 - Pi- la bella incertezza di quello che avremmo realizza- LE - traduzione dall'arabo e  UNA MEMORIA PER ronti, Napoli 1992 to domani'.
postfazione di Isabella Ca-  UN TAXI PER BEIRUT - L'OBLIO - traduzione dal- mera d'Afflitto - prefazione ‘Alya MAMDUH – Iraq
traduzione dall'arabo di l'arabo di Luigina Girolamo Vi lascio con queste due vivide e incisive immagini di Vincenzo Consolo - Sel- Samuela Pagani - presen- con la collaborazione di Eli- di un mondo arabo più variegato, mi auguro, di lerio, Palermo 1992, pagg.
 NAFTALINA – traduzio- tazione di Carmen Llera sabetta Bartuli – postfazio- ne dall'arabo di Maria Avi- quanto non lo fosse venti minuti fa.
Moravia - nota di Isabella ne di Gianroberto Scarcia – no – ed. or. 1986 - Jouven- Camera d'Afflitto - ed. or.
ed. or. 1987 - Jouvence Sahar KHALIFAH - Pale-
ce, Roma 1999, pagg.184 1974 - Jouvence, Roma (*) Elisabetta Bartuli è membro del Collegio Docenti e
1997, collana "Memorie del stina 1941
Responsabile Risorse Umane del Master Universitario Mediterraneo", pagg. 139  LA PORTA DELLA PIAZ- ZA - traduzione dall'arabo - Algeria
Europeo "Mediazione intermediterranea: investimenti e Hanan al-SHEIKH - Liba-
'Ali al-DU' AGI - Tunisia
di Piera Redaelli - postfa- integrazione (M.I.M.)" coordinato dall'Università Ca' Fo- zione di Piera Redaelli - ed.
CORPO – traduzione dal-  DONNE NEL DESERTO scari di Venezia, con Universidad Autonoma de Barcelo-  IN GIRO PER I CAFFE' or. 1986 - Jouvence, Roma l'arabo e postfazione di - traduzione dall'arabo di na, Universitè Paul Valery de Montpellier; insegna Lin- DEL MEDITERRANEO - Francesco Leggio - ed. or.
Samuela Pagani - presen- gua e letteratura araba presso l'Università Ca' Foscari di traduzione dall'arabo di I- 1993 - Jouvence, Roma tazione di Bianca Maria sabella Camera d'Afflitto – Elias KHURI – Libano
Venezia (Dipartimento di Studi Eurasiatici, Corso di lau- Scarcia Amoretti - ed. or.
a cura di Isabella Camera rea in Lingue e Culture dell'Eurasia e del Mediterraneo); 1988 - Jouvence, Roma d'Afflitto - ed. or. 1933 - A-  IL VIAGGIO DEL PICCO- è membro del comitato di redazione della rivista "L'indice ‘Abd al-Rahman MUNIF -
bramo, Catanzaro 1995, LO GANDHI – traduzione dei libri del mese" e traduttrice dall'arabo e dal francese Arabia Saudita 1933
dall'arabo di Elisabetta Bar- per conto di diverse case editrici (Jouvence, Mesogea,  ALL'EST DEL MEDI- Baha TAHER - Egitto
tuli – prefazione di Bianca e/o, Einaudi et. al). TERRANEO - traduzione Maria Scarcia Amoretti – dall'arabo di Monica Ruoc- ed. or. 1989 – Jouvence,  ZIA SAFIA E IL MONA- Roma 2001, pagg. 171 co - postfazione di Monica STERO - traduzione dall'a- scritta e illustrata. La dif- Introduzione alla seconda
ficoltà sta nel coniugare sessione del Convegno
bambini e ragazzi
tutto questo col piaceredella lettura. La produ-zione della Fatatrac si i- Patrizia Lucchini (*)
spira a questa filosofia e la tematica della marginalità:
quasi per una scelta ob- La narrazione delle storie attraversa i paesi, i bligata: evidentemente popoli, le tradizioni culturali, i territori più esiste fra la casa editrice lontani. Nella loro estrema diversità e specifi- cità le storie hanno accompagnato i primi anni casa editrice "FATATRAC"
e i suoi autori e illustrato-ri una specie di osmosi di vita dei bambini di tutto il mondo. La trasmis- per cui essi trattano gli sione orale delle fiabe e dei racconti ha fatto Vanna Cercenà (*)
argomenti più vari, ma parte della crescita di ognuno di noi. che e le problematiche a libro. Il bambino lettore a sempre improntati al de- Queste narrazioni hanno un grande valore tutto campo. Il concetto cui si rivolge inizia il suo siderio di comunicare pedagogico: esse aiutano a crescere e a cono- di questo conve-gno si accenna a di fondo è questo: i bam- percorso fin da piccolis- qualcosa che rimanga, scersi, ma anche a conoscere l'altro, il diverso.
un lavoro di spola tra bini devono essere ri- simo per arrivare alla pri- che faccia riflettere.
In questo seminario si parla di diversità e di soggetti, ambiti, temi del spettati, non trattati co- ma adolescenza. Si ini- Una delle tematiche ri- emarginazione attraverso la letteratura, uno lavoro sociale e di quello me creature incapaci di zia con libri-immagine, correnti nei testi della strumento di trasmissione di racconti e di storie riflettere e di affrontare il dove la realtà può esse- Fatatrac è quella della che può consentire un accesso indiretto alle Il fatto che sia stata qui mondo che li circonda; re immediatamente per- diversità. Non per nulla questioni sociali. invitata a esporre la sua non ci sono tematiche cepita e decifrata attra- Arianna Papini intitolava Si tratta di un percorso obliquo che ci fa arriva- esperienza anche una tabù, si può scrivere di verso le illustrazioni. Nel un articolo che è stato re alla verità, alla rottura degli stereotipi e dei casa editrice di libri per tutto, ma ciò deve essere catalogo della Fatatrac pubblicato nel sito di Ac- pregiudizi in maniera non moralistica né didatti- bambini e ragazzi, fa fatto in un linguaggio vi sono alcuni testi che caparlante: "Fatatrac, di- ca, ma attraverso le storie che spesso affonda- pensare che in questa semplice (e non semplifi- partono addirittura da versi libri diversi", para- no le radici in tradizioni lontanissime ma immaginaria tela in cui si cato), chiaro e compren- zero anni di età. frasando il titolo di un te- muove la spola fra il so- sibile che aiuti a com- Decifrare la realtà attra- sto di educazione inter- Il raccontare e l'ascoltare rappresentano un for- ciale e il culturale, trovi prendere la realtà.
verso un libro aiuta a co- culturale rivolto ai bam- tissimo stimolo ad andare oltre gli stereotipi e un posto non secondario Non ci sono quindi tema- noscere. Una delle ra- bini della scuola dell'in- ai pregiudizi, consentendo di avvicinarci alle anche l'editoria, con una tiche che non possano gioni per cui viviamo in fanzia "Diversi amici di- radici di altre tradizioni e di altre culture in particolare attenzione a essere comunicate ai un clima di ostilità, paura maniera autentica. Questo passaggio è reso quella dedicata ai ragaz- bambini e ai ragazzi at- e diffidenza con le con- Diversità nella nostra so- possibile sia attraverso la conoscenza dei patri- traverso un libro. Il pro- seguenze che tutti ab- cietà opulenta ed egoi- moni di culture diverse dalle nostre tradizioni Sono qui appunto per blema nasce da due in- biamo sotto gli occhi de- sta è ormai sinonimo di occidentali, sia attraverso l'approccio a generi raccontare una esperien- terrogativi: come acco- riva dal fatto di non co- marginalità: chi è in letterari, rivalutati dalla critica più recente, quali za in questo campo, che stare il piccolo lettore al noscere abbastanza l'al- qualche modo non omo- la fantascienza, l'horror, il fumetto. Essi ho in parte condiviso col- libro e quali testi produr- tro, di ignorarne la cultu- logato alla maggioranza possono avvicinare il lettore in maniera laborando da anni con re per portarlo a capire la ra, le tradizioni, le espe- entra in una specie di mediata e indiretta a questioni importanti, Nicoletta Codignola, edi- complessa realtà che lo rienze, le difficoltà, i pro- limbo di cui si ignorano i senza cadere negli ammaestramenti e negli tore, e con Arianna Papi- circonda, appassionan- blemi; di viverlo come e- problemi, le dinamiche, indottrinamenti. ni, art director, della Fa- dolo nello stesso tempo straneo e quindi nemico.
le difficoltà. In questa La letteratura per ragazzi e per bambini parla alla lettura.
Il ragionamento della sacca emarginata trova- Occorre innanzi tutto fare Il problema dell'educare Fatatrac è stato sempli- al cuore del lettore e spesso, purtroppo, riceve no posto anche quelli una premessa a caratte- alla lettura compete alla ce: se il libro è uno dei un'attenzione marginale rispetto all'editoria che con orribile termine re generale sulla lettera- famiglia e alla scuola: al- principali strumenti di adulta. Questa immagine la penalizza ingiusta- sono chiamati extraco- tura per l'infanzia. In le case editrici spetta in- conoscenza, è necessa- mente, in realtà oggi nella letteratura per munitari. All'inizio degli questi ultimi anni si è vece il compito di pubbli- rio mettere in contatto il anni novanta, quando ragazzi appaiono titoli di grande interesse, che passati da un specie di care buoni libri.
ragazzo con esperienze per la prima volta in Italia andrebbero conosciuti, valorizzati e promossi. letteratura considerata Questa è la strada che e tematiche che lo aiuti- cominciavano ad arriva- minore, sotto tutela, e- da più di venti anni ha in- no a crescere intellet- re questi sconosciuti, e- (*) Patrizia Lucchini è responsabile dell'Ufficio
dulcorata e didascalica a trapreso la Fatatrac, oc- tualmente e affettiva- stranei e quindi nemici e Biblioteche - Assessorato alla Cultura della una produzione che ha cupandosi della "materia mente attraverso il magi- Provincia di Ferrara la scuola si trovava ad visto allargarsi le temati- prima", cioè dell'oggetto co mondo della parola affrontare impreparata il problema dell'inserimen- pubblicato anche il già città sotto la sabbia", di Internet al sito www.fata- to di alunni appartenenti rammentato "Diversi a- Marina Iraso; "Come i pi- Edizioni Fatatrac:
a etnie e culture diverse, mici diversi" per i bambi- ni di Ramallah" di Anto- Non potevano ovvia- la Fatatrac si è occupata ni della scuola dell'infan- mente mancare testi de- una bibliografia fra le
di intercultura.
zia, "Tantipopoli" per i ra- Tutti questi testi raccon- dicati in modo specifico Vi posso assicurare, da- gazzi del biennio della tano vicende e avventu- all'handicap; ma anche to che per anni mi sono scuola superiore. Men- re di protagonisti che i in questo caso la mano a cura di Vanna Cercenà
occupata nella scuola tre il primo è una piccola ragazzi sentono vicini e che li traccia è lieve; so- dell'inserimento di questi storia ispirata a una ma- in cui si possono identifi- no racconti come "Talpa, bambini, che essi erano cedonia di frutta dove o- care. Non c'è alcun ac- Lumaca e Pesciolino" di fra le creature più margi- gni frutto può stare insie- cenno moraleggiante, la Guido Quarzo, su bam- AA.VV. - Diversi amici diversi - 4-6 anni nali del sistema, e nella me senza perdere il pro- bini non proprio perfetti o Mario Mariotti - Dall'altra parte del libro - dai stessa marginalità fini- prio sapore, il secondo è zia, della marginalità av- "Amiche d'ombra" di A- vano col trovarsi gli inse- un testo di conoscenza rianna Papini, che è in- AA.VV. - Amici nel mondo - 5-8 anni gnanti a cui, senza stru- dei miti, delle tradizioni, Forse l'identificarsi con il sieme un racconto di for- dei giochi, del modo di bambino palestinese o i- AA.VV. - Vieni a casa mia? I bambini italiani menti, questi alunni era- mazione (un anno di stare insieme con coeta- sraeliano dei "Pini di Ra- scuola media della pro- e i bambini cinesi si incontrano - 6-8 anni All'appello della scuola nei nelle varie culture. Ci mallah", o con Karim, il tagonista) e la storia del- AA.VV. - Com'è il tuo paese? L'Italia e la rispose allora la Fatatrac sono poi molti altri libri piccolo tunisino rapito da l'amicizia con una bam- Cina, due mondi che si incontrano - 9-11 anni insieme alla Regione To- che provocano una ri- una banda di trafficanti bina non vedente inseri- AA.VV. - Cici Daci Dom. Incontro con i scana. Nacque il primo flessione su questi argo- nel "Mistero della Torre ta nella classe. Il testo è bambini Rom - 6-8 anni libro della collana "Tu menti: alcuni si trovano saracena" vale più di scritto con un linguaggio AA.VV. - La casa del sole e della luna. I non sai chi sono io" sulla nella collana di narrativa qualsiasi discorso mora- freschissimo in cui i ra- Rom, un popolo che viene da lontano - 9-11 cultura cinese a cui se- "I nuovi ottagoni". Devo leggiante su "dobbiamo gazzi si possono identifi- bambino e nella sua for- a condividerne le iniziati- guirono poi quelli sulla citarne anche alcuni volerci tutti bene". L'e- care e dà il senso di un ve, rappresentandola spes- cultura rom (i bambini scritti da me: "Il mistero lenco sarebbe ancora corretto e felice rapporto A gennaio di quest'anno so in manifestazioni e con- AA.VV. - La strada delle stelle. Viaggio con il rom erano al top dell'e- della torre saracena", sul lungo perché è il settore fra coetanei, al di là della la Fatatrac ha perso tutti vegni. È anche autrice di popolo arabo - 9-11 anni marginazione!), su quel- commercio di bambini che conta il maggior nu- "diversità" di ciascuno.
i libri presenti nel catalo- libri pubblicati nella colla- AA.VV. - Le mille e una parola. Dialogo con il la araba e kurda. Si trat- stranieri, "Mai più crocia- mero di titoli. Se qualcu- Questo testo lo si può go in un incendio che ha na i "Nuovi ottagoni" della mondo arabo - 9-11 anni stessa casa editrice fra cui ta di testi di piacevole te", "Sharif e il leopardo no è interessato può tro- trovare anche in Braille, distrutto il suo magazzi- "A immagine e somiglian- AA.VV. - Ogni bambino ha la sua stella.
lettura, illustrati quasi afgano" (e ancora "La varlo nel catalogo o in così come tutti i testi de- no editoriale. La solida- za", "Il mistero della torre Incontro con i bambini kurdi - 6-8 anni sempre da pittori appar- gli ottagoni possono es- rietà e l'affetto di tutti saracena", "Mai più cro- AA.VV. - La primavera viene d'improvviso. I tenenti alla stessa etnia sere richiesti in una ver- l'hanno incoraggiata a ri- ciate", "Quando soffia il kurdi, popolo di montagna - 9-11 anni trattata nei libri, dove so- sione adatta ai bambini prendere il suo cammi- vento delle streghe", no riportate poesie, rac- no: ha così provato di- Bruno Tognolini - Sentieri di conchiglie - dai 7 "Sharif e il leopardo afga- conti leggende, ricette, Fra i libri della Fatatrac rettamente quanto valga filastrocche, storia e tra- c'è anche un'altra "mar- il riconoscimento e il so- Vanna Cercenà - Il mistero della torre sara- dizioni … In questi testi e ginalità" che mi piace ci- stegno di quelli che ci cena - dai 7 anni nelle relative illustrazioni tare: quella degli anima- stanno intorno.
Marina Iraso - La città sotto la sabbia - dai 12 si possono identificare i li. Una collana dal titolo (*) Vanna Cercenà è nata
bambini di ciascuna cul- "Con rispetto parlando" Gnugo De Bar - Strada patria sinta - 9-13 a Firenze e oggi vive nella tura. Ma i libri della colla- racconta proprio storie campagna toscana. Ha i- na erano e sono destina- rigorosamente vere di niziato a collaborare con AA.VV. - Tantipopoli - 11-15 anni ti a tutti gli alunni, non queste creature per le la Casa Editrice Fatatrac Mariangela Giusti - Una scuola, tante culture solo a quelli delle classi quali è tanto scarso il ri- alla fine degli anni ottanta - per genitori e insegnanti in cui sono presenti i contribuendo alla stesura compagni stranieri, pro- E se questa marginalità di testi dedicati a bambini prio come strumento di può sembrare non in e ragazzi sulla educazio- quella conoscenza che è chiave con l'argomento, ne interculturale, nella col- Guido Quarzo - Talpa, Lumaca, Pesciolino - la chiave per aprirsi alla è opportuno riflettere su lana "Tu non sai chi sono comprensione di chi è quanto possa influire la io" e di educazione alla le- diverso da noi.
conoscenza e il rapporto galità con "L'Alfabeto del Arianna Papini - Amiche d'ombra - dai 7 anni cittadino" e "Viaggio nelle Sulle tematiche dell'in- corretto con gli animali, AA.VV. - La città a ostacoli - 9-13 anni parole". Ha poi continuato tercultura la Fatatrac ha nella psicologia di un ti operativi del lavoro mul- si; infine la discussione si to sulla sostanziale relati- ra, che sono una merce ticulturale in biblioteca, apre sulle competenze, vità dell'idea di diverso.
preziosa: il fatto di non Il gruppo di lavoro che qui rappresento nac- Il gruppo di lavoro per le
que nell'estate 2001 intendendo la multicultu- sulla formazione e sulla Chi è diverso? E da chi è saperle apprezzare di- nell'ambito della Com- ralità come un insieme di riqualificazione di chi già pende dalla nostra igno- missione Nazionale Bi- situazioni, di materiali, di lavora nella biblioteca e In un incontro tra bibliote- biblioteche interculturali
blioteche Pubbliche del- strumenti e di servizi, cor- sulla possibilità di avva- cari delle regioni di Alpe Ma non esiste una cultu- l'Associazione Italiana rispondenti a precisi mo- lersi di personale stranie- Adria, i colleghi unghere- ra monolitica e incontami- Biblioteche (AIB), propo- menti o nodi critici della si riferivano che anche lo- nata: la nostra cultura, nendosi di affrontare i va- nostra attività professio- Su questi temi stiamo la- ro devono ogni giorno af- che noi conosciamo o ri aspetti dell'esclusione vorando, cercando di affi- frontare le questioni della che crediamo di cono- sociale e dell'emargina- Un primo punto riguarda nare strategie e strumen- multiculturalità e dell'im- scere, non è l'unica, e in zione nelle biblioteche.
in generale le problemati- ti attraverso soluzioni migrazione, ma che i loro realtà le storie che rac- Subito tuttavia la Com- che relative al rapporto cooperative, di coordina- immigrati sono i dirigenti contiamo e le parole missione si rese conto sia con il nuovo che con il mento e di scambio di delle multinazionali: quin- stesse che usiamo ven- che il tema era troppo vecchio pubblico, il quale informazioni: ma la fun- di il problema si pone in gono spesso da lontano, ampio per poter essere Chiara Rabitti (*)
pure deve essere sensi- zione principale del grup- termini completamente anche se non ce ne ren- approfondito in modo bilizzato e reso capace di po di lavoro in questa fa- differenti; per noi è invece diamo conto. Lo straniero soddisfacente, e che sa- possa essere un mezzo ma che si pone è costitui- senta, e non può essere se è forse ancora quella logico che qui oggi il te- può ritrovare questi ele- rebbe stato più opportu- di inclusione e di parteci- to proprio dal fatto che la letto o compreso da chi te con lo straniero; quindi di fare emergere le espe- ma della multiculturalità menti trasformati e difficil- no concentrare il nostro pazione, ossia di supera- letteratura stessa è vei- non conosce i codici lin- vengono le difficoltà del- rienze e provare a con- venga inserito nell'ambito mente riconoscibili, come interesse in una direzio- mento della diversità, e colo di diversità linguisti- guistici e culturali che lo l'acquisizione e della se- dell'esclusione sociale e un figlio allevato da un e- ne più specifica, che fos- attualmente anche le bi- ca e culturale: il libro di- lezione delle nuove rac- dell'emarginazione. straneo, che è tuo ma se comunque significati- blioteche stanno lavoran- venta così una linea di Più volte nei nostri incon- colte bibliografiche, della Abbiamo imparato che L'anno scorso, nel corso non ti conosce, e tu non va e consentisse di ac- do in questa prospettiva. confine per la lingua e tri abbiamo dunque ap- catalogazione e della ge- con il termine ‘multicultu- di un seminario dedicato quisire un metodo di ap- Tuttavia il primo proble- per la cultura che rappre- profondito i diversi aspet- stione fisica di materiali in rale' si intende una foto- alle pluralità delle culture Credo che si dovrebbe proccio e di lavoro. In lingue e in alfabeti diver- grafia statica di una nella famiglia, una ragaz- cominciare ad estrarre, a quello stesso periodo realtà in cui diverse cultu- za, figlia di una coppia valorizzare e a evidenzia- stavano affiorando da di- re si affiancano, mentre il mista, mi diceva di non re tutto ciò che è entrato verse parti nella lista di concetto di ‘intercultura- riuscire a capire perché si a far parte della nostra discussione dell'AIB pre- lità' è dinamico, ed espri- vedesse un problema in cultura senza apparte- cise sollecitazioni allo svi- me l'impegno di fare inte- quello che lei considera- nervi fin dall'inizio (ma luppo delle problemati- ragire quelle diverse cul- va una grande ricchezza: quando possiamo collo- che legate alla multicultu- ture in modo positivo. La certo la diversità è una care l'inizio della nostra ralità in biblioteca.
multiculturalità è proba- ricchezza in assoluto, ma cultura?), così come so- Si scelse così ancor pri- bilmente ormai uno stato può diventare esclusione no entrati nel nostro mon- ma dell'11 settembre di fatto; è dunque verso ed emarginazione in rap- do questi nuovi cittadini. 2001, in tempi che po- l'interculturalità che la bi- porto ad un dato conte- tremmo definire non so- blioteca pubblica deve o- Le biblioteche sono per spetti, di seguire quest'ul- Se i libri fossero tutti scrit- natura e per vocazione tima pista, cercando di Ma l'interculturalità rap- ti in braille, molti di noi si multiculturali e intercultu- studiare insieme, elabo- presenta un atteggia- troverebbero in grave dif- rali, perché mantengono rare e offrire ai colleghi mento culturale in sé ficoltà: il problema infatti e propongono i prodotti di degli strumenti professio- stessa, costituendo una non è la diversità, ma l'e- una cultura che cambia.
nali capaci di aiutare le consapevolezza e un marginazione che ne de- Le biblioteche pubbliche biblioteche pubbliche ad modo di lavorare indipen- riva e che è il frutto di un hanno proprio la funzione essere attivamente pre- dente dalla quantità di et- rapporto non qualitativo di diffondere, rimescola- senti nella nuova società nie e di culture presenti ma quantitativo, che crea re e far crescere le cultu- multiculturale e a fornire nella comunità servita una minoranza rispetto a re, creando nuova cono- servizi efficaci agli stra- dalla biblioteca: è in so- una maggioranza. scenza e nuova cultura. nieri che sempre più nu- stanza la disponibilità alla Oggi esiste la biblioteca merosi entrano a far par- diversità. Mi capita ogni Lo straniero spesso si di pubblica lettura con- te delle nostre comunità tanto di ascoltare alla ra- trova in Italia perché era trapposta alla biblioteca di riferimento.
dio un programma dal ti- già emarginato nella sua di conservazione, una si- tolo Diversi da chi? e ogni terra; egli porta con sé la tuazione che riflette la Dal convegno di oggi è e- volta effettivamente riflet- sua lingua e la sua cultu- contraddizione tra le fun- merso come la letteratura zioni di tali strutture; ma tenzione alle fasce d'u- in realtà anche la bibliote- tenza svantaggiate, la di- Per proseguire lo sviluppo ca pubblica ha un suo sponibilità alla collabora- Dal 2001 al 2003 è statamembro della Commissio- ruolo di conservazione, zione e la creatività. che non è statico e passi- Ci siamo resi conto che là del rapporto di collaborazione ne Nazionale BibliotechePubbliche dell'AIB, costi- vo, non si riferisce esclu- dove esistevano queste tuendo e seguendo in par- sivamente ai supporti caratteristiche, anche i tra biblioteche e volontariato ticolare un gruppo di lavo- cartacei, ma alla cultura servizi multiculturali si ro sulla multiculturalità della comunità servita: è stavano sviluppando in- nelle biblioteche pubbli- un processo attivo di con- sieme agli altri; ma dove che. Dal 1998 insegna Ca- Andrea Pancaldi (*)
fronto e di crescita, di tra- esse mancavano non sformazione continua c'era reale disponibilità presso l'Università Ca'Fo- con stimoli e con apporti né per lo straniero né per della documentazione sociale e sui te- scari di Venezia. sempre nuovi. In questo altri tipi di utenza minori- modo la biblioteca pubbli- taria, e non c'era forse Credo che questa giornata abbia portato molti esempi di esperien- mi del convegno di oggi.
ze interessanti nell'ambito del Per avere recapiti e informazioni sulla ca conserva la vita della nemmeno una vera bi- rapporto tra letteratura ed emargina- rete si possono consultare le pagine comunità e la sua capa- blioteca pubblica.
zione e offerto anche molti spunti e web all'indirizzo www.accaparlante.it cità di crescere cultural- Eppure nella società glo- tracce di lavoro.
/nephila dove troverete anche un pri- mente, e questo significa bale, dove siamo tutti una Nella carpetta che vi è stata distribuita mo abbozzo di un Virtual reference de- veramente conservare la minoranza, il passaggio trovate materiale informativo riferito a sk dedicato alla documentazione in dalla diversità delle cultu- due esperienze che permettono di ri- campo sociale.
re alla cultura della diver- manere informati sulle tematiche trat- Un'altra possibilità è una mailing list che I più recenti documenti sità diventerà un proces- ha attivato il CDH di Bologna da ormai della Federazione Inter- so obbligato, pena la per- La prima è quella della Rete ‘Nephila', un anno e mezzo (si può richiedere al- nazionale delle Associa- dita del senso stesso del- una rete di centri di documentazione l'indirizzo andrea@accaparlante. it) sui zioni Bibliotecarie affron- operanti nell'ambito sociale che si è temi della documentazione sociale, tano la questione della costituita dopo il convegno che il CSV quindi su tutto quello che "bolle in pento- multiculturalità con un'ot- (*) Chiara Simonato Ra-
bitti
, nata a Venezia nel

di Ferrara ha organizzato due anni fa la" in quel lavoro di spola tra sociale e tica nuova: non più in un 1950, si è laureata in lin- sul tema "Volontariato e documenta- cultura che sono contento abbia ricorda- capitolo a parte espres-samente dedicato a quel- gue e letterature straniere zione". Dopo quel convegno una ven- to Vanna Cercenà nel suo intervento. le comunità in cui la pre- nel 1973 presso l'Univer- tina di centri di documentazione italia- Quindi esistono strumenti, occasioni di senza di diverse etnie im- re l'investimento sulla scere le persone: ‘Nati sità Ca'Foscari di Venezia. ni hanno deciso di dare il via ad una informazione per le persone interessa- pone una specifica atten- pluralità culturale in un in- per leggere' è il titolo di Dal 1976 al 1990 ha pre- forma di collegamento stabile per te a queste tematiche e quindi ad un stato servizio presso l'Ar- zione, ma come una ten- vestimento ordinario, non un'iniziativa dell'AIB rivol- scambiarsi esperienze, modelli opera- approccio anche di ordine culturale ai chivio storico delle arti con- sione trasversale, una una graziosa concessio- ta ai bimbi in età presco- tivi ed avviare un luogo di dibattito sul- temi dell'emarginazione. Per altre ri- temporanee della Biennale condizione in qualche ne alla moda sociale del lare, ma nati per leggere la documentazione in campo sociale.
sorse vi rimando alla scheda informati- di Venezia, occupandosi in modo essenziale in ogni momento. Quando nella siamo tutti. Si può legge- Tra le altre attività la Rete Nephila ha va sulle risorse Internet su letteratura servizio. Così si sottoli- mia biblioteca ho comin- re con gli occhi, con le ne del catalogo. Presso la avviato anche un proficuo rapporto ed emarginazione che trovate nel sito nea come la stessa se- ciato a pensare di creare mani o con le orecchie, e Fondazione Querini Stam- con l'Associazione Italiana Bibliote- del CSV (www.csvferrara.it) e che zione locale della biblio- dei servizi che avessero la funzione della bibliote- palia dirige dal 1990 il ser- che (AIB). Ricordo che c'è stato nel- pubblicheremo anche negli atti del teca si debba riferire ef- una dimensione intercul- ca è proprio quella di far vizio di catalogazione e dal l'ottobre scorso, nell'ambito di "Biblio- Convegno che usciranno come nume- fettivamente a tutta la co- turale, ho interpellato il leggere coloro che per 1998 è responsabile della com", un convegno dei centri di docu- ro monografico della rivista Mosaico, munità, e non apparten- Responsabile dell'Immi- leggere sono nati. Biblioteca. mentazione in area sociale e l'iniziati- curata dal CSV stesso.
ga soltanto a chi è nato in grazione del Comune di Nel 2001, all'inizio dell'at- Nell'ambito di diverse con- va verrà ripetuta nell'autunno di que- quel luogo, ma anche a Venezia e ho ricevuto da tività del nostro gruppo di venzioni tra la Fondazione lui il più bel complimento: lavoro, abbiamo effettua- st'anno sul tema della soggettazione, (*) Andrea Pancaldi, giornalista, si occu-
chi in quel luogo è venuto e la Regione Veneto e la infatti mi ha guardato to una piccola indagine Provincia di Venezia, dal dei linguaggi, dei thesauri e dei cata- pa di progetti nel campo dell'informazione con la sua storia e la suacultura. quasi con stupore, e mi tra le biblioteche che si 1996 è responsabile di una loghi per argomento che vengono uti- e documentazione sociale per il Centro Un atteggiamento inter- ha rivelato che in realtà stavano muovendo nel lunga serie di corsi di for- lizzati in ambito sociale. Un tema cen- Documentazione Handicap (CDH) di Bolo-gna. E' consulente del settore informazio- culturale costituisce in quel tipo di servizi li stavo settore dell'intercultura, e mazione e aggiornamento trale per la vita dei centri di documen- ne-documentazione del Centro Servizi per realtà un beneficio per già offrendo da molto abbiamo scoperto che a- professionale per gli ope- il Volontariato di Ferrara e di altre organiz- tutta la comunità: è im- vevano tutte delle carat- ratori bibliotecari del terri- Rimanere in contatto con la rete è portante far comprendere teristiche generali comu- senz'altro una utile modalità per esse- Dal 1993 al 1996 è stata questo agli amministrato- La biblioteca è fatta per ni: il radicamento nel con- re informati sulle iniziative nel campo Presidente della Sezione ri, che devono trasforma- far leggere e per far cre- testo della comunità, l'at- quest'arco e queste frecce, dono di Eracle sapere di me, dell'inganno subìto ad opera di quel bastardo di Odisseo. Quale aedo potrà dire dime, del torto subìto, se nessuno mi è vicino. CORO. Sappiamo anche noi, lo sanno tutti gli Come potranno ricordarmi nei canti? Nessuno, nessuno saprà ricucire le mie due piaghe ingiu- monologo liberamente tratto da Sofocle e pure Odisseo sapeva le ragioni del dono ste: la ferita alla gamba e l'onta di una colpa che ricostruito da Cesare Padovani
che ricevesti da Heracle sul monte Eta.
non è né mia né di Heracle. L'Eroe disperato dallo strazio che pativa Chissà se torneranno a riprendermi? per quella camicia infuocata, dono di Deinaìrasua sposa, CORO. Verranno a riprenderti, verranno Odisseo [ Filottète, solo e dolente, si trascina la gamba implorava di dar fuoco alla catasta su cui si buttò ferita arrancando sulla costa nord-orientale dell'i- promettendoti ancora una volta la guarigione Voleva por fine al suo dolore, invocava la morte… da parte di Macaòne, uno dei discepoli di Tutti fuggirono, il figlio suo, Illo, piangeva FILOTTETE. Più di cento lune, cento lunghe lune e non obbedì all'ordine del padre.
Ma tu, attento a non cedere al ricatto. sono trascorse, le ho contate ad una ad una, le Solo tu, o Filottète, accendesti quel rogo.
Per la seconda volta ti inganneranno: ho scrutate fino alle loro insospettabili differenze.
ponendo fine alle pene.
gli Atrìdi non vogliono salvare te, ma ancora all'orizzonte nessun albero greco, E fu così che tu ereditasti dalle sue stesse mani ma bramano conoscere il nascondiglio nessuna candida vela! l'arco divino e le prodigiose frecce che tutti dove tu hai posto al sicuro l'arco e le frecce di Dove saranno, a quest'ora, i miei cari amici, i miei ancora t'invidiano! compagni di viaggio? Tirèsia, indovino, vaticinò che solo con le armi di Da lungo tempo oramai dovrebbero trovarsi sotto FILOTTETE. Ma che mi giova questo dono per Heracle Troia cadrà.
le mura di Troia. Forse l'avranno già conquista- questa mia piaga, putrida e mordente che non mi ta, o staranno ancora assediandola. E, chissà, permette il sonno? […pausa…] FILOTTETE. E' questo dunque il Destino? E' se il caro Palamède ancora a petto nudo genero- Dove ha origine dunque questa mia colpa? Che questa l'Anànche? E' questa la Legge che sta al samente combatte, o è ferito, o. no, morto no, cosa mai dovrei espiare? di sopra di tutti? E' questa quella mia strada che non posso pensarlo, ad impazzire dal dolore non posso non percorrere? prima di me sarebbe suo padre, Nàuplio. CORO. Fu la vendetta di Hera Perché, perché mai accadono gli eventi? E il biondo Pàtroclo, e Illo pavido figlio di Héracle e per i sacrifici al dio marino che volevi tuo per aver aiutato Heracle a morire. Euthanassìa! che amavo come un fratello. e il caro La regina dell'Olimpo avrebbe voluto Solo con la mia piaga qui mi lasciarono!. Neottolèmo?. Sì, Neottolèmo figlio del prodigioso Lì, incontravi il rapido amore con Crisa, dolce che Heracle soffrisse per sempre.
Achille. Con lui., ah quante galoppate su regina del luogo, Heracle, frutto stupendo dell'amore tra Zeus e Ora, più che la ferita mi brucia l'anima per non puledri privi di sella lungo la sterminata pianura ma presso l'altare ti morse un serpente.
essere con qualcuno con cui parlare del mio della Tessaglia, attraverso il bosco di Tempe ricco Subito, allora, fosti condotto qui, a Lemno, divenne l'oggetto della vendetta della consorte dolore. [.pausa.] d'alloro, fino alla foce del Penèo, fino al mare.
dietro consiglio di Odisseo, perché Macaòne ti Anch'io come Heracle, come Ifigenia, come fino alla casa di mio padre, a Melibèa, da dove si avrebbe guarito. Ma tu, tu l'ha aiutato a morire. Ecco la tua colpa! Medea, ho un mio dolore, certo un dolore diverso scorge appena la cima dell'Olimpo sempre Ma proprio qui, a Lemno, l'inganno: venisti Ed Hera ti ha voluto punire.
avvolta tra le nubi.
Ed ora, ora che mi resta di tutto questo? con la tua putrida ferita, perché nessuno, FILOTTETE. Perché si devono espiare le colpe Questo mio straziante dolore alla gamba, che non nessuno sopportava quel tuo odore. mi dà tregua. E la mia disperata solitudine.
Solo, ti hanno lasciato, qui, solo con il tuo Io ho aiutato un amico a morire. Non avrei potuto assurdo inutile nome. sopportare di sentirlo soffrire in eterno. Ho CORO. Solo, ti hanno lasciato, solo con il tuo ancora nelle orecchie i suoi lamenti. nome: Filottète. Perché espiare ? Seguivi la flotta di Agamennone alla volta di Troia, FILOTTETE. Già, il mio nome. [.pausa.] con le tue sette navi e con i tuoi trecentocinquan- Quale strambo dèmone, quale onomatùrgo beffar- CORO. E' questa l'Anànche, do suggerì all'orecchio di mio padre Peante il un destino che non è né giusto né ingiusto, Non era ancora all'orizzonte la baia troiana, nome che porto: Filottète? a cui sottostanno anche i Divini.
e tutti secondo gli accordi riteneste opportuna una Filottète, già, questo mio assurdo nome: FI-LO- E' questa la strada che non può non essere per- TTE-TE, significa "colui che ama il possesso". corsa nemmeno dai voleri divini Chi approdava a Lemno, chi sugli isolotti vicini, Ma quale possesso io bramerei? Aih, aih,.
perché Tenédo doveva essere l'ultima tappa.
[.pausa lamentosa.] FILOTTETE. C'era un cantore imbarcato con noi Tu, Filottète, ti fermasti a Crise, per rifornirti Che cosa possiedo se non questa mia ferita? E alla volta di Troia, Demòdoco: chissà se verrà a da tutti. Unico. [.lunga pausa.] Perché, se è in me, o se è con me, prima o poi Ma che cos'è mai questo mio dolore ? riuscirei a circoscriverlo, sarei capace di isolarlo Non ditemi che è alghìa, non ditemi che è pathìa, dal resto di me, troverei il modo di ritagliarmi nel non ditemi che è una delle tante sofferenze, e corpo uno spazio per pensare ad altro, per avere, nemmeno che assomiglia alle molte infinite soffe- pur soffrendo, un'aura di tregua e di sonno. renze degli altri. Ma se, invece, fosse il dolore ad avvolgermi. Come ho inventato nuovi attrezzi per procacciar- allora, allora sarei io, e tutto me stesso, ad Antologia delle risorse internet mi il cibo, occorrerebbe inventare una nuova esservi racchiuso dentro! Allora lo saprei ancor parola per dare un senso a quello che provo.
meno rintracciare, localizzare, isolare. Solo l'av- vertirei. Un'antologia di contributi per incontrare e approfondire i possibili rapporti tra letteratura ed emargina- zione sullo sfondo dell'interesse per la documentazione in campo sociale ed educativo.
"E' la vita a scrivere le storie e la letteratura rappresenta la lente che mette a fuoco queste storie" Che cosa mai potrà essere questo indicibile, mio, Lo sentirei invadermi e compenetrarmi come unico, muto dolore ? un'entità esterna a me, impossibile da capire, da Il materiale è organizzato rispetto a tre possibili chiavi di accesso al tema: gli autori, i generi, le esperienze Spesso cerco di ascoltarlo, questo mio dolore. direzionare, da medicare: in tal caso sarebbe lui, (case editrici, biblioteche, scuole, associazioni …) Cerco di localizzarlo, cerco di sapere dove si quest'immenso male senza lamento, a tracciare il trova, il punto preciso dove pulsa il suo cuore (ma solco della mia anànche. Così, non proverei A Quinnipak c'è Mormy tra gli altri. A Quinnipak le che abbia un cuore?): se è nella piaga del pol- nemmeno angoscia. storie si intrecciano, si aggrovigliano in un tempo a- paccio, oppure nel tendine del piede, o se da lì ha nomalo e non si riesce più a dipanarle, piccoli mirag- inizio per diffondersi lungo tutta la gamba, e su su Ne sentirei l'odore, allora, senza puntare gli occhi gi di ironia e tragicità. Perché a Quinnipak la diver- fino alla coscia, all'anca, e quindi diramarsi al alla sua ferita, come fosse un cielo grigio unifor- sità e l'impotenza non spaventano nessuno.
braccio, alla mano, e ancora più su fino a rag- me e sordo: anche scrutandolo, non saprei dove giungere il collo e la cervice. lampeggia il fulmine. Il giovane Holden, di J.D.Salinger Ma quel punto preciso non capisco mai dove si Quel putrido odore che so di emanare, ma non trovi: anche se parlassi con Macaòne, o con sento perché è troppo mio, lo sentirei nell'aria cir- Asclèpio in persona, loro stessi non saprebbero costante, come una eredità ambientale, come un Uno o due (o forse più) giovani Holden, di Mariange- localizzarlo attraverso le mie descrizioni. Sì, puli- guasto precedente, una discarica tossica che la Giusti, pedagogista rebbero il pus, mi fascerebbero la tibia, ma non nemmeno l'Olimpo riuscirebbe a smaltire. Sì, Quando si fa il mestiere dell'insegnante ad ogni nuo- centrerebbero mai tutto il cuore di questo mio proprio una condanna, una irreversibile condanna vo anno scolastico si sa già che nelle nuove classi ormai diffuso dolore. ad uno stato di cose irrimediabili. Un enorme dove ci troveremo a lavorare ci saranno uno, due, accumulo di misfatti che, a richiesta, non rispon- giovani Holden, ragazzi o ragazze la cui storia indivi- Perché questo patire ormai mi prende tutto, a tal derebbero mai alle mie domande: duale si colloca al limite.
punto che anche il pensiero mi diventa doloroso. Perché i figli odiano i padri? Perché si fanno a Perché la letteratura? di Giovanna Di Pasquale Frankenstein, di Mary Shelley E tra questi tormenti disseminati, pulsanti dovun- pezzi i nemici? Perché ci si abbandona? Che que, la sofferenza s'ingigantisce quasi volesse senso può avere questa stessa guerra? dialogare con me. Ed è a questo punto che io la Perché la letteratura per affrontare un percorso at- L'adorabile creatura, di Nicola Rabbi, giornalista interrogo: per sapere se il dolore sia in me, sia Ecco perché non proverei angoscia per la mia torno al tema della diversità? Perché parlare di Frankenstein? Cosa ha a che fare con me, oppure se il dolore, divenuto sofferenza, sofferenza. L'introduzione a "Il magico Alverman, racconti sulla questo personaggio con l'emarginazione, con la di- mi avvolga e mi compènetri. Ma ne avrei paura. versità, con il lavoro educativo? Parecchio, dato cheFrankenstein è diventato dal 1816 (anno della sua Il cavaliere inesistente, di Italo Calvino "creazione") ad oggi, attraverso le sue riduzioni ci- nematografiche, un mito moderno della sua diver- Vivere e amare il proprio corpo, di Maria Cristina Pe- sità, quella rifiutata e perseguitata perché fa paura. sci, medico, psicoterapeutaIl Cavaliere inesistente e lo scudiero come metafore L'amante, di Marguerite Duras dello sviluppo senso-motorio del bambino handicap- pato. Il corpo, l'handicap, la diversità, le percezioni, le sensazioni, le emozioni.
Prima di tutto donna, di Maria Cristina Pesci, medi-co, psicoterapeuta; Daniela Lenzi, psicologa Castelli di rabbia, di Alessandro Baricco Femminile e handicap: una terra di nessuno che fa- cilmente diventa silenzio e si rende invisibile. Tanto invisibile che l'idea di avventurarsi in questa terra Mormy, di Marina Maselli, pedagogista può sembrare, a prima vista, azzardata. E' azzarda- to pensare al femminile per un mondo come quello La letteratura intesa come luogo di rivisitazione del- Sturgeon) che autori famosi affrontino l'handicap di- L'esperienza della casa editrice Kabiliana di La della disabilità, che si dibatte tra la ricerca di una la vita quotidiana. Quotidianità è la dimensione in cui rettamente. Molto spesso però possiamo intravede- propria identità e il rifiuto di una discriminazione? Le siamo immersi … dentro cui agiamo e reagiamo. Per re nei mutanti l'ombra lunga dei diversi perseguitati, parole di Marguerite Duras sembrano dare voce a questa sua "naturalità ed ovvietà" è la dimensione degli alieni. Se "i negri verdi" sono chiaramente la Il gruppo di lavoro sulle biblioteche multiculturali del- questi difficili interrogativi che forse desideriamo ri- con cui facciamo più fatica a confrontarci; la com- metafora del razzismo negli Usa, in altri fra coloro la AIB associazione italiana biblioteche prensione dei meccanismi che la sostengono è sot- che vengono discriminati - telepati, longevi o sempli- terranea, spesso non ricercata così come non è cemente la bimba che nasce con 6 dita su un piede Funes o della memoria, Intervista ad Umberto Eco scontato il farli venire a galla. Da molti punti di vista - quali altri roghi, oltraggi, apartheid possiamo deci- (da AA.VV., Pensieri sulla fine dei tempi), la quotidianità fatica ad affermarsi con valore, con frare? C'è un racconto che mostra, quasi come in un Aldo Bonomi, Il trionfo della moltitudine, forme e senso e anche con piacere. Spesso è la rottura che catalogo degli incubi, le 100 facce di questa intolle- Scoperchiare il vaso di Pandora; un corso per inse- conflitti della società che viene in un qualche modo ci fa riprendere contatto con il ranza. In The Wheels of God di Paul Darcy Boles si gnanti organizzato dal Provveditorato agli studi di Ri- quotidiano . nella quotidianità noi conosciamo infat- parte dal paradossale spunto di rendere tutti handi- ti anche la rottura dell'ordinario e del consueto: l'i- cappati. Un giorno, senza un perché negli Stati Uniti Togliere il coperchio al Vaso di Pandora per recupe- Documentazione, spunti per una antologia letteraria, gnoto e la paura, la malattia e la morte, la nascita dif- ogni persona si sveglia senza piedi e con rotelle sot- rare, attraverso alcuni miti mediterranei, le tracce di Giovanna Di Pasquale, pedagogista, Andrea Pan- ficile e la convivenza con essa. Le forme di questa to le gambe. È comprensibile lo sconcerto generale dell'uso degli stupefacenti, della manipolazione ge- rottura si presentano a volte come evento inatteso e ma poi tutto sembra andare per il meglio: non solo netica, dell'inquinamento, della solidarietà, dell'ab- Non è certo una gran novità affermare che spesso le scioccante, a volte sotto il segno della cronicità e del l'umanità si riorganizza ma i più magnificano questa bandono, della paura per il contagio, della donazio- cose più interessanti e significative su un determina- non cambiamento e sono spiazzanti e difficili da in- splendida evoluzione. Quando però un tal Ronald ne degli organi, fino a scoprire le radici dell'ospitalità, to tema non le troviamo tanto nei saggi, o nei ro- Starr nasce con i piedi e dunque si accorge di come della tolleranza. Ecco i conflitti tra i fratelli Apollo e manzi, a volte, dedicati espressamente a quell'argo- Partendo da queste riflessioni tra le molte valenze sia difficile campare da diverso.
Artemide, i litigi tra i coniugi Era e Zeus, tra gli a- mento, ma sulle e tra le righe di altri testi, che ci ca- possibili, segnaliamo alcuni rimandi per noi partico- manti Arianna e Teseo, Medea e Giasone; ecco la pitano tra le mani, che leggiamo per altri scopi, ma- larmente pertinenti rispetto al collegamento fra quo- difficile ricerca dell'identità attraverso il mito di Narci- gari in spiaggia a Rimini o in un prato a Cortina.
tidianità e letteratura: la letteratura come catalogo, so e quello di Eros e Psiche, ed ecco il sangue infet- Questo vale anche per la documentazione e per il inventario del mondo; la letteratura come mediazio- to donato da Nesso a Deianira, e persino l'affitto del- suo utilizzo, la sua produzione, la sua organizzazio- ne verso la vicinanza con la propria ed altrui espe- l'utero per la nascita di Dioniso. Con questo metodo ne, la sua circolazione in campo sociale o più speci- rienza; la letteratura come dialogo.
si vuole restituire al mito la freschezza della sua at- ficatamente nelle realtà interessate ai temi della di- tualità attraverso dei confronti con i nostri comporta- versità e dell'emarginazione.
Il romanzo giallo Nuvole diverse, per un vocabolario dell'handicap a fumetti, Di Stefano Gorla e Paolo Guiducci, giornali- sti ed esperti di fumetti Tutti i colori del giallo: possono i romanzi gialli contri- Ormai è assodato che esiste una letteratura scritta e buire ad una educazione interculturale? una letteratura disegnata. Sul senso da dare a que- Una esperienza del CD-Lei centro documentazione sto secondo termine si è raggiunto un sentore co- laboratorio educazione interculturale del Comune di mune, almeno nel mondo del fumetto. La definizione di letteratura disegnata è legata a Hugo Pratt, il papàdi Corto Maltese, che amava parlare in questi termi-ni del fumetto, sottolineandone il valore letterario e la Scheda a cura di Andrea Pancaldi
Settore informazione - documentazione CSV Ferrara

propensione alla narrazione … è il fumetto, il diver-sabile dei media … un linguaggio che evoca, provo- ca, interpreta … una voce per spostare continua-mente la linea di confine tra diversità e normalità.
Fatatrac, diversi libri diversi La letteratura per l'infanzia /hp2001-01/index.htm Umano è, come la fantascienza racconta l'universo- handicap, di Daniele Barbieri, giornalista L'esperienza della casa editrice fiorentina Fatatrac Le facce delle diversità nella letteratura infantile (e- … facciamo un piccolo salto indietro nel tempo, co- ditoriale), di Annalisa Brunelli e Giovanna Di Pa- me conviene a chi si muove nella fantascienza. È Kabiliana, la letteratura del confronto difficile fino agli anni '70 (se si esclude il già citato affrontato per poter poiaccettare e valorizzare la Le vite di chi è emarginato perchédiverso sono tutte Personaggi? Ma la letteratura, diceva- protagonisti: ecco come degne di essere narrate.
mo, è importante anche Ma, quando ci si prova, si nel lavoro sociale.
scopre che è molto diffici- letteratura, film e fumetti Secondo Giovanna Di
le. Hanno tutti i presup-posti per riuscirci i gior- No, persone Pasquale, pedagogista
del CDH, il Centro raccontano il "diverso" nalisti, ma quasi mai ci Documentazione Handi- provano. E anche i cap di Bologna, "la lette- Paola Springhetti (*)
romanzieri sembrano in ratura è uno strumento questi anni preferire altri efficace ed emotivamen- temi. La saggistica per tutti un racconto di Anche Sturgeon ci te coinvolgente per rag- invece produce tantissi- cui si discute proprio di di Nonna Papera, è un degli anni Venti, era orfa- Philip Dick, "Umano è", giungere pubblici non mo. Ma non racconta po' tonto. "Il fumetto nella contro cui tutti sem- nel quale una donna specialistici che riescono storie, e invece è anche comico ha il vantaggio di bravano accanirsi. Dopo aspetta il ritorno del così ad avvicinarsi alla di queste che abbiamo Dal filone comico del non buttarla mai sul pate- un po' però diventava marito dallo spazio. E marginalità e capirla un fumetto si possono trarre tico - continua Cantarelli .
tutto stucchevole, super- questo marito, che lei po' meglio. Ma la usiamo Però, guardandoci un po' molti esempi: Asterix e Qualche caduta di tono si temeva, torna cambiato, anche nel lavoro formati- più attentamente attorno, Obelix in fondo sono un può trovare nelle storie, Se si esce dal filone tanto che se ne innamora vo degli operatori, perché scopriamo che le storie nano e un gigante; più che nei personaggi.
comico si trovano molti di nuovo. Si scoprirà poi non basta solo un sapere della diversità ci sono, e Gambadilegno è uno Little Orfan Annie, prota- che si tratta di un alieno sono anche dense di storpio; Ciccio, l'aiutante gonista di un fumetto "La scuola americana ha che ha occupato il corpo Testi noti come Il giovane significati: soltanto che trasformato dei disadat- del marito morente. Ma Holden di Salinger, o altri magari appartengono a tati in supereroi. L'Uomo decidono di continuare a meno conosciuti, come generi considerati minori, Ragno è timido e insicu- vivere insieme. Perché in certi racconti di Tonino un po' snobbati.
ro; gli X-Men sono fondo, osserva Barbieri, Guerra, possono aiutare Il fumetto, per esempio, sostanzialmente degli "la fantascienza è il luogo a fare i conti con una se ne occupa da quando adolescenti discriminati in cui esseri strani realtà che fa paura. Ad è nato: "Il primo, alla fine per i loro poteri… Nei scavano nelle pieghe del esempio per capire che dell'Ottocento, aveva per Fantastici Quattro c'è la nostro immaginario. E usati in molti modi: cosa è la relazione di protagonista Yellow Kid, figura della Cosa, essere quello che ci insegna è per la formazione aiuto utilizzo Il diario di il quale altri non era che deforme, roccioso, ed è che davanti a qualsiasi degli operatori, ma Jane Somers di Doris un ragazzino basso, uno dei personaggi più cosa nuova siamo divisi anche per la sensibilizza- sentimenti ne suscita di Lessing, in cui una donna brutto, con le orecchie a commoventi, perché in tra paura e desiderio, ma zione dei cittadini, oltre anziana malata e una sventola, che se ne ogni storia si fa carico dei la paura si può superare".
che nella scuola. E, a E' nella scuola, in parti- giovane e in carriera si problemi che ognuno di Theodore Sturgeon, questo proposito, Guido
colare, che si rischia incontrano e si aiutano Era l'emblema di quello noi incontra".
nella "Nascita del supe- Armellini, che insegna
spesso di mettere in atto reciprocamente. La lette- che oggi chiameremmo Altri generi che per le loro ruomo" racconta la storia Didattica della letteratura processi di spontaneità ratura, in fondo, ci aiuta a emarginato, o almeno di un cervello collettivo, all'Università di Padova, obbligata. "L'educazione mettere a fuoco anche le soggetto a rischio", sembrano prestarsi parti- una Gestalt che per fun- avverte: "Quando si parla alla tolleranza, alla lega- nostre storie".
ricorda Loris Cantarelli,
colarmente a raccontare zionare ha bisogno di di letteratura ed emargi- lità, al rispetto dell'altro, esperto della rivista il nostro rapporto con la tutte le sue componenti: nazione si corre il rischio proposti come un dover (*) da "Avvenire" del 1 "Fumo di China".
diversità sono l'horror e una di queste è un idiota.
di fare di essa un uso essere – ribadisce giugno 2003 Cantarelli è uno dei rela- la fantascienza. Di que- "Ma alla fine, quello che moralistico, cercando di Armellini – rischiano di tori al convegno organiz- st'ultima si occupa ci viene da pensare è che trovare espedienti per occultare il fastidio che zato dal Centro Servizi Daniele Barbieri, gior-
abbiamo una definizione indurre negli studenti l'altro ci dà, non offrendo per il Volontariato che si è nalista, curatore di anto- di umanità basata su buoni sentimenti. Ma spazi per esprimerlo. Il aperto ieri a Ferrara e in logie per la scuola. Cita l'obbligo di provare buoni conflitto invece c'è, e va che il volontariato entrasse nelle scuole per cicli del mito greco e di come questo affronta di parlare di bambini maltrattati, di handicap, di rac- volta in volta i temi della solidarietà, della tolleran- colta sangue, di legalità, di impegno ambientale o za, della diversità.
Gamba di Legno
civico. Oppure che regalassero opuscoli, libri, Se la mattinata del convegno ferrarese è stata più video alle biblioteche di quartiere, o delle scuole, centrata sull'emarginazione e sui generi letterari, o che utilizzassero le loro sale per incontri e con- la sessione pomeridiana ha affrontato il tema delle Andrea Pancaldi (*)
ferenze. Tutte pratiche certamente positive anche diversità attraverso l'appassionato intervento di se non esenti da qualche rischio e contraddizione.
Elisabetta Bartuli, arabista all'Università Cà Al CSV di Ferrara pareva invece che nulla di Foscari di Venezia, che ha sottolineato quanto sia "Coniugare letteratura, diversità ed emarginazione Letteratura, diversità, emarginazione: nuovo dovesse essere portato in biblioteca o a ancora iconografica la rappresentazione che si ha significa porsi in zona di confine, di meticciamen- scuola, ma che queste, a ben vedere, avessero del mondo e della cultura dei Paesi arabi (paesi se ne è parlato a Ferrara, durante il to. Così le linee che si intersecano nel convegno di già al loro interno tutti gli strumenti e le occasioni arabi, attenzione, non Islam…), sospesi ancora Ferrara paiono a prima vista estremamente distan- secondo convegno nazionale per parlare e riflettere sui temi sopra citati.
troppo spesso tra palme, veli e cammelli e ad una ti fra loro: si va infatti dalla fantascienza all'handi- Bastava scavare un poco, o semplicemente soffiar rappresentazione del ruolo della donna solo ed su Documentazione e Volontariato. cap, dal diverso nel mito al mito del diverso, dal- via un po' di polvere, avere la pazienza di tirare unicamente giocata su schemi di dominio e sotto- l'horror alla letteratura araba, dalle biblioteche Perché il volontariato fuori maghi, orchi e lupi dalle favole, alieni ed missione. Forte dalla Bartuli un richiamo ad interculturali all'esperienza della letteratura per extraterrestri dalle file degli "Urania" allineati negli andare oltre ai classici, alla favolistica ed alla let- ragazzi della casa editrice Fatatrac …" ha bisogno della cultura per capire e scaffali, di leggere con attenzione i miti greci o teratura popolare per conoscere la letteratura per parlare alla società tante pagine di Italo Calvino, Marguerite Duras, araba contemporanea come antidoto, anche, alle Aluisi Tosolini, nella sua recensione nel sito Mary Shelley, Marguerite Yourcenar… perfino i paure di tanti per nuove calate di barbari. Hanno www.scuolaer.it del convegno "Letteratura, diver- fumetti, ancor spesso oggetto di ostracismo nelle concluso il convegno gli interventi di Vanna sità, emarginazione" (organizzato a Ferrara il 31 scuole e nelle biblioteche, traboccano di diversi, maggio scorso dal locale Centro Servizi per il Volontariato – CSV), individua bene la zonain cui il convegno intendeva collocarsi: il Rappresentare le diversità
La letteratura, ha ricordato Giovanna Di Confine; parola magica e contempo- Pasquale nel suo intervento dedicato al rap- raneamente temuta. Il confine separa porto tra letteratura e lavoro sociale, "… ma al tempo stesso unisce, connette rappresenta la lente che mette a con ciò che ci pare altro da noi.
fuoco le storie della vita. E' unalente particolare capace di pro- Letteratura, luogo d'incontro
durre una forma di comprensio- E per un volontariato troppo spesso ne nell'esperienza degli altri, in impegnato a riflettere ed organizzare su particolare quando quest'ultima ciò che capita nelle proprie "piazze", nel ha segni e tratti tali da costruirle "centro" delle proprie "città" (i servizi attivati, il rap- intorno un recinto di diversità". E lungo porto con l'Ente locale, le relazioni interpersonali, questo che può essere definito il filo rosso il collegamento tra i gruppi…) è salutare ogni tanto del convegno si sono dipanate le relazioni di andare a sedersi sui propri confini, là dove i temi, Daniele Barbieri sulla rappresentazione le esperienze, le dinamiche lo separano ma al della disabilità nel romanzo di fantascienza tempo stesso connettono con ciò che gli sta (… tra alieni e alienati il passo è breve…), di attorno, che lo alimenta e, in fondo, lo giustifica.
Loris Cantarelli, redattore di "Fumo di Se con il I° convegno nazionale su Volontariato e China", che ha ripercorso la parabola del documentazione del 2001 il CSV di Ferrara aveva volontariato da una parte, e di due soggetti, le fumetto italiano e straniero raccontando voluto porre attenzione alle strutture, i centri di biblioteche e la scuola dall'altra, che possono anche gustosi aneddoti come quello relativo documentazione e i CSV che nel panorama attuale essere formidabili partner del volontariato, e dei ad uno dei personaggi disneyani più cono- si occupano, più gli uni che gli altri, di documenta- CSV in particolare, nella diffusione di quella cultura sciuti, Gambadilegno, che ai nostri giorni lo zione, col secondo convegno si è voluta identifica- della solidarietà e della responsabilità personale e è solo di nome, mentre inizialmente lo era re una zona di confine, la letteratura appunto.
di cittadinanza, che sempre fa capolino allorché il anche di fatto. Molto applaudito l'intervento Letteratura come ideale luogo di incontro che volontariato parla di sé.
di Cesare Padovani, semiologo riminese, potesse intrecciare gli interessi e le attività del Per fare questo, ai più, parrebbe più ovvio e logico che ha condotto il pubblico attraverso i vari Cercenà, scrittrice per l'infanzia, che ha illustrato sociale, il programma ed il documento preparato- le tante iniziative della casa editrice fiorentina rio del convegno ed una ricca antologia delle Fatatrac, e di Chiara Rabitti della Associazione risorse disponibili in Internet sul rapporto tra lette- Italiana Biblioteche che ha raccontato l'esperien- ratura ed emarginazione.
za del gruppo di lavoro della AIB sui temi dellebiblioteche multilingue e multiculturali.
(*) da "Rivista del Volontariato" n. 7/8 luglio/agosto 2003 Il fare e l'approfondire
Un convegno indubbiamente denso, molto recen-
sito sia sul versante sociale che culturale, e che a
posteriori forse si può dire si sia spinto anche al di
MOSAICO Periodico di informazione del volontariato edito
dal Centro Servizi per il Volontariato di Ferrara là del confine sopra evocato, registrando un forteafflusso dal mondo della scuola e delle bibliote- Numero 4 – Dicembre 2003 – Anno 6 – Reg. Trib. di Ferrara n.
che, mentre più sparuta è stata la rappresentanza 8 del 4/5/98
Direttore responsabile:
Vito Martiello
dei volontari o degli operatori sociali in genere, a Sede di direzione: 44100 Ferrara – P.le Kennedy, 2 (c/o Centro
riprova di una attenzione ancora limitata del volon- Servizi per il Volontariato) – Telefax: 0532/765728
tariato ad accompagnare l'impegno sociale con un Internet: www.csvferrara.it
parallelo e attento lavoro culturale che ha anche Redazione: Francesca Gallini, Pierluigi Guerrini, Stefania Guerrini,
Vito Martiello, Andrea Pancaldi, Alberto Poggi, Enrico Ribon
nelle pratiche di documentazione uno dei suoi nodi Hanno collaborato: Daniele Barbieri, Elisabetta Bartuli, Loris
di lavoro centrali. Troppo spesso ancora nel volon- Cantarelli, Paola Castagnotto, Vanna Cercenà, Rita Cinti Luciani, tariato cultura del fare e cultura dell'approfondi- Giovanna Di Pasquale, Patrizia Lucchini, Cesare Padovani, Chiara mento sono viste come difficilmente conciliabili, Rabitti, Paola Springhetti
Progetto Grafico: Studio Gualandi – Stampa: Tip. Sangiorgio Lit.
ma questo in parte è noto e questa stessa rivista lo aveva già sottolineato nella presentazione del Tiratura: 2500 copie
convegno apparsa nel numero di aprile.
Le immagini di questo numero: pagg. 1/3 Max Ernst, Il Capricorno;
Per ogni ulteriore approfondimento sui temi del pagg. 5, 22, 51 E.C. Segar; pagg. 6, 7, 40, 41 Jacovitti; pagg. 8, 18, 19, 56 M. C. Gaimes; pagg. 16,17, 55 W. Disnay; pagg. 20, 21 R. Smythe; pag. 32 convegno rimandiamo al sito del Centro Servizi I. Penn, Donne Guedras; pagg. 26, 27 Il gladiatore mancino (I° sec. a.C.); per il Volontariato di Ferrara (www.csvferrara.it) pag. 31 Calligramma speculare sciita; pag. 34 H. Vernet, L'arabo narratore; nel quale potete trovare una ricca sezione dedi- pag. 46/48 Bestiario fantastico; pag. 50 B. Kane; pagg. V. Hugo, Apparizione cata ai temi della documentazione in campo dei musicisti; pag. 53 A. Uderzo;

Source: http://informa.comune.bologna.it/iperbole/media/files/convegno_letteratura_ed_emarginazione_csv_ferrara_atti_mosaico_n4_12_2003.pdf

Kcvb2

Bull Cancer 2004 ; 91 (5) : E 81-112 Resistance to microtubule-binding agents Resistance to Microtubule-Targeted Cytotoxins in a K562 Leukemia Cell Variant Associated with Altered Tubulin Expression and Polymerization Charles Dumontet, Jean-Pierre Jaffrezou, Etsuko Tsuchiya, George E. Duran, Gang Chen, W. Brent Derry, Leslie Wilson, Mary Ann Jordan, and Branimir I. Sikic

120596 effect of atenolol on mortality and cardiovascular morbidity

Journal of Medicine V O L U M E 3 3 5 N U M B E R 2 3 EFFECT OF ATENOLOL ON MORTALITY AND CARDIOVASCULAR MORBIDITY AFTER NONCARDIAC SURGERY DENNIS T. MANGANO, PH.D., M.D., ELIZABETH L. LAYUG, M.D., ARTHUR WALLACE, PH.D., M.D., AND IDA TATEO, M.S., FOR THE MULTICENTER STUDY OF PERIOPERATIVE ISCHEMIA RESEARCH GROUP*