A = Sergio Frau, "Le Colonne d'Ercole, un'inchiesta", Nur Neon, Roma, 2002. B = Massimo Faraglia e Sergio Frau (a cura di), "Le Colonne d'Ercole, un bilancio, i progetti", Nur Neon, Roma, 2004. C = Sergio Frau e Giovanni Manca (a cura di), "Atlantikà, Sardegna, Isola Mito. Vittorio Castellani (archeologo): All'origine un brano di Platone che, nei suoi Dialoghi, narra di un sacerdote egizio che – limitandoci alle linee essenziali – avrebbe parlato a Solone di un'antica civiltà posta nell'Isola di Atlantide, al di là delle Colonne d'Ercole, civiltà che in tempi antichissimi avrebbe mancato per poco di conquistare tutta l'Europa e che scomparve infine sommersa dai flutti del mare (B p. 59). Platone: Sacerdote di Sais a Solone (testimone Crizia; testimone di Crizia, Platone): .terremoti e inondazioni, nello spazio di un giorno e di una notte, tutti i vostri guerrieri (Greci di Atene, visto che il sant'uomo egizio sta parlando con l'ateniese Solone) sprofondarono dentro la terra, e similmente scomparve l'isola Atlantide assorbita dal mare; perciò ancora oggi quel mare è impraticabile e inesplorabile. (A p. 492). Platone (Crizia): In quest'isola di Atlante vi era una grande e mirabile potenza regale che possedeva l'intera isola e molte altre isole e parti del continente. Inoltre dominava, al di qua dello Stretto le regioni della Libya (l'Africa del Nord, l'unica conosciuta dai Greci) fino all'Egitto e dell'Europa fino alla Tirrenìa (l'Etruria toscana ai tempi di Platone) (B p. 121). Platone, Crizia (116), riguardo Atlantide: Di stagno fuso fu ricoperto invece il muro della cinta interna, e l'oricalco, dai riflessi di fuoco, guarniva il muro tutto intorno all'Acropoli (A p. 467). Platone (Crizia): L'isola forniva ogni specie di metalli, duri e malleabili, che si possono estrarre dalle miniere, ed anche quel metallo di cui noi ormai non sappiamo altro che il nome, ma che si estraeva dalla terra in molte località dell'isola, e che dopo l'oro era il metallo più prezioso che esistesse (B p. 122). Andrea Carandini (Università di Roma "La Sapienza"): I Greci avevano un loro lontanissimo passato mitico, il tempo di Crono, il tempo di Urano, cioè il tempo prima di Zeus, che era il dio supremo dei Greci che poneva ordine, che ha posto ordine al mondo. A Occidente – cioè in queste isole occidentali – questo Paradiso Perduto viveva, sopravviveva e lì era anche il mondo dei morti. Prima il limite era l'Adriatico a un certo momento il limite più grande è stato appunto il Canale di Sicilia (A pp. 658-659). Platone (Crizia): Davanti a quella bocca che voi chiamate Colonne di Eracle c'era un'isola. Chi ci arrivava poteva passare da quest'isola alle altre isole e raggiungere il continente che tutto circonda (B p. 121). Dolores Turchi (etnologa): Leggendo con attenzione il Crizia e considerando la civiltà evoluta che c'era nella sua Atlantide (piena di costruzioni e di torri) ci rendiamo conto che l'isola delle torri doveva essere proprio la Sardegna con i suoi 8000 nuraghi (B p. 70). Sergio Frau: .la Sardegna del III e II millennio a.C. messa lì, in gran parte intatta, a farsi ammirare con tutti i suoi primati temporali e quantitativi e con mille reperti mai indagati del tutto che, però, la gemellano all'Anatolia insieme ai suoi dna, all'Africa dei Lebu, alla Spagna di Gerione e dei megaliti, ai Baschi dai costumi identici, alla Bulgaria che aveva Sardica a far da capitale anche se oggi si chiama Sofia e pozzi identici a quelli antichissimi che dissetavano l'isola, alle Cicladi con madonne identiche (B p. 5). Dolores Turchi (etnologa): Scrive testualmente Platone, riferendo il racconto che il sacerdote di Sais fece a Solone: "In quest'isola vi era una grande e mirabile potenza regale che possedeva l'intera isola e molte altre isole e parti del continente. e tutta questa potenza, unitasi insieme, tentò una volta, con una sola mossa, di sottomettere la vostra regione (la Grecia) e la nostra (l'Egitto) e tutte quelle che stanno al di qua dello stretto.". Questo racconto sembra una rievocazione della lega dei popoli del mare che aggredirono l'Egitto. Ma questi avvenimenti sappiamo che avvennero intorno al 1200 a.C., mentre Crizia, ripetendo il racconto udito, parla di 9000 anni dalla morte di Socrate, quindi di 9399 anni prima di Cristo (B pp. 70-71).